LA BAMBOLA CIECA A TORINO

Giorgio Scerbanenco Sellerio - La memoria 762 - 2009 - a cura di Roberto Pirani Il sofisticato giallista d'oggi rimane colpito dalla fertile semplicità di Scerbanenco. Scriveva le sue storie (questo romanzo è del 1941) in un epoca di mezzi poveri e scarsa tecnologia del delitto, di fatto servendosi di due risorse narrative: in primo luogo la tensione provocata nel lettore da impalpabili segni di avvertimento che stride un pericolo, dietro i tratti di una persona, dietro un incontro imprevisto o una battuta fuori posto; poi l'originalità dei casi, degli ambienti e degli intrecci umani, che danno movimento e seduzione alle trame. E, al di sotto, una risorsa morale: la pietà, l'umanità, la tenerezza quasi di certi personaggi.. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina con alette - pagg. 280 In copertina: Litografia di Georgii e Vladimir Stenberg, 1927 cod.tb2920