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Cartoline prima seconda guerra


Elenco delle migliori vendite cartoline prima seconda guerra

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Brescia (Lombardia)
Cedo le prime dieci dispense di: ATLANTE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE dispense in allegato sulla rivista STORIA ILLUSTRATA formato dispensa cm. 28 x 19 pagine totali: 84 Capitoli: - L'ascesa della Germania - La campagnia di Polonia - La Russia invade la Finlandia - L'invasione della Norvegia - Equilibrio militare all'ovest - L'avanzata in occidente - Dunkerque e la caduta della Francia - L'operazione Leone Marino - La Battaglia d'Inghilterra - Territori francesi d'oltremare - L'Italia attacca la Grecia - L'invaione della Iugoslavia - L'invasione della Grecia - L'attacco a Creta - Wavell inizia l'offensiva - La campagna d'Etiopia - La prima offensiva di Rommel - L'Operazione Brevity - L'Operazione Battleaxe - L'Operazione Crusader - Rommel avanza su Gazala - La caduta di Tobruk - L'avanzata tedesca verso El Alamein - La prima battaglia di El Alamein - La battaglia di Alam Halfa - La battaglia di El Alamein - L'Operazione Torch - L'avanzata dell'Ottava Armata - La battaglia di Kasserine - S'infrange la lina del Mareth - Fine della guerra in Africa - L'equilibrio militare sul fronte orientale - L'attacco tedesco - La Finlandia attacca - L'attacco a Leningrado - La prima battaglia per Mosca - La seconda battaglia per Mosca - La situazione nel Pacifico - Pearl Harbor - L'invasione della Malesia - La caduta di Hong Kong e la perdita della Forza Z - La caduta delle Filippine - La presa di Bataan - La caduta delle Indie Orientali Olandesi - La caduta della Birmania - L'invasione della Sicilia - Gli sbarchi in Italia - Verso la Linea Gustav - Le battaglie di Cassino - Anzio e l'avanzata verso Roma - Lo sfondamento della Linea Gotica - Fine della campagna in Italia - La battaglia del Mar dei Coralli - La battaglia di Midway - Guadalcanal Costi di spedizione: 2.5 euro con posta ordinaria piego libri, busta imbottita 5.5 euro con posta raccomandata piego libri, busta imbottita
9 €
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Italia (Tutte le città)
STORIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE OPERA COMPLETA IN 6 VOLUMI Ed.Rizzoli Purnell. 1967. Misure volumi cm 26,2x32,6, Peso totale dei 6 volumi Kg 17,3.circa Circa 3000 pagine, Fotografie e disegni in B/N e a colori nel testo. Eleganti copertine in mezza finta pelle. Stato di conservazione: PERFETTO DALLA MIA COLLEZIONE PERSONALE. 6 volumi della collana "Storia della Seconda Guerra Mondiale" edita nel 1967 da Rizzoli e tratta dalla versione inglese edita nel 1966 da Purnell & Sons Ltd. Questa edizione italiana della "History of the Second World War" di Purnell, in sei volumi, si presenta in un formato diverso e più ampio dell'edizione originale inglese: tutte le carte sono state rifatte in colore e molte illustrazioni sono state aggiunte, in particolare quelle a colori. Il testo è fondamentalmente immutato, salvo un maggiore e speciale rilievo dato alla parte italiana compilata da specialisti storico-militari, per lo più testimoni diretti degli avvenimenti narrati; esso conserva sempre, comunque, quella obiettività e quel rigore scientifico che costituiscono la caratteristica dell'opera e che ne fanno un testo fondamentale e decisivo sull'argomento. Qui di seguito, l'elenco completo dei 6 volumi: 1 Dagli antefatti alla prima offensiva di Rommel (marzo-aprile 1941); 2 Dall'attacco in A.O.I. alla controffensiva russa d'inverno (gennaio 1941-marzo 1942); 3 Dall'operazione "Cerbero" alla battaglia di Mareth (marzo 1943); 4 Dalla fine della guerra in Africa alla svolta decisiva in Birmania (luglio 1944); 5 Dal "D-Day" alla battaglia di Leyte (giugno-dicembre 1944); 6 Dall'invasione del Reich alla capitolazione del Giappone. Altre notizie utili: misure volumi cm 26,2x32,6, peso totale dei 6 volumi Kg 17,3. Spedizione Corriere espresso a costo di € 12,90 consegna in un giorno lavorativo. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal.
60 €
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Trieste (Friuli Venezia Giulia)
La Grande Guerra dall’archivio storico iconografico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano GRAF centro di ricerca e archiviazione della fotografia Maggio 2005 Copertina flessibile illustrata in bn, rilegatura editoriale, pagine 177, formato cm. 24X22. Scopo del volume è quello di documentare la grande guerra con numerose immagini in bianco e nero. Condizioni: OTTIMO “NUOVO” come da foto Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo. La prima guerra mondiale fu un conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra il luglio del 1914 e il novembre del 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei "guerra europea", con il coinvolgimento successivo delle colonie dell'Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d'America e l'Impero giapponese prese il nome di guerra mondiale o anche Grande Guerra: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla seconda guerra mondiale. L’archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, già alla fine dell’Ottocento, custodiva, insieme alle carte, un discreto patrimonio fotografico, costituito dalle numerose fotografie che Enti o singoli Ufficiali allegavano come documentazione dimostrativa connessa a studi tecnici, a relazioni di viaggi compiuti all’estero, a ricognizioni di tratti di frontiera, a corrispondenze di guerra e a memorie sull’addestramento o sulla condotta di manovre. Nel 1896 la fotografia, che aveva suscitato l’interesse dei militari fin dalla sua scoperta – 6 gennaio 1839 con l’annuncio di Arago sulla scoperta di Louis Jacques Mandé Daguerre - aveva ormai acquistato tale importanza nell’ambito dell’Esercito da suggerire l’istituzione di una Sezione Fotografica presso la Brigata Specialisti del 3° Reggimento Genio. Nei decenni successivi, i fotografi militari avrebbero alimentato, con il loro operato, i fondi di archivio; contemporaneamente, il patrimonio fotografico si arricchiva attraverso donazioni di militari appassionati di fotografia o acquisizioni sul mercato, come gli album della 1a Campagna d’Africa firmati da Luigi Fiorillo e le gigantografie degli stessi eventi realizzate da Mauro Ledru e Giuseppe Nicotra. Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale paypal
28 €
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Torino (Piemonte)
Antony Beevor Mondolibri - 2007 Nella notte fra il 17 e il 18 luglio 1936 il colpo di Stato delle truppe guidate dal generale Franco segnò l'inizio di una guerra civile che dilaniò la Spagna per i tre anni seguenti: fu una vera prova generale della Seconda guerra mondiale nella quale vennero sperimentate sistematicamente quelle atrocità sulla popolazione che avrebbero caratterizzato il conflitto successivo. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 cartonato con sovracopertina - pagg.590 con 12 pagg. foto b/n Antony Beevor, romanziere e saggista, è stato per cinque anni ufficiale di carriera dell'esercito britannico, prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura. cod.tb2920
8 €
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Italia (Tutte le città)
Rinomata ditta Italia. Cinquant’anni di usi e consumi di Massimo di Massimo e Luciano Guidobaldi; Editore: De Fonseca Giorgio, Roma 1975; Interno integro pagine come nuove, numerose illustrazioni, disegni in bianco e nero e documentazioni storiche dell’epoca. Ottimo lo stato generale di conservazione.31,5 x 23,5 cm., legatura in tela con illustrazione appliacata al piatto, pagg.376 + ( 20 )., indice dei nomi indice delle numerose illustrazioni e riproduzioni in nero e a colori; Peso di spedizione: 1,890kg. Questo libro è nato per essere un omaggio, una testimonianza d’amore verso l’Italia e verso quegli italiani che, dal 1895 al 1945, nel bene e nel male, l’hanno resa una Rinomata Ditta...: cartoline, copertine e disegni di edizioni musicali, disegni e tavole di vario genere, documenti, autografi, biglietti, fotografie francobolli, giornali, riviste libri,manifesti, personaggi e i Padri della Patria. Opera in ottime condizioni e di particolare interesse. Indice: Poema di consumo Milleottocentoottantacinque Il mal d’Africa Gabriele D’Annunzio Fine secolo Il Millenovecento Il Progresso e l’Audacia Giornali, Riviste e Futurismo La guerra di Libia Le Celebrazioni, I borghesi Gli Spettacoli, la Moda La Grande Guerra Arriva il Regime L’Evasione Gli anni 30 La seconda guerra mondiale Vingere, Vingere, Vingere! Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
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Italia (Tutte le città)
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Italia (Tutte le città)
LIBRI VECCHI. Rinomata ditta Italia. Cinquant’anni di usi e consumi di Massimo di Massimo e Luciano Guidobaldi; Editore: De Fonseca Giorgio, Roma 1975; Interno integro pagine come nuove, numerose illustrazioni, disegni in bianco e nero e documentazioni storiche dell’epoca. Ottimo lo stato generale di conservazione.31,5 x 23,5 cm., legatura in tela con illustrazione appliacata al piatto, pagg.376 + (20)., indice dei nomi indice delle numerose illustrazioni e riproduzioni in nero e a colori; Peso di spedizione: 1,890kg. Questo libro è nato per essere un omaggio, una testimonianza d’amore verso l’Italia e verso quegli italiani che, dal 1895 al 1945, nel bene e nel male, l’hanno resa una Rinomata Ditta...: cartoline, copertine e disegni di edizioni musicali, disegni e tavole di vario genere, documenti, autografi, biglietti, fotografie francobolli, giornali, riviste libri,manifesti, personaggi e i Padri della Patria. Opera in ottime condizioni e di particolare interesse. Indice: Poema di consumo Milleottocentoottantacinque Il mal d’Africa Gabriele D’Annunzio Fine secolo Il Millenovecento Il Progresso e l’Audacia Giornali, Riviste e Futurismo La guerra di Libia Le Celebrazioni, I borghesi Gli Spettacoli, la Moda La Grande Guerra Arriva il Regime L’Evasione Gli anni 30 La seconda guerra mondiale Vingere, Vingere, Vingere!
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Salerno (Campania)
Studente universitario offre appunti di storia contemporanea. Gli appunti sono suddivisi per periodi storici e già disponibili in word. Argomenti trattati: Rivoluzione francese Rivoluzione americana e guerra di secessione Congresso di Vienna Moti '20-'21 Età vittoriana Moti 1848 in Europa Prima,seconda e terza guerra d'indipendenza italiana Unificazione tedesca e differenze tra unificazione tedesca e italiana Decennio post unitario Destra al potere Sinistra al potere Riformismo di Crispi Seconda e terzo repubblica francese Età giolittiana socialisti e cattolici nell'età giolittiana Crisi inizi '900 Guerra in Libia Patto di Londra Neutralità italiana nel primo conflitto mondiale Prima guerra mondiale Crollo dell' impero ottomano Conferenza di Pace di Parigi Russia prima della rivoluzione del 1917 Nazismo-Fascimo- Franchismo Seconda guerra mondiale Conferenze di Pace Mondo diviso La Cina di Mao Guerra in korea Crisi cuba Guerre arabo israeliane Muro berlino Guerra in Vietnam Movimenti studenteschi e anni di piombo Dalla Nascita repubblica italiana fino agli anni '80 Crisi petrolifera Fronte sudamericano dagli anni 50 del 1900 Distensione tra i due blocchi e crollo del muro di Berlino
10 €
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Torino (Piemonte)
CORRADO BARBIERI CACCIA E BOMBARDIERI 1945-1955 Storia e descrizione degli aerei da combattimento del decennio che ha visto il maggior numero di realizzazioni aeronautiche DELTA editrice prima edizione Settembre 1975 Copertina rigida illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 267, formato cm. 22X29,5. Condizioni: NUOVO DI LIBRERIA L'aereo da caccia, detto semplicemente caccia, è un tipo di aereo progettato per dare la caccia e quindi distruggere in volo gli aerei nemici, specialmente i bombardieri, che hanno lo scopo di distruggere gli obiettivi terrestri, sia civili che militari. Il caccia nacque durante la prima guerra mondiale, ma divenne un'arma decisiva nella seconda guerra mondiale: il controllo dello spazio aereo era decisivo per le sorti di una battaglia e questa responsabilità venne affidata soprattutto a questo tipo di aerei, che avevano lo scopo di intercettare e abbattere i velivoli nemici, compresi altri caccia, prima che colpissero obiettivi sensibili (caccia intercettore). Grazie all'evoluzione tecnologica, è diventato una macchina bellica, potente ed efficiente, in grado di distruggere aerei nemici a grandissime distanze grazie all'aiuto dei radar e dei missili in dotazione. Inoltre al giorno d'oggi non è più una macchina pura preposta solo alla distruzione di altri aerei in volo (missioni di superiorità aerea), ma è in grado di svolgere anche altri compiti (caccia multiruolo) come la ricognizione e l'attacco diretto al suolo. Un bombardiere è un aereo militare progettato per attaccare obiettivi di terra. Il termine deriva dall'ordigno bellico tipicamente impiegato, la bomba, anche se i bombardieri fanno largo impiego di vari tipi di arma, tra i quali razzi e missili. Nel corso della storia dell'aviazione il bombardiere ha subìto costanti miglioramenti nelle prestazioni e nelle capacità di carico, miglioramenti dovuti alle nuove scoperte in campo motoristico, aerodinamico e nell'uso dei materiali di costruzione, nonché nel campo dell'armamento. Si passò così dai primi bombardieri della prima guerra mondiale, costruiti in legno e rivestiti in tela in grado di sganciare granate a mano, a quelli della seconda guerra mondiale, con struttura e rivestimento interamente metallici e in grado di trasportare un carico bellico incisivamente maggiore a distanze più lunghe ed a velocità più alte, fino ai moderni bombardieri strategici in grado di raggiungere punti del globo molto lontani dal punto di decollo ed in grado di eludere la sorveglianza radar grazie alle tecnologie stealth. Alcuni modelli famosi sono il Tupolev Tu-95, il B-17 Flying Fortress, il B-29 Superfortress, il B-52 Stratofortress, il Junkers Ju 87 Stuka, il Panavia Tornado, il B-2 Spirit e l'AMX International AMX Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale
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Italia
CURZIO MALAPARTE KAPUTT Vallecchi Editore Firenze Economica Vallecchi 7 Febbraio 1966 Impaginazione e grafica di Bob Noorda Copertina morbida illustrata, pagine 415, formato 12X18,5 Stato di conservazione: ottimo come da foto Curzio Malaparte, nome d'arte di Kurt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957), è stato uno scrittore, giornalista, ufficiale, poeta e saggista italiano. Si cimentò inoltre, in una sola occasione, come regista cinematografico. È particolarmente noto, soprattutto all'estero, per i suoi romanzi Kaputt e La pelle, resoconti autobiografici della sua esperienza di giornalista e ufficiale durante la seconda guerra mondiale, e Maledetti Toscani. Scrittore dallo stile realistico e «immaginifico», definito come «cinico e compassionevole» al tempo stesso e talvolta avvicinato alle tematiche di Louis-Ferdinand Céline, come intellettuale fu dapprima un sostenitore del fascismo, poi una voce critica e un oppositore dello stesso. Caratteristica della sua letteratura è la mescolanza di fatti reali - lo scrittore è stato infatti avvicinato alla corrente del neorealismo -, spesso autobiografici, ad altri immaginari, talvolta esagerati in maniera voluta e consapevole, fino al grottesco, specialmente quando deve denunciare le atrocità della seconda guerra mondiale. Interventista e volontario nella Grande Guerra, ammiratore di Mussolini e "fascista della prima ora", partecipò alla marcia su Roma e fu attivo nelle posizioni di fascismo di sinistra intransigente, sostenendo la cosiddetta rivoluzione fascista; allontanatosi gradualmente dal regime (venne anche mandato al confino, da cui uscì grazie all'amicizia con Galeazzo Ciano, genero del Duce), dopo l'8 settembre 1943 si arruolò nell'Esercito Cobelligerante Italiano del Regno d'Italia e collaborò con gli Alleati (cui pure non risparmiò pesanti critiche) nel Counter Intelligence Corps nella lotta contro i nazisti e i fascisti della RSI, aderendo poi idealmente alla nuova democrazia italiana. Nel secondo dopoguerra si avvicinò al Partito Comunista Italiano, stringendo amicizia con Palmiro Togliatti, sebbene molti dubitassero della effettiva sua adesione, o avvicinamento, al PCI (e contemporaneamente al Partito Repubblicano Italiano, a cui già aderiva da giovanissimo). Lo pseudonimo, che usò dal 1925, fu da lui ideato come umoristica paronomasia basata sulla parola "Bonaparte". Spese di spedizione Euro 2,00 con posta prioritaria "piego di libri, non tracciabile" o Euro 4,00 con posta raccomandata "piego di libri, tracciabile", opportunamente protetto in busta di cellofan e inviato dentro apposita busta postale imbottita a bolle d'aria. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale
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Bologna (Emilia Romagna)
Giovanni Guareschi Mondo piccolo Don Camillo Editore: Rizzoli Collana: BUR 195 Anno edizione: Prima edizione ottobre 1977 Pagine: 360 p., ill., formato cm. 10,5X18 Don Camillo. Mondo piccolo (titolo originale del marzo 1948: Mondo Piccolo. Don Camillo) è la prima e più nota raccolta di racconti (o romanzo a episodi) del giornalista e scrittore italiano Giovannino Guareschi, al centro della quale si stagliano le figure dell'orgoglioso prete di campagna e del generoso e solidale sindaco comunista Peppone, ambientate nella Bassa emiliana, due personaggi emblematici dell'Italia politica appena uscita dai drammi della Seconda Guerra Mondiale e già calata nello scenario mondiale dominato dalla Guerra Fredda. Guareschi dà vita a una favola storica di valore universale, frutto di una fantasia letteraria che racconta le vicende sociali di una terra dominata dalle aspre contrapposizioni politiche. I racconti di don Camillo e Peppone esordirono il 28 dicembre 1946 sulla rivista Candido, mentre la prima pubblicazione in volume risale al marzo 1948 per i tipi dell'Editore Rizzoli, poco prima delle cruciali elezioni nazionali del 18 aprile 1948, che sancirono la vittoria schiacciante della Democrazia Cristiana sul Fronte socialcomunista. I racconti di Don Camillo segnano l'inizio del ciclo di Mondo Piccolo, ambientato in un paesino di campagna indecifrato in quella Bassa pianura emiliana che costeggia gli argini e le golene del fiume Po, un microcosmo dove Guareschi incentra le vicende sui due protagonisti: don Camillo, il parroco, e il sindaco comunista (nonché meccanico del paese), Peppone, amici-nemici nell'Italia segnata dai conflitti del primo, difficile dopoguerra. Le vicende si svolgono, secondo le parole dell'autore stesso, dal dicembre 1946 al dicembre 1947. Di grande successo, l'opera verrà riedita decine di volte e ne verrà tratta, nel 1952, anche una prima trasposizione cinematografica, dal titolo Don Camillo, con protagonisti Fernandel (Don Camillo) e Gino Cervi (Peppone), e ambientata a Brescello, un paese della bassa padana in provincia di Reggio Emilia. Mentre nei libri il nome del paese non viene mai rivelato, nei film, giocoforza, si è dovuto scegliere un nome e una locazione, in particolare quando viene inquadrata la stazione ferroviaria con tutti i cartelli. Giovannino Guareschi (Fontanelle di Roccabianca, 1º maggio 1908 – Cervia, 22 luglio 1968) è stato uno scrittore, giornalista, umorista e caricaturista italiano. È uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo: oltre 20 milioni di copie,[1] nonché lo scrittore italiano più tradotto in assoluto. La sua creazione più nota, anche per le trasposizioni cinematografiche, è don Camillo, il "robusto" parroco che ha come antagonista l'agguerrito sindaco Peppone, le cui vicende si svolgono in un paesello immaginario della bassa padana emiliana. Il nome del paese, Ponteratto, è presente solo nel primo racconto della serie, Don Camillo. Negli altri racconti viene sostituito con un più generico "borgo"; i film tratti dall'opera di Guareschi sono stati invece girati a Brescello e Boretto, cosicché Brescello è divenuto universalmente noto come "il paese di Don Camillo" STATO DI CONSERVAZIONE: OTTIMO come mostrano le fotografie Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri", opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale. Non è prevista la consegna brevi manu Pagamento: Postepay Bonifico bancario Vaglia postale
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Padova (Veneto)
Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi; 1°Ed.Mursia, 1994; Copertina flessibile illustrata a colori; Pagine: 430; Peso di spedizione: 0,685gr. Collana: Testimonianze. Centomila gavette di ghiaccio è un intramontabile classico della letteratura di guerra premiato al Bancarella 1963, riproposto continuamente da Mursia, in cui si narra la ritirata di Russia affrontata dalla Divisione Alpini Julia durante la Seconda guerra mondiale. Una storia vera, vissuta in prima persona da Giulio Bedeschi come ufficiale medico, che nel romanzo prende il nome del dottor Italo Serri. Partendo dall’Albania, attraverso la Grecia, le truppe italiane entrano in Russia. Il gelo da impazzire - con punte fino a quaranta gradi sotto zero in pieno inverno -, i congelamenti, la fame, gli stenti, gli attacchi dell’esercito russo meglio attrezzato e armato, decimano via via la colonna italiana. E’ il racconto di una vera e propria odissea per centinaia di ragazzi mandati allo sbaraglio. Alla propaganda, al pressapochismo, all’improvvisazione di regime fanno da contraltare lo spirito di corpo e di sacrificio degli alpini - giorni e giorni alla mercè dell’inverno russo senza neanche una scorza di rancido formaggio da succhiare-, e chi riesce a sopravvivere a quell’inferno bianco ha buone probabilità di perdere l’uso degli arti per congelamento. Non c’è retorica in queste pagine, non ci sono eroi da mitizzare. Qui i personaggi sono poveri disgraziati catapultati in una guerra assurda, privi di mezzi - il confronto con l’equipaggiamento degli alleati della Wehrmacht emerge in modo umiliante, in uno scenario allucinante dove uomini e muli, se non impazziscono prima o si prendono qualche proiettile, muoino assiderati. Padova e provincia ritiro a mano (da concordare) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata.........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario.........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura.
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Brescia (Lombardia)
Cedo il libro Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino Club degli Editori formato libro cm. 21 x 14 pag. 214 Genere: GUERRA Il "Sentiero dei nidi di ragno" è il primo romanzo di Italo Calvino. Pubblicato per la prima volta nel 1947, è ambientato in Liguria all'epoca della seconda guerra mondiale e della Resistenza partigiana. Libro in ottimo stato di conservazione. Sovracopertina integra, con piccoli segni di usura 9 euro - libro comprensivo di spedizione con posta ordinaria piego libri 12 euro - libro comprensivo di spedizione con posta raccomandata piego libri
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Padova (Veneto)
L' Enciclopedia " Le Grandi Guerre " edizione speciale Mondadori del 2005 è composta da n. 04 volumi (due relativi alla prima guerra mondiale e due relativi alla seconda guerra mondiale) di oltre 160 pagine ognuno e tutti come nuovi con copertina rigida e pagine patinate lucide (26x31). Mai letta, tenuta in libreria non presenta nessun segno o graffio sia all'esterno che all'interno. Spese di spedizione a parte.
40 €
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