Casta cosi i italiani
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L'ITALIA NON È PIÙ ITALIANA. COSÌ I NUOVI PREDONI CI STANNO RUBANDO IL NOSTRO PAESE
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L'ITALIA NON È PIÙ ITALIANA: COSÌ I NUOVI PREDONI CI STANNO RUBANDO IL NOSTRO PAESE
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Italia (Tutte le città)
La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo Ed.Rizzoli, luglio 2007 Collana: Saggi italiani Pagine: 284 p., Rilegato editoriale rigido con sovraccoperta illustrata a colori Peso di spedizione: 0,345gr. EAN: 9788817017145 Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi. Palazzi parlamentari presi in affitto a peso d'oro da scuderie di cavalli. Finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum. "Rimborsi" elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute. Organici di presidenza nelle regioni più "virtuose" moltiplicati per tredici volte in venti anni. Spese di rappresentanza dei governatori fino a dodici volte più alte di quelle del presidente della Repubblica tedesco. Province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili. Indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila. Candidati "trombati" consolati con 5 buste paga. Presidenti di circoscrizione con l'autoblu. La denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l'intera società italiana. Storie stupefacenti, numeri da bancarotta, aneddoti nel reportage di due famosi giornalisti. Condizioni eccellenti(pari a nuovo) con lievissimi segni dello scaffale. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,30 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal.
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Trento (Trentino Alto Adige)
La casta - Così i politici italiani sono diventati prezzo EUR.20,00 OTTIME CONDIZIONI CARATTERISTICHE: copertina rigida AUTORE: Sergio rizzo, gian antonio stella EDITORE: rizzoli ISBN: 9788817017145 DISPONIBILITÀ: immediata, ultimo pezzo disponibile SPEDIZIONE: gratis PAGAMENTO: sisalpay assegno, bonifico, contanti, ricarica sisal dal tabaccaio, altri metodi di pagamento da concordare RECENSIONI: visibili alla pagina Facebook ?Libri di Liceo? Non accetto restituzione PER INFORMAZIONI NON ESITATE A CONTATTARMI! TUTTI I GIORNI ANCHE WEEKEND E FESTIVI! SONO RAPIDO A SPEDIRE E RISPONDERE! CELL: (sms, whatsapp, chiamate, email) Volano (TN)
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Torino (Piemonte)
Luciano Garibaldi - Gaspare Di Sclafani Lindau - 2014 La più grande impresa navale italiana della seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale ha portato all'Italia sconfitte e umiliazioni. Il paese non era preparato al conflitto, gli italiani non lo volevano. I vertici militari, spesso incompetenti, erano divisi da rivalità e gelosie. Una cosa però è certa: moltissime volte i nostri soldati si sono comportati con coraggio, valore e grande dignità, tanto da meritare il rispetto e anche l'ammirazione dei nemici. E' il caso degli uomini della Decima MAS, guidati da un ufficiale d'eccezione, il principe romano Junio Valerio Borghese. Fra le tante imprese di questa piccola unità nel Mediterraneo, la più notevole fu l'attacco al porto d'Alessandria d'Egitto, il 18 dicembre 1941.. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina plastificata illustrata - pagg. 125 - euro 14,50 cod.tb2920
7 €
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Torino (Piemonte)
Luciano Garibaldi - Gaspare di Sclafani 2014 Lindau La seconda guerra mondiale ha portato all’Italia sconfitte e umiliazioni. Il paese non era preparato al conflitto, gli italiani non lo volevano. I vertici militari, spesso incompetenti, erano divisi da rivalità e gelosie. Una cosa però è certa: moltissime volte i nostri soldati si sono comportati con coraggio, valore e grande dignità, tanto da meritare il rispetto e anche l’ammirazione dei nemici. E’ il caso degli uomini della Decima MAS, guidati da un ufficiale d’eccezione, il principe romano Junio Valerio Borghese. Fra le tante imprese di questa piccola unità nel Mediterraneo, la più notevole fu l’attacco al porto d’Alessandria d’Egitto, il 18 dicembre 1941.. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina plastificata illustrata - pagg. 125 - euro 14,50
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Italia (Tutte le città)
Italia 1996. Così è andata a finire di Gianfranco Miglio; 1°Ed.Arnoldo Mondadori, 1993; Copertina flessibile illustrata a colori con sovraccoperta: 132 pagine; Collana: Frecce Lingua: Italiano ISBN-10: 8804378808 ISBN-13: 978-8804378808 Peso di spedizione: 0,430 g. E? tutto scritto. E? gi? nero su bianco l? Italia che verr?. Gianfranco Miglio sa, per filo e per segno, come andr? a finire. Da novello Orwell, l? ideologo della Lega prevede la fine della Repubblica italiana cos? come noi l? abbiamo conosciuta: il certificato di morte reca la data del 9 giugno 1996, il giorno in cui gli italiani faranno nascere il primo Parlamento federale, figlio della nuova Costituzione, nella quale sar? previsto il ?diritto di secessione per i popoli del Nord?. Costituzione che sar? approvata con l? 80 per cento dei s?. Saranno anni di fuoco e di lacrime quelli che ci separano dal ? 96, quando, finalmente, la furia leghista strariper?, e porr? mano alle sciagure che la ?nomenklatura? avr? provocato: Bot a rotoli, crollo in Borsa, svalutazione della lira del 50 per cento, cassa integrazione per 500 mila statali, scioperi fiscali a raffica. Sar? a quel punto che la ?vecchia classe politica? scender? a patti con la Lega, chieder? una mano a Bossi. E Bossi accetter? di offrire l? aiuto, ma alle sue condizioni: un mega-prestito per pagare il debito pubblico, ormai fuori controllo, in cambio di una nuova costituzione federale che verr? approvata dall? 80 per cento degli italiani con un referendum fissato per la primavera del ? 96. Nella nuova carta fondamentale, a garanzia da ogni futura prevaricazione, sar? previsto il diritto di secessione per la gente del nord. Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
10 €
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Torino (Piemonte)
Curzio Malaparte 1961 Vallecchi Mancano i documenti per poter stabilire quando Curzio Malaparte progettò di scrivere un’opera sui Benedetti italiani, quasi a rafforzamento e completamento di quella sui Maladetti Toscani. Aveva cominciato a scriverlo, ogni volta che gliene saltava l’estro: e così sono le pagine che ce ne ha lasciato; ma spezzettate e slegate. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina in brossura con sovracopertina - pagg. 290 - Lit. 1.300 pda
4 €
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Biella (Piemonte)
Corso Pizzaiolo a Domicilio con attestato di frequenza plurilingue in italiano, inglese e spagnolo. Corso organizzato da Privato certificato Specializzato nella panificazione con storico di lavoro in America, Europa ed Oceania. Per le province di Torino, Novara, Biella e Vercelli, si organizzano Corsi a Domicilio grazie ad un piccolo forno elettrico professionale portatile. [Serve solo un piccolo spazio dove posizionare il forno di 60 cm per 60 cm, retto da una leggera scaffalatura portatile alta 120 cm; un frigo e un piccolo tavolo, se non avete disponibilità di un tavolo, il docente del corso porterà un tavolo portatile delle dimensioni di 120 cm per 60 cm.] Lo spazio che serve è veramente minimo. Anche se non avete spazio in cucina, il corso si può organizzare in una qualsiasi altra stanza. Strumenti e ingredienti sono a carico del docente. Corso estremamente pratico dove si apprende il processo di creazione della pizza napoletana dall'inizio alla fine. Il corsista diventerà abile nella preparazione degli impasti e nella loro gestione, nella creazione dei panetti, nella stesura del disco di pasta, nell'uso della pala per pizza e palino, saprà quindi gestire la cottura della pizza. Non è un corso dimostrativo, ma un corso professionalizzante pratico. Si insegneranno inoltre i fondamentali teorici studiati nello specifico chimico scientifico, che daranno allo studente la qualità in più, anche rispetto ai tanti grandi pizzaioli famosi italiani, che spesso sembrano mancare di investigazione scientifica. Sfatando così i falsi miti, le mode e leggende su farina, lieviti ed impasti. Le iscrizioni sono sempre attive. Opzioni di corso: - 7 ORE AL GIORNO PER 5 GIORNATE CONSECUTIVE, Prezzo: euro 480 -5 ORE AL GIORNO PER 5 GIORNI CONSECUTIVI, Prezzo: euro 430 -5 ORE AL GIORNO PER 6 GIORNATE, Prezzo: euro 480 -7 ORE AL GIORNO PER 4 GIORNATE, ADATTO AI WEEK END, SABATO E DOMENICA PER DUE WEEK END, Prezzo: euro 430 SCEGLIETE VOI GIORNATE E ORARI (IN BASE ALLE DISPONIBILITÀ DELL' ORGANIZZATORE DEL CORSO) DISPONIBILITÀ DI SABATO E DOMENICA DISPONIBILITÀ IN TUTTE LE FASCE ORARIE MATTINO POMERIGGIO SERA NOTTE Programma dei corsi: STESURE, FARCITURE, INFORNAMENTO E SFORNAMENTO, IMPASTAMENTO, STAGLIO, TEORIA. IL PROGRAMMA DEI CORSI È UGUALE PER TUTTE LE OPZIONI DI CORSO, PIÙ ORE SI SVOLGONO E PIÙ PRATICA SI SVOLGERÀ. INOLTRE PIÙ ORE SI SVOLGONO E PIÙ SI AVRÀ MODO DI APPROFONDIRE I CONCETTI TEORICI. TUTTAVIA, TUTTE LE OPZIONI DI CORSO PREVEDONO UN PROGRAMMA MOLTO COMPLETO E FORMANTE. SONO A DISPOSIZIONE DIVERSE OPZIONI DI CORSO PER VENIRE INCONTRO A TUTTI GLI INTERESSATI E DARE FLESSIBILITÀ DI SCELTA. Chiamate oppure lasciate la vostra mail e il numero di telefono, e sarete contattati subito per programmare il corso.
430 €
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Bergamo (Lombardia)
Corso Pizzaiolo in Sede a Bergamo, con attestato di frequenza plurilingue in italiano, inglese e spagnolo. Corso organizzato da Privato certificato Specializzato nella panificazione, con storico di lavoro in America, Europa ed Oceania. Corso estremamente pratico dove si apprende il processo di creazione della pizza napoletana dall'inizio alla fine. Il corsista diventerà abile nella preparazione degli impasti e nella loro gestione, nella creazione dei panetti, nella stesura del disco di pasta, nell'uso della pala per pizza e palino, saprà quindi gestire la cottura della pizza. Non è un corso dimostrativo, ma un corso professionalizzante pratico. Si insegneranno inoltre i fondamentali teorici studiati nello specifico chimico scientifico, che daranno allo studente la qualità in più, anche rispetto ai tanti grandi pizzaioli famosi italiani, che spesso sembrano mancare di investigazione scientifica. Sfatando così i falsi miti, le mode e leggende su farina, lieviti ed impasti. CORSO PRIVATO PERSONALIZZATO UN SOLO ISCRITTO PER CORSO Opzioni di corso: -7 ORE AL GIORNO PER 5 GIORNI CONSECUTIVI Euro 650 -7 ORE AL GIORNO PER 4 GIORNI CONSECUTIVI Euro 650 -5 ORE AL GIORNO PER 4 GIORNI CONSECUTIVI Euro 600 -5 ORE AL GIORNO PER 5 GIORNI CONSECUTIVI Euro 650 SCEGLIETE VOI GIORNATE E ORARI (IN BASE ALLE DISPONIBILITÀ DELL' ORGANIZZATORE DEL CORSO) DISPONIBILITÀ NELLE FASCE ORARIE: MATTINA / POMERIGGIO / SERA DISPONIBILITÀ DI SABATO E DOMENICA Programma dei corsi: STESURE, FARCITURE, INFORNAMENTO E SFORNAMENTO, IMPASTAMENTO, STAGLIO, TEORIA. IL PROGRAMMA DEI CORSI È UGUALE PER TUTTE LE OPZIONI DI CORSO, PIÙ ORE SI SVOLGONO E PIÙ PRATICA SI SVOLGERÀ. INOLTRE PIÙ ORE SI SVOLGONO E PIÙ SI AVRÀ MODO DI APPROFONDIRE I CONCETTI TEORICI. TUTTAVIA, TUTTE LE OPZIONI DI CORSO PREVEDONO UN PROGRAMMA MOLTO COMPLETO E FORMANTE. SONO A DISPOSIZIONE DIVERSE OPZIONI DI CORSO PER VENIRE INCONTRO A TUTTI GLI INTERESSATI E DARE FLESSIBILITÀ DI SCELTA. Chiamate oppure lasciate il vostro nome, la mail e il numero di telefono, e sarete contattati subito per programmare il corso.
600 €
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Bergamo (Lombardia)
Corso Pizzaiolo in Sede a Bergamo, con attestato di frequenza plurilingue in italiano, inglese e spagnolo. Specialista certificato nella panificazione con storico di lavoro in America, Europa ed Oceania, organizza corsi di formazione in tutto il Centro Nord Italia e Svizzera. Corso estremamente pratico dove si apprende il processo di creazione della pizza napoletana dall'inizio alla fine. Il corsista diventerà abile nella preparazione degli impasti e nella loro gestione, nella creazione dei panetti, nella stesura del disco di pasta, nell'uso della pala per pizza e palino, saprà quindi gestire la cottura della pizza. Non è un corso dimostrativo, ma un corso professionalizzante pratico. Si insegneranno inoltre i fondamentali teorici studiati nello specifico chimico scientifico, che daranno allo studente la qualità in più, anche rispetto ai tanti grandi pizzaioli famosi italiani, che spesso sembrano mancare di investigazione scientifica. Sfatando così i falsi miti, le mode e leggende su farina, lieviti ed impasti. CORSO PRIVATO PERSONALIZZATO UN SOLO ISCRITTO PER CORSO -CORSO DI 45 ORE FULL TIME ¤650 9 ORE AL GIORNO PER 5 GIORNI CONSECUTIVI -OPPURE CORSO DI 20 ORE PART TIME ¤ 550 5 ORE AL GIORNO PER 4 GIORNI CONSECUTIVI LE GIORNATE E GLI ORARI LI SCEGLIETE VOI DISPONIBILITÀ NELLE FASCE ORARIE: MATTINA / POMERIGGIO / SERA DISPONIBILITÀ DI SABATO E DOMENICA LE DATE DEL CORSO LE SCEGLIETE VOI IN BASE ALLE DISPONIBILITÀ DEL DOCENTE
550 €
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Alessandria (Piemonte)
Corso Pizzaiolo a Domicilio con attestato di frequenza plurilingue in italiano, inglese e spagnolo. Specialista certificato nella panificazione con esperienza nella gestione di pizzeria, e con storico di lavoro in America, Europa ed Oceania, organizza corsi di formazione in tutto il Centro Nord Italia e Svizzera. Per Piemonte, Valle d'Aosta e province lombarde di Milano e Varese, si organizzano Corsi a Domicilio grazie ad un piccolo forno elettrico professionale portatile. [Serve solo un piccolo spazio dove posizionare il forno di 60 cm per 60 cm, retto da una scaffalatura portatile alta 120 cm; un frigo e un piccolo tavolo, se non avete disponibilità di un tavolo, il docente del corso porterà un tavolo portatile delle dimensioni di 120 cm per 60 cm.] Lo spazio che serve è veramente minimo. Anche se non avete spazio in cucina, il corso si può organizzare in una qualsiasi altra stanza. Strumenti e ingredienti sono a carico del docente. Strumenti e ingredienti sono a carico del docente. Corso estremamente pratico dove si apprende il processo di creazione della pizza napoletana dall'inizio alla fine. Il corsista diventerà abile nella preparazione degli impasti e nella loro gestione, nella creazione dei panetti, nella stesura del disco di pasta, nell'uso della pala per pizza e palino, saprà quindi gestire la cottura della pizza. Non è un corso dimostrativo, ma un corso professionalizzante pratico. Si insegneranno inoltre i fondamentali teorici studiati nello specifico chimico scientifico, che daranno allo studente la qualità in più, anche rispetto ai tanti grandi pizzaioli famosi italiani, che spesso sembrano mancare di investigazione scientifica. Sfatando così i falsi miti, le mode e leggende su farina, lieviti ed impasti. Il Corso inizia quando si vuole. Le iscrizioni sono sempre attive. Opzioni di corso: -CORSO DI 45 ORE IN 5 GIORNATE IN ORARIO FULL TIME DI 9 ORE AL GIORNO, FLESSIBILITÀ DI ORARI A SCELTA MATTINO/POMERIGGIO/SERA/NOTTE, GIORNATE A SCELTA, ANCHE SABATO E DOMENICA, MEGLIO SE CONSECUTIVE, MA POSSONO ESSERE ANCHE NON CONSECUTIVE. Prezzo: ¤ 350 più costi sostenuti dal docente per il viaggio, circa ¤ 100 dipendendo dal domicilio del corsista. -CORSO DI 45 ORE IN 10 GIORNATE IN ORARIO PART TIME DI 4 ORE E MEZZA AL GIORNO, ORARI A SCELTA MATTINO/POMERIGGIO/SERA/NOTTE, GIORNATE A SCELTA. Prezzo: ¤ 350 più costi sostenuti dal docente per il viaggio, circa ¤ 200 dipendendo dal domicilio del corsista. -CORSO DI 81 ORE IN 9 GIORNATE IN ORARIO FULL TIME DI 9 ORE AL GIORNO, ORARI E GIORNATE A SCELTA. Prezzo: ¤ 450 più costi sostenuti dal docente per il viaggio, circa ¤ 200 dipendendo dal domicilio del corsista. Lasciate la vostra mail e il numero di telefono, e sarete contattati subito per programmare il corso. 3497385469 bottamattia07.wixsite.com/corsopizzaiolo
400 €
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Varese (Lombardia)
Corso Pizzaiolo a Domicilio con attestato di frequenza plurilingue in italiano, inglese e spagnolo. Specialista certificato nella panificazione con esperienza nella gestione di pizzeria, e con storico di lavoro in America, Europa ed Oceania, organizza corsi di formazione in tutto il Centro Nord Italia e Svizzera. Per Piemonte, Valle d'Aosta e province lombarde di Milano, Varese e Pavia, si organizzano Corsi a Domicilio grazie ad un piccolo forno elettrico professionale portatile. [Serve solo un piccolo spazio dove posizionare il forno di 60 cm per 60 cm, retto da una scaffalatura portatile alta 120 cm; un frigo e un piccolo tavolo, se non avete disponibilità di un tavolo, il docente del corso porterà un tavolo portatile delle dimensioni di 120 cm per 60 cm.] Lo spazio che serve è veramente minimo. Anche se non avete spazio in cucina, il corso si può organizzare in una qualsiasi altra stanza. Strumenti e ingredienti sono a carico del docente. Corso estremamente pratico dove si apprende il processo di creazione della pizza napoletana dall'inizio alla fine. Il corsista diventerà abile nella preparazione degli impasti e nella loro gestione, nella creazione dei panetti, nella stesura del disco di pasta, nell'uso della pala per pizza e palino, saprà quindi gestire la cottura della pizza. Non è un corso dimostrativo, ma un corso professionalizzante pratico. Si insegneranno inoltre i fondamentali teorici studiati nello specifico chimico scientifico, che daranno allo studente la qualità in più, anche rispetto ai tanti grandi pizzaioli famosi italiani, che spesso sembrano mancare di investigazione scientifica. Sfatando così i falsi miti, le mode e leggende su farina, lieviti ed impasti. Il Corso inizia quando si vuole. Le iscrizioni sono sempre attive. Opzioni di corso: -CORSO DI 45 ORE IN 5 GIORNATE IN ORARIO FULL TIME DI 9 ORE AL GIORNO, FLESSIBILITA' DI ORARI A SCELTA MATTINO/POMERIGGIO/SERA/NOTTE, GIORNATE A SCELTA, ANCHE SABATO E DOMENICA, MEGLIO SE CONSECUTIVE, MA POSSONO ESSERE ANCHE NON CONSECUTIVE. Prezzo: ¤ 350 più costi sostenuti dal docente per il viaggio, circa ¤ 100 dipendendo dal domicilio del corsista. -CORSO DI 45 ORE IN 10 GIORNATE IN ORARIO PART TIME DI 4 ORE E MEZZA AL GIORNO, ORARI A SCELTA MATTINO/POMERIGGIO/SERA/NOTTE, GIORNATE A SCELTA. Prezzo: ¤ 350 più costi sostenuti dal docente per il viaggio, circa ¤ 200 dipendendo dal domicilio del corsista. -CORSO DI 81 ORE IN 9 GIORNATE IN ORARIO FULL TIME DI 9 ORE AL GIORNO, ORARI E GIORNATE A SCELTA. Prezzo: ¤ 450 più costi sostenuti dal docente per il viaggio, circa ¤ 200 dipendendo dal domicilio del corsista. Lasciate la vostra mail e il numero di telefono, e sarete contattati subito per programmare il corso. 3497385469 bottamattia07.wixsite.com/corsopizzaiolo
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Italia (Tutte le città)
Una storia d’amore, un intrigo di potere affascinante e coinvolgente che Dario Fo ricostruisce in forma di romanzo attraverso i diari segreti dei suoi protagonisti. Una storia d’amore e di follia. Un sogno rivoluzionario che diventa realtà. Ecco il nuovo romanzo storico di Dario Fo ambientato nella Danimarca del Settecento, protagonisti il giovane re pazzo, Cristiano VII, la sposa quindicenne, Carolina Matilde di Gran Bretagna, il suo amante, il medico Johann Friedrich Struensee, e il figlio del re, Federico. Una storia poco conosciuta. Dario Fo ha recuperato documenti inediti e alcuni diari segreti grazie ai quali ha potuto ricostruire il puzzle di una vicenda drammatica che intreccia meravigliosamente ideali politici, passione amorosa e lotta per il potere. Ma tutti gli ingredienti di questo romanzo sono eccezionali. A volte la storia può cambiare strada a causa di eventi imprevedibili come la follia. In questo caso la follia di un re unita alla carica utopica di un medico, illuminista e rivoluzionario, e alla complicità della giovane principessa. Tutti e tre insieme, in un triangolo d’amore disperato, avviano riforme rivoluzionarie inimmaginabili allora come l’abolizione della tortura, la libertà di stampa, l’abbattimento dei privilegi di casta, la promozione della cultura e dell’istruzione. Un colpo di stato orchestrato dalla regina madre e dalla corte porterà il medico alla forca e la principessa all’esilio, privata dei figli. Ma il sogno della rivoluzione, sebbene soffocato, non muore: sarà il giovane Federico a portare avanti i principi liberali assumendo il potere. Così la Danimarca potrà rendere concreti gli ideali illuministi e diventare uno Stato moderno. Una pagina di storia memorabile, una favola vera.
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Italia (Tutte le città)
L’inferno. Profondo Sud, male oscuro di Giorgio Bocca; 1°Edizione: Mondadori, 1992. Rilegato con sovracoperta illustrata a colori; Dimensioni:cm 22.5x15; Cartonato editoriale rigido, sovracoperta illustrata colori, -pp. 289; Peso di spedizione: 0,495gr. ISBN: 880436274X "Visto dall'alto l'inferno degli italiani è bellissimo. Dalla rocca di Erice, dall'aereo che scende sul mare verde e franto di Punta Raisi, dalle radure del Pollino su cui trascorrono nubi leggere fra i due mari esso sembra disegnato per gli dèi. Alle porte di questo inferno, dentro questo inferno ti avvolgono i profumi forti dei mirti, della macchia, degli aranceti, del salso che arriva dall'isola delle Femmine sulla strada di Palermo, dentro i calori della terra calda. Questo inferno degli italiani pieno di linfe sulfuree, di sorgenti fumanti, di lave scorrenti senza il quale noi del settentrione che ci portiamo addosso gli odori scialbi delle marcite, i gusti tenui dei pesci di lago non ci sentiremmo anche noi figli della terra "in cui fioriscono i limoni". E allora per quale peccato originale, per quali orgogli, per quale maledizione della storia, per quale "fatalità geografica" noi italiani del nord e del sud non riusciamo a fare di questo nostro paese un paese unito? Il guaio, per gli italiani dell'alta come della bassa Italia, è che non sono due popoli l'un l'altro straniero, che non esistono fra di essi diversità insormontabili di religione, di lingua, di razza. Il guaio è che il profondo sud, come notava Ugo La Malfa, non è oriente, non è Terzo Mondo, ma occidente cristiano e mediterraneo che per un diverso corso storico risulta come sfasato rispetto alle regioni più avanzate. E questo sfasamento ogni volta si traduce in fallimenti o involuzioni che nessuna forza al mondo sembra capace di impedire, di contenere. Perchè le platee, gli uditori degli italiani che non vogliono sapere, che non vogliono vedere possono pensare che il cronista dell'inferno esageri, ma chi vive a Bari come a Palermo, come a Napoli ripete le stesse amarissime parole: non ne posso più. Siamo stanchi di vivere così. Noi siamo per la prima volta moderatamente ottimisti. Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
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Padova (Veneto)
L’inferno. Profondo Sud, male oscuro di Giorgio Bocca; 1°Edizione: Mondadori, 1992. Rilegato con sovracoperta illustrata a colori; Dimensioni:cm 22.5x15; Cartonato editoriale rigido, sovracoperta illustrata colori, -pp. 289; Peso di spedizione: 0,495gr. ISBN: 880436274X "Visto dall'alto l'inferno degli italiani è bellissimo. Dalla rocca di Erice, dall'aereo che scende sul mare verde e franto di Punta Raisi, dalle radure del Pollino su cui trascorrono nubi leggere fra i due mari esso sembra disegnato per gli dèi. Alle porte di questo inferno, dentro questo inferno ti avvolgono i profumi forti dei mirti, della macchia, degli aranceti, del salso che arriva dall'isola delle Femmine sulla strada di Palermo, dentro i calori della terra calda. Questo inferno degli italiani pieno di linfe sulfuree, di sorgenti fumanti, di lave scorrenti senza il quale noi del settentrione che ci portiamo addosso gli odori scialbi delle marcite, i gusti tenui dei pesci di lago non ci sentiremmo anche noi figli della terra "in cui fioriscono i limoni". E allora per quale peccato originale, per quali orgogli, per quale maledizione della storia, per quale "fatalità geografica" noi italiani del nord e del sud non riusciamo a fare di questo nostro paese un paese unito? Il guaio, per gli italiani dell'alta come della bassa Italia, è che non sono due popoli l'un l'altro straniero, che non esistono fra di essi diversità insormontabili di religione, di lingua, di razza. Il guaio è che il profondo sud, come notava Ugo La Malfa, non è oriente, non è Terzo Mondo, ma occidente cristiano e mediterraneo che per un diverso corso storico risulta come sfasato rispetto alle regioni più avanzate. E questo sfasamento ogni volta si traduce in fallimenti o involuzioni che nessuna forza al mondo sembra capace di impedire, di contenere. Perchè le platee, gli uditori degli italiani che non vogliono sapere, che non vogliono vedere possono pensare che il cronista dell'inferno esageri, ma chi vive a Bari come a Palermo, come a Napoli ripete le stesse amarissime parole: non ne posso più. Siamo stanchi di vivere così. Noi siamo per la prima volta moderatamente ottimisti. Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata.........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario.........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
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