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        STORIA DEL NOME DI DIO - Un recente studio che fa luce sulla corretta pronuncia del Sacro Nome L'Autore Il dottor Gérard Gertoux vive a Lione. E’ un ebraista ed uno specialista del Tetragramma. Ha studiato lingue semitiche presso l’Accademia di Lingue Antiche (Saintes) e si è laureato in archeologia e storia delle civiltà antiche all’Università di Lione II. E' attualmente presidente dell'Association Biblique de Recherche d'Anciens Manuscrits (Associazione Biblica di Ricerca dei Manoscritti Antichi). Ha scritto diversi articoli specialistici di teologia biblica e in particolare sulla teonimia. RETROCOPERTINA LIBRO Il primo regalo che avete ricevuto: il nome. L'ultimo ricordo che resterà a lungo dopo di noi inciso sulla pietra: il nome. Quindi il nome è veramente importante! Eppure molti lo negano proprio a Dio. Ma Dio ha un nome, la Bibbia lo riporta oltre 7000 volte e tutte le religioni ne convengono; allora perché così poca gente lo conosce? Alcuni dicono che è troppo sacro perché si usi, altri che Dio vuole nasconderlo, oppure che la pronuncia e andata persa quindi non è importante. Però, nella Bibbia, il solo personaggio religioso che rifiuta sistematicamente di usare il Nome, è Satana il Diavolo. Quando Gesù discusse con Satana, la discussione è edificante, Gesù usò soltanto il Nome e Satana solo il titolo anonimo “Dio”. (Mt. 4:1-11) Questo antagonismo non è una novità tra coloro che evitano il nome di Dio (Ger 23:27) e quelli che accettano di usarlo! (Ger. 10:25). Questo studio a carattere storico e filologico ha lo scopo di aiutare tutti a capire che per 6000 anni questo nome è stato conosciuto e usato, ma, nel giro di pochi secoli sono sorte filosofie e interessi umani, che hanno cercato di oscurare questo grande nome, sopravvivendo fino ai nostri giorni. Il dottor Gèrard Gertoux con questo suo studio oltre a ripercorre i sei millenni di storia del nome di Dio, dimostra la correttezza filologica della pronuncia che risulta leggendo i testi antichi “secondo le lettere”, ovvero Y.EH.OW.AH. Inoltre come specialista del tetragramma, dimostra la superficialità e l’infondatezza di tutti gli argomenti di quei studiosi che, sviliscono pregiudizialmente e quindi rifiutano anche oggi, di pronunciare il Sacro Nome. Scoprirete anche che usare e pronunciare il nome di Dio in questo momento storico, è indispensabile per la nostra salvezza fisica e spirituale , in base alle dichiarazioni di Dio contenute nella Bibbia. (Gl. 2: 32; Ro 10:13) benedetto-xvi.jpg-150 "si metterà in trono con la pretesa di essere Dio" (2 Tess.2:4) L'ABISSO fra Benedetto XVI° e il Prof. Gérard Gertoux Nel suo recente libro dal titolo "Gesù di Nazaret", benedetto xvi° ha scritto quanto segue riguardo all'uso del nome divino: "Era assolutamente corretto che in Israele non si pronunciasse questa autodefinizione di Dio percepita nella parola YHWH, che non la si degradasse a una specie di nome idolatrico. E pertanto non è corretto che nelle nuove traduzioni della Bibbia si scriva come un qualsiasi nome questo nome per Israele sempre misterioso e impronunciabile." Eppure gli scrittori ebraici della Bibbia usarono quasi 7000 volte questo nome. E il figlio di Y.EH.OW.AW o GEOVA, Gesù Cristo, ha detto al popolo di Israele: "Ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò ancora conoscere", e nella preghiera modello che insegnò, al 1° posto disse: "sia santificato il tuo nome" Che ne pensate? E giusto o sbagliato usare il nome di Dio? Come si può essere amici dell'Onnipotente Creatore Y.EH.OW.AW o Geova o Jeova, se non si conosce per nome. Se Y.EH.OW.AW o GEOVA dice: "tale il mio nome in eterno e tale e l'appellazione mia per tutti secoli", chi ha il diritto di contraddirlo? Un contrasto che fà onore! Questo uomo è uno di "quelli che [non] amano il tuo nome ". [Salmo 5:11] Mentre i suoi servitori dicono di continuo: "Sia magnificato Y.EH.OW.AW o GEOVA che prova diletto nella pace del suo servitore" [Salmo 35:27] Il suo sguardo tetro e triste e molto diverso da "tutti quelli che si rifugiano in te si rallegreranno; A tempo indefinito grideranno di gioia. E quelli che amano il tuo nome esulteranno in te ". (Salmo 5:1) PREFAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA 39-storia-nome-dio-250 Dopo la pubblicazione di questo libro in francese, inglese danese e spagnolo, sono lieto di scrivere la prefazione anche per la versione italiana. E’ con molto piacere che ringrazio tutta l’èquipe italiana, re­sponsabile della pubblicazione del mio libro. Ho particolarmente apprezzato l’accoglienza molto piacevole e la professionalità della professoressa Gabriella Gabrielli, la tra­duttrice, insieme alla dottoressa Maria Grazia Aragone. Ringrazio anche la professoressa Elena Necchi che ha effettuato un’accurata revisione linguistica, rendendo il più scorrevole possibile il testo per i lettori italiani; il Prof. Stefano Pizzorni per la revisione finale. Vorrei infine ringraziare il dottor Steno Sari, che ha coordinato l’insieme dei lavori e l’editore, per aver deciso di pubblicare questo libro in lingua italiana. Gérard Gertoux RECENSIONI Desidero innanzitutto ringraziare le persone qui sotto elencate per le preziose parole di incoraggiamento che mi hanno espresso. Ricordo con grande piacere le loro osservazioni, pre­cisando che esse non costituiscono in alcun modo una garanzia per quanto riguarda le conclusioni della mia ricerca, ma stanno comunque a indicare al lettore la serietà del mio lavoro. André Chouraqui (Biblista e traduttore).Si è detto personal­mente compiaciuto per questo lavoro che ha giudicato molto serio su di un soggetto tanto importante. L’ha citato nel suo libro Mosè. Henri Cazelles (Direttore del’Institut Catholique di Parigi): “La ringrazio vivamente di avermi inviato il suo “In Fame only?”,1 molto ricco di documentazione. Lo depositerò presso la Biblio­teca Biblica, dove i ricercatori potranno trarne gran profitto. Complimenti egrazie”. Edward Lipinski (Professore alla Katholieke Universiteit Leuven): “Ci tengo a ringraziarla per questo invio e a congratularmi per il lavoro coscienzioso di cui questa ri­cerca è la prova. Non mancherò di farne uso ogni qualvolta ritornerò su questo tema”. Shelomo Morag (Professore alla Hebrew University di Geru­salemme): “Lo studio è ricco di importanti testimonianze e costituisce una buona sintesi della ricerca”. Daniel Faivre (Professore presso l’Université de Franche-Comté CRNS): “La mia prima impressione è molto positiva. Presuppone una ricerca di impressionante erudizione sul Te­tragramma, che supera ampiamente le analisi che io ho sviluppato nel mio ultimo lavoro…” Mireille Hadas Lebel (Professoressa all’Università Parigi IV Sorbona): “Sono rimasta colpita dal fatto che il Tetragramma scritto in geroglifici si pronunci Yehua. Il suo studio è tanto denso e ricco che meriterebbe una rilettura immediata”. Marguerite Harl (Professoressa all’Università di Parigi IV Sor­bona, traduttrice e curatrice della Bibbia di Alessandria): “L’invio [del suo libro] mi riempie di ammirazione. Ancora una volta, tutti i mieicomplimenti”. Jacques Duquesne (Scrittore biblico): “Sulla pronuncia del Tetragramma, io non possiedo un’erudizione paragonabile alla sua. Ma le argomentazioni sostenute mi sembrano del tutto con­vincenti e sono felicissimo di averne avuto conoscenza”. R. Josy Eisenberg (Scrittore e animatore della trasmis­sione “Sorgente di vita”): “Tengo a dirle che condivido pienamente le sue opinioni. Attualmente ci sono troppi equivoci a proposito del Tetragramma”. E. J. Revell (Professore emerito all’Università di Toronto): “Ero molto interessato a leggere la copia del suo lavoro da Lei speditomi. Prima della lettura del suo studio non avevo una particolare opinione sulla pronuncia del nome di Dio. Come studente, negli anni ‘50, appresi che gli studiosi avevano de­terminato che Yahweh fosse la pronuncia antica. Non ritenni l’argomento ben fondato, ma questa opinione era considerata quasi come un articolo di fede dai miei insegnanti, e non avendo argomenti migliori ignorai il problema. Da allora ho pensato alla questione occasionalmente, ma le informazioni da me acquisite sono tutte riportate nel suo studio. Lei ha certa­mente raccolto più informazioni sull’argomento di ogni altro studioso che io conosca e mi congratulo con lei per aver pro­dotto questo prezioso lavoro. Molte grazie per avermelo spedito”. D. C. Hopkins (Curatore del Near Eastern Archaeology): “Gra­zie per avermi sottoposto il suo ricco e dettagliato studio. Il soggetto è affascinante”. G. W. Buchanan (Curatore del Mellen Biblical Commentary): “Mi permetta di ringraziarla molto per avermi spedito la sua eccellente tesi. Confido che venga presto pubblicata”. E. A. Livingstone (Dottore all’Università di Oxford): “Ho in­viato una copia della sua garbata lettera e della sua tesi a uno dei miei colleghi che mi ha dato un grande sostegno nella scelta del materiale sull’Antico Testamento nella terza edizione dell’Oxford Dictionary of the Christian Church (…); mi ha detto di aver trovato la sua tesi molto interessante; ha detto anche che la sua posizione è ragionevole e ben argomentata”. D. N. Freedman (Curatore dell’Anchor Bible): “Sono stato lieto di avere Sue notizie e la Sua trattazione dettagliata di questo prezioso e interessante soggetto, su cui ho scritto di tanto in tanto. Non sono mai stato completamente soddisfatto della mia stessa analisi e interpretazione del nome divino nella Bibbia ebraica, né di quella di altri, incluso il mio stesso professore, W. F. Albright e il suo insegnante (da cui Albright derivò la sua posizione), Paul Haupt. Allo stesso tempo non ho visto nient’altro che mi persuadesse del valore superiore di un’altra interpretazione, ma sarò felice di imparare dal suo studio e forse di scoprire che lei ha finalmente risolto questo enigma di vecchia data”. 1 La prima versione di quest’opera s’intitolava In Fame Only? ed è disponibile per la consultazione come tesi di laurea presso l’Istitut Catholique di Parigi (T594GER) 21, rue d’Assas F-75270 Editriceazzurra7 In vendita a 21,00 euro+3,63 spese postali
        21 €
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        Italia (Tutte le città)
        PRIME EDIZIONI, CUCINA. Storia della cucina italiana di Alberto Capatti; 1° Ed: Guido Tommasi Editore, 2014; Collana: La cucina nella storia; Copertina flessibile illustrata a colori con alette; Pagine: 374; Peso di spedizione: 0,550gr. La storia della nostra cucina è parte imprescindibile della nostra storia complessiva e non meno importante rispetto all’economia e alla politica che, nel corso del tempo, ne hanno segnato il passo. Come non pensare all’alimentazione degli italiani nell’immediato dopoguerra o nel momento in cui il boom economico degli anni Sessanta aveva instillato nella società aspettative e speranze che trovavano a tavola la loro naturale epifania? Una storia a tratti complessa e drammatica, che a volte si legge come una sorta di trattato di antropologia ben documentato (com’eravamo e come siamo diventati a tavola e nei confronti del cibo) e altre come un piccolo compendio della storia dell’editoria gastronomica, con numerose incursioni nel cinema, nel mondo dei blogger e della TV, con i nuovi canali del digitale terrestre (finestre sempre aperte sulla gastronomia e sul modo di comunicarla nel resto del mondo). Un libro per gli appassionati, i ricercatori e i semplici curiosi.
        13 €
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        Torino (Piemonte)
        Giovanni Caprara Visionari, scienziati e conquiste dal XIV secolo alla stazione spaziale Bompiani - Saggi - I° ed. 2012 Indice: - A Venezia nasce la parola "razzo" - L'Ottocento, i razzieri dell'esercito sabaudo e del Regno delle Due Sicile - Pionieri e visionari del primo Novecento - I primi razzi italiani e due scienziati tedeschi in Italia - L'avventura africana del professor Luigi Broglio - L'Italia in Europa e nel mondo delle telecomunicazioni - Da Sirio, satellite per telecomunicazioni, a un piano spaziale nazionale - La nascita dell'ASI, i primi astronauti, tanti satelliti e un vettore tricolore Bibliografia e altre fonti Indice dei nomi spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 cartonato con sovracopertina - pagg. 487 - euro 19,00 con 32 pagg. foto b/n e a colori fuori testo ISBN 9788845271106 COD.TB2920
        9 €
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        Torino (Piemonte)
        Gianna Murri 1978 - I° ed. Mondadori - Scrittori italiani e stranieri Un’atmosfera vagamente misteriosa, una villa decrepita e solitaria: questo lo scenario in cui si muovono i tre insoliti protagonisti del nuovo romanzo di Gianna Murri. L’inquietante triangolo si scompone e ricompone, si alterna, si sovrappone, attraverso i singoli monologhi dei personaggi che commentano da angolazioni diverse gli stessi episodi.. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 3,90 cartonato con sovracopertina - pagg. 180 - Lit. 4.500 pda
        4 €
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        Italia (Tutte le città)
        Il saggio è stato scritto per dimostrare che, quasi tutto ciò che è stato fatto in Italia durante il periodo pandemico pre vaccinale, è stato sbagliato, e che con ogni probabilità ha provocato molti decessi in più, in particolare nella popolazione più anziana e fragile. Infine, per chiedere un'indagine internazionale su cosa è accaduto in Italia, in particolare nel 2020 e nei primi mesi del 2021.
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        Treviso (Veneto)
        Storia dell'Antico Egitto Alla scoperta della civiltà dei faraoni 9 incontri / 18 ore Insegnante Francesca Iannarilli e Federica Pancin Il corso - tenuto da due archeologhe impegnate nella Missione Archeologica Italiana in Sudan al Jebel Barkal - fornisce una trattazione di base della storia dell’Egitto dei Faraoni, concentrandosi sugli aspetti che più hanno segnato l’immaginario collettivo europeo. Verranno inquadrate le grandi tematiche storiche, geografiche e culturali della civiltà egiziana, e si prenderanno in esame i siti archeologici del paese e le più belle espressioni artistiche, senza tralasciare la lingua dei geroglifici. Il corso include una visita guidata a Venezia alla mostra Il leone e la montagna. Scavi Italiani in Sudan. È previsto un corso di approfondimento. 1 Introduzione al corso: inquadramento storico e geografico; la nascita dell’egittologia come disciplina; protagonisti, luoghi e fonti; l’egittologia nell’immaginario contemporaneo. 2 Gli inizi e l’Età delle Piramidi. 3 L’Età Classica e la scrittura geroglifica. 4 Gli dei e gli uomini: il panorama religioso e funerario egiziano. 5 L’Impero: da Tutankhamon ai Ramessidi. 6 L’Epoca Tarda: i nuovi faraoni e la memoria di un’antica cultura. 7 Viaggio lungo il Nilo: paesaggi e monumenti. 8 Il lavoro della Missione Archeologica Italiana in Sudan al Jebel Barkal. 9 Domenica 23 febbraio, Venezia: Visita guidata alla mostra Il leone e la montagna. Scavi Italiani in Sudan sul lavoro della Missione Archeologica Italiana in Sudan al Jebel Barkal. Inizio: lunedì 17 febbraio. Frequenza: il lunedì, ore 20.00–22.00, una volta alla settimana. Costo: € 85 comprensivo di tessera Arci 2020 (ridotto € 80).
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        Italia (Tutte le città)
        STORIA SOCIALE, CULTURA. Gli italiani la sanno lunga.....o no? Chi siamo e perchè parliamo tanto male di noi di Antonio Caprarica; Ed.Sperling & Kupfer Rai Eri, 2008; Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata a colori coperta rigida bianca con titoli rossi al dorso; Pagine: 270; Peso di spedizione: 0,395 gr. Condizioni più che ottime con lievissimi segni dello scaffale. La leggenda, o forse la retorica, vuole gli italiani brava gente: accoglienti e generosi, poveri ma belli, gaglioffi ma simpatici, ricchi di inventiva e maestri nell’arte di vivere e amare. Una tradizione sostenuta anche da connazionali illustri li dipinge invece furbi, cinici e conformisti, insofferenti alle regole e privi di senso civico. Chi siamo dunque noi italiani? È possibile tracciare un profilo veritiero, che eviti la trappola del moralismo come l’esercizio, così diffuso, dell’autodenigrazione? Antonio Caprarica ha voluto provarci in questo volume, sottoponendosi di buon grado alla pratica dell’autocoscienza, osservando il Bel Paese quanto più spassionatamente possibile e dalle più diverse prospettive. Ecco dunque la lotta politica del Nord contro il Mezzogiorno e il federalismo gastronomico, con la pacifica convivenza delle straordinarie cucine regionali; la persistente fedeltà nei confronti della famiglia, fonte, da oltre cinquecento anni, non solo di stabili affetti, ma, se appena si può, di prebende e sinecure, cattedre universitarie, alloggi e impieghi; la scomparsa dei grandi imprenditori e il diffondersi dei capitalisti di papà, con le loro piccole aziende controllate dalla parentela; il culto della bellezza e l’indifferenza per gli scempi ambientali; la maleducazione imperante dalla strada al Parlamento.
        3 €
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        Italia (Tutte le città)
        STORIA LOCALE. Storia di Bolzano di Rolf Petri; Ed.Il Poligrafo, gennaio 1989; Collana: Le città nelle Venezie; Copertina flessibile illustrata a colori; Pagine: 280; Progetto grafico di Italo Novelli; Peso di spedizione: 0,900gr. Condizioni eccellenti con il timbro della libreria precedente nella antepagina. In questo libro coraggioso – consapevolmente anomalo e di confine rispetto al territorio specifico della collana per cui è nato – uno studioso europeo compie una ricognizione equilibrata e rigorosa, né crudele né complice, sullo stato e sulle radici storiche di uno dei nervi scoperti nella convivenza fra i popoli della vecchia Europa. È giunto il momento di darsi ragione di un tormentato percorso storico e di scrivere una Storia di Bolzano, dall’Ottocento fino alla più stringente attualità, capace di farsi apprezzare da “Italiani” e “Tedeschi”, “Tirolesi” e “Altoatesini”, “crucchi” e “walschen”. L’ha scritta, in italiano, un tedesco. Per vincere questa scommessa, infatti, un autore appropriato e “al di sopra delle parti” è parso Rolf Petri: cittadino della Germania Federale, vive in Italia e si è specializzato sui temi dello sviluppo industriale nel Novecento. Il nome tedesco e un cognome che potrebbe anche suonare italiano sono una garanzia di non faziosità, di buon auspicio in vista di un adeguato grado di limpidezza dello sguardo e di distacco critico dal viscerale contenzioso delle appartenenze etniche. Dati, cifre, fatti circostanziati e concreti sull’industria, il commercio, i piani di sviluppo, la vita amministrativa: su questo l’autore – le cui propensioni “oggettiviste” hanno privilegiato sinora il duro terreno dei fatti economici e strutturali – appare ferrato. Ma egli non trascura – e meno che mai lo avrebbe potuto fare proprio la Storia di Bolzano, all’interno di una collana che alla cultura dà tanto spazio – il piano della storia della cultura, degli abiti mentali, dell’identità, nel rapporto conflittuale fra la nuova città e le valli, fiere della propria antica civiltà montanara.
        10 €
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        Italia (Tutte le città)
        STORIA SOCIALE, CULTURA. I come italiani di Enzo Biagi; Ed.Nuova Eri Rizzoli, 1993, Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata a colori; Pagine: 240; Peso di spedizione: 0,345gr.Misure: 14,5 cm x 22,5 cm. Condizioni eccellenti con minimi segni dello scaffale.
        5 €
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        Teramo (Abruzzo)
        STORIA ILLUSTRATA N.99 FEBBRAIO 1966 COPERTINA: LE GUERRE DEGLI ITALIANI IN AFRICA 164 PAGINE ARNOLDO MONDADORI EDITORE CONDIZIONI: PIU' CHE BUONE (LEGGERI SEGNI DEL TEMPO) SPEDIZIONE PIEGO DI LIBRI: 2 EURO ORDINARIO (NON TRACCIATO) 4 EURO RACCOMANDATO
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        Taranto (Puglia)
        Buchenwald, una storia da scoprire – Gilberto Salmoni Buchenwald, una storia da scoprire, libro di Gilberto Salmoni, come nuovo, mai sfogliato, Fratelli Frilli Editori, 2016, 142 pagine, edizione tascabile, 12x19 cm. n epoca ormai lontana (1944-45) ho passato diversi mesi di prigionia a Buchenwald assieme a mio fratello maggiore Renato. Un’esperienza che ho raccontato in Una storia nella Storia (Fratelli Frilli Editori, 2012). Dietro insistente invito della Fondazione che cura la memoria di quel Lager sono tornato due volte a Buchenwald e nella vicina Weimar, e mi si è destata la curiosità di approfondirne la storia. Occupandomi, negli ultimi quindici anni dell’Associazione Ex Deportati italiani (ANED), visitando altri lager nazisti e chiacchierando con gli ormai pochi sopravvissuti, mi sono reso conto che il campo di Buchenwald, pur avendo non pochi aspetti comuni con gli altri lager, presentava molte particolarità che hanno destato il mio interesse. Questo mi ha incuriosito e mi ha portato ad approfondire. Ne è risultato che, a parte episodi singoli che ci sono stati, la particolarità attraversava tutto il periodo di vita e l’intera storia del lager. Si tratta, appunto, di una storia tutta da scoprire. Gilberto Salmoni (Genova 1928), laureato in ingegneria e in psicologia, ha lavorato, in momenti successivi, in entrambi i settori. Internato a quindici anni con la famiglia a Fossoli, deportato a Buchenwald col fratello maggiore, è oggi presidente della sezione di Genova dell’ANED (Associazione ex deportati politici e razziali) e svolge attività di testimonianza nelle scuole. Sull’esperienza della deportazione ha pubblicato: I fratelli hanno ucciso i fratelli in Una gioventù offesa. Ebrei genovesi ricordano, a cura di Chiara Bricarelli, Giuntina 1995, riproposto col titolo Buchenwald a 16 anni in Una traccia di riso sul sentiero. Singoli piccoli ricordi 1943-1945, a cura di Saverio Tutino, Editrice Consumatori, Galeata (Imola), 1996, la riflessione Coerenza e coraggio. Italiani in guerra, con prefazione di Marco Doria, (Fratelli Frilli Editori, 2005) e Una storia nella Storia (Fratelli Frilli Editori, 2012).
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        Torino (Piemonte)
        Gérarg Noiriel Tropea - 2010 - I°ed. - Saggi Quando il lavoro lo rubavamo noi Il 17 agosto 1893, nelle saline di Aigues-Mortes, in Provenza, dove la raccolta del sale riuniva ogni anno centinaia di lavoratori francesi e italiani, avvenne il più sanguinoso progrom della storia francese contemporanea. Un orrendo linciaggio che costò la vita a otto operai, oltre che cinquanta feriti e quindici dispersi, tutti italiani, e per la maggior parte piemontesi, massacrati perché colpevoli di "rubare" i salari. Malgrado le prove schiaccianti, gli assassini furono assolti e la Francia si ritrovò molto vicina a una guerra con l'Italia. Alla fine, per preservare la pace, entrambi i governi decisero di insabbiare il caso......Il massacro riprese con più ferocia di prima. Le autorità chiesero agli italiani di stendersi a terra, ma la folla continuava a lanciare enormi massi di pietra e ai feriti veniva dato il colpo di grazia col manganello. In questa fase erano sopratutto gli aiguesmortesi a prendere l’iniziativa... spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole con bandelle - pagg. 253 - euro 18,00 In copertina: immagini di Archivi Alinari ISBN: 9788855801461
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        Brescia (Lombardia)
        Cedo la rivista Solo coraggio - Storie di italiani in guerra Supplemento di: Eserciti nella storia anno 2009 - numero 55 settembre-ottobre Articoli: - Lasciati affogare nelle stive sbarrate - Storia di un fante * Lettere dal fronte Russo - Giugno 1940: un'allucinante missione di guerra del sommergibile Perla - I racconti del soldato - Federico Cozzolino, pilota legionario - Nello Fioravanti eroe umile - Havis De Giorgio dall'istante all'eternità - Alessandro Tandura * Il primo italiano a lanciarsi col paracadute in guerra - Con i calabresi della Brigata Catanzaro rivista in ottimo stato di conservazione 6 euro - rivista comprensiva di spedizione con posta ordinaria piego libri 9 euro - rivista comprensiva di spedizione con posta raccomandata piego libri
        4 €
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        Italia (Tutte le città)
        PRIME EDIZIONI, STORIA, UMANISTICA. Otto milioni di biciclette. La vita degli italiani nel ventennio di Romano Bracalini; 1°Ed.Mondadori, 2008; Lingua: Italiano; Copertina flessibile illustrata a colori: 322 pagine; Peso articolo: 0,300 gr.Collana: Oscar Storia; Dimensioni: 13.5 x 2 x 20 cm ISBN-10: 8804576715 ISBN-13: 978-8804576716 Romano Bracalini accompagna il lettore attraverso la società del Ventennio fascista, supportato dall’attenta lettura di documenti, testimonianze e soprattutto di giornali dell’epoca. Il suo racconto prende le mosse da come il fascismo mutò faccia al paese con un ambizioso programma di ristrutturazione: la bonifica delle paludi pontine, la costruzione di strade, autostrade, stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, scuole, ospedali, acquedotti. Le città furono ampliate e nuovi centri urbani arricchirono la geografia. A Firenze vennero abbattuti interi rioni popolari definiti dal Duce un pittoresco sudicio da affidarsi a Sua Maestà il piccone, come il quartiere di Santa Croce, e Milano vide sparire la fossa interna del Naviglio. La velleità del regime di fare ordine e rendere l’Italia più efficiente ebbe ripercussioni anche sulla vita sociale, che ne fu condizionata in tutti gli aspetti, dalla dimensione lavorativa a quella scolastica e famigliare, dalla sfera sessuale, politico-culturale a quella dei divertimenti. Così fiorivano le associazioni, si moltiplicavano le attività dei dopolavoro, si epurava la lingua dalle parole straniere, si premiavano le donne più prolifiche, madri dei soldati di domani, mentre chi non procreava veniva ritenuto un traditore della patria e sul lavoro non faceva carriera, al pari dei celibi impenitenti, puniti con la tassa sul celibato.
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        Brescia (Lombardia)
        Cedo copia della bella rivista di storia: STORIA MILITARE nr. 170 del novembre 2007 Albertelli Edizioni Speciali Formato rivista cm. 29.5 x 21 pag. 68 Articoli: - Agguato nel Mediterraneo? - Bir Hacheim - Aerei Italiani in Libia (1911-1912) - Le Marine del Manchukuò e della Cina Nazionale - Sciacca, giugno 1940-luglio 1943 (parte 1°) - Roma, 24 agosto 1917 - Ancora sull'attacco alla HMS Illustriors - Recensioni - Tavole per l'identificazione dei principali mezzi militari Regio Esercito: autovettura Fiat 508 M Pregevole rivista di storia, con ricco apparato fotografico, tenuta come nuova. Costi di spedizione:  posta ordinaria piego libri  da 2 euro (busta normale) o 2,5 euro (busta imbottita)  posta raccomandata piego libri  da 5 euro (busta normale) o 5,5 euro (busta imbottita)
        6 €
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