ANNALENA BILSINI, GRAZIA DELEDDA, ARNOLDO MONDADORI EDITORE PRIMA EDIZIONE 1974. A MILANO
Grazie Deledda
ANNALENA BILSINI
Il romanzo è stato pubblicato quasi contemporaneamente
e sulla scia dell'entusiasmo del Premio Nobel.
Gli Oscar
560
Arnoldo Mondadori Editore
Prima edizione
Agosto 1974
COPERTINA FLESSIBILE ILLUSTRATA A COLORI, RILEGATURA BROSSURATA, PAGINE 179, FORMATO CM. 11X18,5.
Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le foto
Grazia Maria Cosima Damiana Deledda nota semplicemente come Grazia Deledda (Nuoro, 28 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 1926. È stata la prima donna italiana a ricevere questo premio
Annalena Bilsini è una vedova a capo di una famiglia che comprende cinque figli maschi, lo zio Dionisio, la nuora Gina e due nipotini. Il secondogenito, Pietro, è nell'esercito. La famiglia ha la possibilità di affittare un nuovo fondo a delle buone condizioni, vi si trasferisce, e trascorre l'inverno lavorando duramente la terra, da molto tempo abbandonata. Il loro obiettivo è di ripristinare la loro situazione economica, in notevole declino a causa degli sperperi della generazione precedente. L'inverno è particolarmente freddo, e sembra che possa distruggere i frutti del loro lavoro. Per Natale, però, la tanto attesa neve arriva a proteggere le colture.
Durante la cena di Natale, inaspettatamente Pietro torna a casa in licenza, accompagnato dalla giovane sorella di Gina, Isabella. Pietro prova a sedurre Gina, scontenta del suo matrimonio, ma lei gli resiste. Annalena sembra accorgersene, ma la faccenda viene taciuta da tutti. Per sviare i sospetti, Pietro decide di fidanzarsi con Isabella, la cui famiglia è benestante.
Nella primavera le coltivazioni della famiglia sono molto buone, e il ricavato può permettere loro di pagare il fitto della terra e acquistare altri capi di bestiame. Il padrone, il ricco commerciante di scope Urbano Giannini, diventa un amico di famiglia, colpito particolarmente dalla forza d'animo di Annalena. Il suo matrimonio è in crisi, la moglie è sull'orlo della pazzia, e la sua unica figlia Lia ha intenzione di diventare monaca. Egli cerca di stabilire una relazione con Annalena, ma quest'ultima, per quanto attratta e tentata, mantiene le distanze.
Pietro torna a casa al termine del servizio di leva. Il suo fidanzamento con Isabella non lo rende felice. Confida a un fratello la sua intenzione di lasciare Isabella e mettersi assieme a Lia, anch'essa molto ricca. Una sera, dopo essere stata in un villaggio vicino a trovare i nonni, Lia scompare. Suo padre trascorre i giorni successivi alla sua ricerca, senza frutto. La voce giunge a casa della famiglia Bilsini: i sospetti sembrano cadere su Pietro, che nel giorno della scomparsa di Lia era fuori casa. Lo zio Dioniso ha un alterco con lui, in seguito al quale le sue condizioni di salute precipitano e lo portano alla morte. Lia viene trovata sana e salva in un convento vicino. Pietro, sentendosi colpevole della morte dello zio, sembra maturare e a cominciare a voler bene a Isabella.
Spese di spedizione euro 2 con posta prioritaria "piego di libri" opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale.
Non e' prevista la consegna brevi manu
Pagamento:
Postepay
Bonifico bancario
Vaglia postale
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Grazia Maria Cosima Damiana Deledda nota semplicemente come Grazia Deledda (Nuoro, 28 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 1926. È stata la prima donna italiana a ricevere questo premio
Annalena Bilsini è una vedova a capo di una famiglia che comprende cinque figli maschi, lo zio Dionisio, la nuora Gina e due nipotini. Il secondogenito, Pietro, è nell'esercito. La famiglia ha la possibilità di affittare un nuovo fondo a delle buone condizioni, vi si trasferisce, e trascorre l'inverno lavorando duramente la terra, da molto tempo abbandonata. Il loro obiettivo è di ripristinare la loro situazione economica, in notevole declino a causa degli sperperi della generazione precedente. L'inverno è particolarmente freddo, e sembra che possa distruggere i frutti del loro lavoro. Per Natale, però, la tanto attesa neve arriva a proteggere le colture.
Durante la cena di Natale, inaspettatamente Pietro torna a casa in licenza, accompagnato dalla giovane sorella di Gina, Isabella. Pietro prova a sedurre Gina, scontenta del suo matrimonio, ma lei gli resiste. Annalena sembra accorgersene, ma la faccenda viene taciuta da tutti. Per sviare i sospetti, Pietro decide di fidanzarsi con Isabella, la cui famiglia è benestante.
Nella primavera le coltivazioni della famiglia sono molto buone, e il ricavato può permettere loro di pagare il fitto della terra e acquistare altri capi di bestiame. Il padrone, il ricco commerciante di scope Urbano Giannini, diventa un amico di famiglia, colpito particolarmente dalla forza d'animo di Annalena. Il suo matrimonio è in crisi, la moglie è sull'orlo della pazzia, e la sua unica figlia Lia ha intenzione di diventare monaca. Egli cerca di stabilire una relazione con Annalena, ma quest'ultima, per quanto attratta e tentata, mantiene le distanze.
Pietro torna a casa al termine del servizio di leva. Il suo fidanzamento con Isabella non lo rende felice. Confida a un fratello la sua intenzione di lasciare Isabella e mettersi assieme a Lia, anch'essa molto ricca. Una sera, dopo essere stata in un villaggio vicino a trovare i nonni, Lia scompare. Suo padre trascorre i giorni successivi alla sua ricerca, senza frutto. La voce giunge a casa della famiglia Bilsini: i sospetti sembrano cadere su Pietro, che nel giorno della scomparsa di Lia era fuori casa. Lo zio Dioniso ha un alterco con lui, in seguito al quale le sue condizioni di salute precipitano e lo portano alla morte. Lia viene trovata sana e salva in un convento vicino. Pietro, sentendosi colpevole della morte dello zio, sembra maturare e a cominciare a voler bene a Isabella.
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