CASA INDIPENDENTE DI 180MQ IN VIA GUALTIERI 3 A BESOZZO A VARESE
IL CONTESTO: Nel '500 Besozzo era divenuta il centro più importante della pieve di Brebbia tanto che l'arcivescovo Carlo Borromeo definendolo ' luogo salubre, con nobili abitanti e di condizione civile' lo nominò nel 1574 capo di pieve. Risalgono a quest'epoca i numerosi palazzi nobiliari che costituiscono il centro storico di Besozzo superiore. Nel 1573 il borgo contava 800 abitanti e lungo il corso del Bardello si allineavano diversi mulini, alcuni dei quali servivano alla prime cartiere che furono impiantate verso la metà del 500. I Besozzi erano la famiglia più importante e possedevano, oltre ai palazzi del borgo e alla metà del perticato rurale, una folla (mulino per la lavorazione della lana), 4 mulini, una segheria e sette cascine. Nel 1582 fondarono una scuola dove si insegnavano "grammaticam, humaniores litteras et rethoricam" ai figli delle famiglie nobili e a 12 ragazzi poveri. Nel 1589 destinarono un lascito testamentario per la costruzione di un ospizio (poi trasformato in ospedale) che venne ultimato nel 1613. L'attuale abitato di Besozzo è diviso in due nuclei dal torrente Bardello: Besozzo Superiore, il nucleo antico e fortificato, e Besozzo Inferiore, il nucleo commerciale, sorto attorno agli antichi opifici lungo le rive del Bardello. Sulla collina di fronte al Castello si concentrano gli edifici religiosi. Nato dopo la Grande Guerra, come monumento ai Caduti, il Faro è stato costruito dal 1923, in onore dei 68 morti di Besozzo e dei 49 delle attuali frazioni, allora comuni indipendenti. Besozzo la sagra di Sant’Antonio è sempre una festa molto sentita, sia al falò sia alla benedizione degli animali partecipano volentieri gran parte dei besozzesi in programma ogni anno il 19 gennaio. A pochi passi abbiamo l'ampio parcheggio libero delle scuole, l'Osteria del Sass cucina tipica gourmet con vista panoramica su Besozzo, il faro adiacente alla storica scalinata che porta a Besozzo centro dove abbiamo ogni tipo di servizio e negozi storici. IL FARO Nel 1921 iniziò la raccolta fondi che animò molto la cittadinanza, grazie alla quale si ricavarono 2445 lire paragonabili a 50-60 mila euro odierni. Nel 1923 iniziarono i lavori. Il progetto venne modificato, infatti l'altezza fu ridotta perchè non c'erano abbastanza fondi nonostante l'impegno dei besozzesi e le raccolte di beneficenza organizzate. il 3 luglio 1927 ci fu l'inaugurazione alla quale venne invitato il generale Luigi Cadorna, che però non poté presentarsi. Negli anni '60 il giornale di Besozzo prese il nome di "Il Faro", che ormai era diventato il simbolo del paese. LA CORTE: La corte si distingue per le sue caratteristiche costruttive, un'architettura che rievoca l'arte di un tempo, e che dona all'immobile una particolarità unica e signorile. Le dimensioni sono di tutto riguardo, del tutto introvabili e ineguagliabili nelle costruzioni di recente concezione. Da un maestoso portone si accede alla corte interna dove una volta si lavoravano i limoni del giardino accanto alla corte, nella parta alta troviamo l'imponente Castello di Besozzo sorto sulle antiche strutture fortificate, è conosciuto come Castello Cadario, contraddistinto da una elegante torre d'ingresso tardorinascimentale con una leggera loggia a colonne su beccatelli che la conclude nella parte sommitale e un bel portale bugnato fiancheggiato da due colonne. All'interno si apre un raccolto cortile su possenti colonne in pietra d'Angera. Di fronte al Castello Cadario, ma sempre facente parte dello stesso nucleo originario, è il palazzo Adamoli, frutto di trasformazioni e modifiche, con bel portale d'ingresso di fattura rinascimentale e un elegante cortile con decorazioni e balconcini settecenteschi. Tra i due edifici, nel parco, sussiste ancora l'antica torre del primitivo castello medievale, in massiccia muratura in pietra a vista. Ai piedi del castello, nelle antiche strade del borgo, si sgranano gli antichi palazzi delle ca
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Prezzo:
266.000,00 €
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