Cittadini italiani
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LAVECCHIASCATOLA 2006 PRIMO VOTO DEI CITTADINI ITALIANI ALL'ESTERO MNH/**
- Stato: MNH/**
- Periodo: 2006
- Tipo: Singoli
- Paese: Repubblica Italiana
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Salerno (Campania)
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Milano (Lombardia)
ASSISTENTE FAMILIARE Il corso di formazione è finalizzato alla preparazione di una figura specializzata nell’assistenza al paziente anziano fragile ed in grado di garantire al disabile l’erogazione, al proprio domicilio, di un’assistenza idonea e completa. Destinatari Il corso di formazione è rivolto a coloro che già operano con l’anziano e desiderano accrescere le conoscenze e competenze professionali; a coloro che hanno già conseguito l’attestato di assistente familiare e che desiderano specializzarsi nell’assistenza all’anziano e a coloro che stanno frequentando un percorso formativo per acquisire l’attestato di assistente familiare. Durata 6 mesi Costo 900,00€ + iva da versare in due rate. Agevolazione per più iscritti. CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTE FAMILIARE 1. La figura dell’assistente familiare L’assistente familiare è l’operatore che, a seguito dell’attestato conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a: a. soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario; b. favorire il benessere e l’autonomia dell’utente. Svolge la sua attività in tutti i servizi del settore sociale di tipo socio-assistenziale, al domicilio dell’utente ed in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale ed educativa, secondo il criterio del lavoro in equipe. Le attività dell’assistente familiare sono rivolte alla persona e si esplicano in particolare in: a. ambito sociale e igienico-relazionale; b. ambito della gestione domestica. 2. L’assistente familiare geriatrico Il corso di formazione ha l’obiettivo principale di formare un assistente familiare che operi con gli anziani. Gli obiettivi del corso di formazione sono i seguenti: • Identificare i bisogni e le problematiche fisiche, psicologiche ed assistenziali della persona anziana anche non autosufficiente; • Acquisire le abilità tecniche, comunicative ed assistenziali di base finalizzate a migliorare il contesto abitativo, mantenere le funzioni e le autonomia della persona; • Acquisire i concetti base dell’assistenza geriatrica; • Acquisire i concetti utili a riconoscere eventi acuti ed a mettere in atto le tecniche di primo soccorso; • Conoscere la rete dei servizi socio-sanitari; • Conoscere gli aspetti di etica e legislazione legati al ruolo di assistente familiare. Il corso di formazione è finalizzato alla preparazione di una figura specializzata nell’assistenza al paziente anziano fragile ed in grado di garantire al disabile l’erogazione, al proprio domicilio, di un’assistenza idonea e completa. 3. Competenze acquisite alla fine del corso * Gestione della casa, dell’ambiente di vita e dell’igiene; * Cura dell’igiene personale, aiuto nella deambulazione, all’uso corretto di presidi, ausili e attrezzature, all’apprendimento e mantenimento di posture corrette; * Gestione corretta dell’assunzione dei farmaci prescritti, della somministrazione delle diete e del corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso; * Gestione dei sintomi di allarme e attuazione degli interventi di primo soccorso; * Espletamento di piccole medicazioni o cambio delle stesse; * Attuazione di piccole attività di animazione utili a favorire la socializzazione, il recupero e il mantenimento delle capacità cognitive e manuali; * Attuazione di protocolli di mobilizzazione semplici; * Gestione del rapporto con l’utente e i familiari. In base alle competenze acquisite, al termine del corso l’assistente familiare sarà in grado di fornire le seguenti attività: 1) Assistenza diretta e aiuto domestico alberghiero: • assistenza alla persona anziana ed ai soggetti non autosufficienti nelle attività quotidiane; • gestione dell’utente nel suo ambito di vita per mantenere o recuperare il benessere psicofisico; • gestione dell’igiene e della sicurezza della persona; • cura dell’ambiente domestico con mantenimento di un’igiene adeguata. 2) Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale: • rilevazione dei bisogni e delle condizioni di rischio-danno dell’utente; • attuazione degli interventi assistenziali; • cura delle relazioni-comunicazioni di aiuto con l’utente e la famiglia. 3) Supporto gestionale, organizzativo e formativo: • utilizzo degli strumenti informativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio. 4. Destinatari e requisiti di accesso al corso Il corso di formazione è rivolto a: * coloro che già operano con l’anziano e desiderano accrescere le conoscenze e competenze professionali; * coloro che hanno già conseguito l’attestato di assistente familiare e che desiderano specializzarsi nell’assistenza all’anziano; * coloro che stanno frequentando un percorso formativo per acquisire l’attestato di assistente familiare. Requisiti di accesso: Per i cittadini italiani: diploma di scuola dell’obbligo ed il compimento del diciottesimo anno di età alla data di iscrizione al corso. Per i cittadini extracomunitari: il titolo equivalente della scuola dell’obbligo, il compimento del 18 anno di età ed il permesso di soggiorno. 5. Organizzazione didattica Il corso di formazione è suddiviso in sei aree: Area della formazione di base, comprendente le seguenti video-lezioni: Definizione dei concetti di bisogno fisico, psichico, sociale; Identificazione dei bisogni; La Figura dell'operatore geriatrico; L’invecchiamento della popolazione in Italia e nel mondo; Epidemiologia e demografia geriatrica;La “salute†dell’operatore geriatrico familiare nel rapporto con l’anziano; Aspetti etici connessi all’attività dell’assistenza e all’anziano; Accoglienza, orientamento, ruolo; Rapporto affettivo con l’anziano; La rete dei servizi per l'anziano. Area igienico-sanitaria, comprendente le seguenti lezioni: Principi di Nursing Geriatrico; Le patologie geriatriche; Le demenze e i disturbi del comportamento; Le cadute nell’anziano; I farmaci nell’anziano; Ulcere da pressione; L’alimentazione nell’anziano; La valutazione del dolore nell’anziano; L’anziano allettato e dipendente; Le emergenze dell’anziano; Area Psicologia delle relazioni umane: comprendente le seguenti lezioni: Psicologia della comunicazione; Psicologia dell’anziano; Tecniche di comunicazione con persone anziane e loro familiari. Area Sociologia e servizi socio-sanitari, comprendente le seguenti lezioni: Il sistema sociale e l’organizzazione dei servizi; Il supporto familiare nell’assistenza. Area Professionalizzante, comprendente le seguenti lezioni: L’Assistente geriatrico e la famiglia; La gestione dell’incontinenza urinaria; La gestione dell’anziano che deve essere alimentato; La gestione delle terapie farmacologiche; Le cure della bocca; L’anziano in famiglia e nel territorio; La gestione dell’igiene orale. Appendice, comprendente le seguenti lezioni: Tutela giuridica dell’anziano e delle loro famiglie; Tutela giuridica e previdenziale dell’operatore geriatrico familiare; La morte dell’anziano; Supporto psicologico all’operatore socio-sanitario; La riabilitazione nel territorio. 6 Programma e docenti Moduli dell’area della formazione di base Docenti: medici, specialisti, psicologi, sociologi Definizione dei concetti di bisogno fisico, psichico, sociale Identificazione dei bisogni L’assistente familiare L’invecchiamento della popolazione in Italia e nel mondo Epidemiologia e demografia geriatrica La “salute†dell’operatore geriatrico nel rapporto con l’anziano Aspetti Etici connessi all’attività dell’assistenza e all’anziano Accoglienza, Orientamento, Ruolo Rapporto affettivo con l’anziano La rete dei servizi per l'anziano Moduli professionalizzanti docenti: medici, infermieri professionali, fisioterapisti A- Area igienico-sanitaria: Principi di Nursing Geriatrico Le Patologie Geriatriche Le Demenze e i Disturbi del comportamento Le cadute nell’anziano I farmaci nell’anziano Ulcere da pressione L’alimentazione nell’anziano La valutazione del dolore nell’anziano L’anziano allettato e dipendente Le Emergenze dell’Anziano B- Area Psicologia delle Relazioni Umane Psicologia della Comunicazione Psicologia dell’anziano Tecniche di comunicazione con persone anziane e loro familiari C- Area Sociologia e la rete dei servizi socio-sanitari Il sistema sociale e l’organizzazione dei servizi Il supporto familiare nell’assistenza D- Attività Professionalizzante: L’Assistente familiare geriatrico e la famiglia La gestione dell’incontinenza urinaria La gestione dell’anziano che deve essere alimentato La gestione delle terapie farmacologiche Le cure della bocca L’anziano in famiglia e nel territorio La gestione dell’igiene orale E- Appendice Tutela giuridica degli anziani e delle loro famiglie Tutela giuridica e previdenziale dell’operatore geriatrico La morte dell’anziano Supporto psicologico all’operatore socio-sanitario La riabilitazione nel territorio.
900 €
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Napoli (Campania)
Il Corso è rivolto a cittadini italiani e stranieri (muniti di regolare permesso di soggiorno), di età compresa tra i 18 ed i 67 anni, disoccupati o inoccupati, che svolgono attività nell’ambito domestico senza contratto di subordinazione ed a titolo gratuito, iscritte e iscritti all’assicurazione obbligatoria INAIL (art. 7, legge 3/12/1999, n. 493), con particolare riguardo all’acquisizione di competenze digitali, funzionali all’inserimento lavorativo ed alla valorizzazione delle attività di cura. Tra i destinatari del Corso sono inclusi anche: •gli studenti che studiano e dimorano in una località diversa dalla città di residenza e si occupano del proprio ambiente domestico; •i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e non hanno altra occupazione; •i lavoratori che percepiscono indennità di disoccupazione previste dalle leggi vigenti a seguito della perdita involontaria dell’occupazione; •i soggetti che svolgono un’attività lavorativa che non copre l'intero anno (lavoratori stagionali, lavoratori temporanei, lavoratori a tempo determinato.
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Italia
Sono aperte le iscrizioni per il corso di Massaggiatore e CB degli stabilimenti idroterapici-MCB con avvio gennaio 2016 – turno fine settimana: - VENERDì 18.00-23.00 - SABATO 8.00-13.00; 13.40-18.40. A conclusione del percorso verrà rilasciato un Attestato di abilitazione all’esercizio dell’Arte Ausiliaria delle Professioni Sanitarie, riconosciuto dal Ministero della Salute, titolo spendibile su tutto il territorio Nazionale e nella Comunità Europea. Per maggiori informazioni la Segreteria didattica è a disposizione al numero 035.6321825 ) o tramite mail : info@leadersformazione.it REQUISITI RICHIESTI: I percorsi formativi sono rivolti a cittadini italiani e stranieri, regolarmente presenti sul territorio italiano, i quali, all’atto dell’iscrizione, siano in possesso dei seguenti requisiti: compimento del 18° anno di età; possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di una qualifica professionale almeno biennale. La relativa documentazione dovrà essere presentata all’Ente di formazione entro l’inizio del percorso formativo.
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Milano (Lombardia)
L’ Addetto ai Servizi di Controllo (ASC) si occupa di sorvegliare e monitorare gli accessi e gli afflussi di persone/clienti in occasione di eventi di intrattenimento e spettacolo, in contesti pubblici e in contesti privati (negozi, locali notturni, strutture ricettive/alberghi). L’ASC svolge un ruolo di controllo, mettendo in atto strategie di comunicazione e mediazione dei conflitti, nel rispetto della normativa in materia di ordine pubblico, applicando normative sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Quando richiesto, l’ASC deve essere in grado di collaborare con le forze dell’ordine e polizie locali. I percorsi formativi sono rivolti a cittadini italiani e a stranieri regolarmente presenti sul territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti: - avere compiuto 18 anni al momento dell’iscrizione al corso - diploma di scuola media inferiore Il percorso formativo è rivolto a coloro che desiderano lavorare come addetti alla sicurezza in contesti quali, a titolo esemplificativo: negozi per regolare l’afflusso dei clienti; ristoranti; supermercati come antitaccheggio; scorta non armata; eventi di intrattenimento e spettacolo; trasporto valori; istituzioni. Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: predisporre comportamenti di controllo nel rispetto della normativa in materia di ordine e sicurezza pubblica e in rapporto con i compiti assegnati a Forze di Polizia e delle Polizie Locali; operare in sicurezza e nel rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; assumere comportamenti idonei ad assicurare la tutela della salute propria e degli altri; utilizzare tecniche di comunicazione e di gestione di situazioni di conflitto in considerazione del proprio ruolo professionale e in relazione al contesto in cui opera.
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Italia (Tutte le città)
L'esodo dei 350 mila giuliani fiumani e dalmati di P.Flaminio Rocchi Edizione Difesa Adriatica Roma, aprile 1990 Copertina rigida editoriale illustrata a colori con alette; Pagine: 652; Peso di spedizione: 2,350kg. Dimensioni: cm 25 x 18,5; In-8 (cm. 25), similpelle editoriale Panoramica del libro: Un vero libro è per sempre, e l’opera di padre Flaminio Rocchi, ancora in distribuzione, ne è la concreta dimostrazione. Il suo lavoro di documentazione storica, palpitante di dolore, segue, passo passo, l’esodo della popolazione giuliano dalmata e fiumana: un capitolo drammatico delle vicende italiane di cui poco si parla e pochissimo si è scritto, nonostante abbia riguardato ben 350 mila cittadini italiani che si rifugiarono nelle baracche di 109 campi profughi dell’Italia, avendo perduto ogni loro avere per un esproprio epocale. Il libro si compone di sei parti (sette con la fitta bibliografia). L’autore non trascura alcun aspetto; inizia dalla storia dell’Istria e prosegue con l’amaro capitolo delle foibe. Le prime furono tragicamente usate dagli Ustascia, fascisti capeggiati da Ante Pavelic, già nel 1943, appoggiati da Mussolini e da Hitler; questo terribile sistema di eliminazione dei nemici (veri o presunti) trovò una continuità sistematica nelle pratiche usate dai partigiani di Tito. Il terribile capitolo dedicato alle foibe, corredato di foto e testimonianze scritte, è affrontato con sapiente equilibrio. Vengono poi esaminati, dettagliatamente, il trattato di pace del 1947; l’accordo di Osimo del 1975 e la perdita della zona B. Una parte toccante, particolarmente per me che sono cresciuta nei collegi del Villagio Giuliano di Roma, sulla Laurentina, è quella dedicata all’esodo e alla ricostruzione. Nella sesta parte del suo lavoro, padre Flaminio Rocchi ci parla dei 220 paesi ceduti dall’Italia alla ex Jugoslavia e si sofferma, nel dettaglio, sulla monografia di 60 di essi, donandoci un vero capolavoro. Il Mondo Cartaceo non morirà mai! Scopri il piacere del gustarti un libro, un fumetto o una vecchia rivista. Per Padova e provincia ritiro a mano ( da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Corriere espresso. ...... €.8,00 consegna in un giorno lavorativo. - Raccomandata .........€. 7,50 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 4,50 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal.
20 €
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Milano (Lombardia)
3 libri vendibili in blocco o singolarmente: - ""Elementi di demografia"" di Gian Carlo Blangiardo (5 euro) - ""Meno italiani… più problemi?"" di Gian Carlo Blangiardo (4 euro) - ""Cittadini. Legge. Economia"" di Lacchini-Beligni (8 euro) Se venduti in blocco applico sconto del 20% (13 euro anziché 17) Ritiro a domicilio o invio con corriere a carico del destinatario Qui di seguito le recensioni di ogni singolo libro: 1) ""Elementi di demografia"" di Gian Carlo Blangiardo Edizione Il Mulino 1987 Lo studio delle trasformazioni quantitative e strutturali della popolazione, così come l'analisi del complesso dei fenomeni che determinano il cambiamento demografico o che ne risentono, vanno assumendo importanza crescente in una realtà in cui sempre più è avvertita l'esigenza di acquisire dati oggettivi per interpretare il passato e, ove possibile, anticipare il futuro. In questo volume vengono illustrati nozioni e metodi di base con cui si possono descrivere e approfondire la consistenza, le caratteristiche e le modalità di sviluppo di una popolazione. In particolare vengono esposti i modelli teorici e gli strumenti di analisi che hanno maggiore rilevanza pratica. (cit. IBS) 2) ""Meno italiani… più problemi?"" di Gian Carlo Blangiardo Edizione Bariletti 1990 Libro che analizza negli anni 90 il volto dell'Italia del XXI secolo nell'ottica economica, sociale ed istituzionale. Un'analisi statistica, che alcuni direbbero profetica, che trova riscontro nell'epoca che stiamo vivendo. 3) ""Cittadini. Legge. Economia"" di Lacchini-Beligni Edizione Cedam 1989 Compendio di educazione civica focalizzato sulla realtà della società della fine anni 80 e inizi anni 90.
13 €
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Bologna (Emilia Romagna)
CORSO PER OPERATORE SOCIO-SANITARIO Titolarità del Corso AIR Bologna L’OSS è l’operatore che, a seguito dell’Attestato di qualifica professionale, svolge attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona e svolge attività di cura e di assistenza alle persone in condizioni di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e/o psichico, collaborando con gli altri operatori preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale. L’Attestato di qualifica professionale è conseguito a seguito della frequenza di uno specifico corso di formazione, autorizzato dalla Regione competente per territorio e attuato dagli enti di formazione accreditati. L’Attestato è rilasciato a seguito di superamento di un esame finale ed è valido su tutto il territorio nazionale e riconosciuto dai Paesi della U.E. SBOCCHI OCCUPAZIONALI L’OSS svolge attività di cura e di assistenza in ambiente ospedaliero e nei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali di tipo residenziale, semiresidenziale, domiciliare, sia pubblici che privati. Opera in regime di dipendenza e svolge la propria attività in collaborazione con l’equipe assistenziale, attenendosi alle disposizioni dei professionisti sanitari. DESTINATARI E REQUISITI DI ACCESSO AL CORSO Requisiti di ammissibilità al corso:) aver assolto il diritto/dovere all’istruzione, essere in possesso del diploma di licenza media inferiore o di titolo equipollente per gli stranieri (in questo caso le persone straniere dovranno presentare il titolo di studio legalmente tradotto o dichiarazione di valore se in possesso durante la fase di presentazione della domanda, se non in possesso vedi Allegato 2); b) aver compiutoi 18 anni di età; c) è richiesta la conoscenza della lingua italiana adeguata alla comprensione delle materie di studio, da accertare per i cittadini stranieri tramite test scritto e orale in fase di selezione; d) eventuale permesso di soggiorno; e) Curriculum Vitae con evidenza delle esperienze lavorative pregresse e percorsi di istruzione/formazione. ll partecipante deve garantire la possibilità di fruire parte dell’attività formativa in modalità webinar disponendo autonomamente di un dispositivo apposito (computer o tablet) e connessione internet. Il mancato possesso di uno dei requisiti di ammissibilità al corso comporta l’esclusione dal corso. Ammissione al corso L’ammissione dei partecipanti è subordinata al possesso dei requisiti di ammissibilità e ad un iter selettivo. La selezione sarà strutturata da un colloquio individuale. Saranno valutate positivamente conoscenze e capacità attinenti l’area socio-sanitaria, acquisite mediante esperienze lavorative o di volontariato. Al termine del iter di selezione sarà definita una specifica graduatoria. Il numero di partecipanti massimo è di 30. L’avvio del corso è subordinato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Iscrizione alla selezione:: Scheda di iscrizione compilata in ogni sua parte e sottoscritta. Documento di identità valido o eventuale permesso di soggiorno per cittadini stranieri in corso di validità. Per gli italiani dichiarazione ultimo titolo di studio Allegato 1, per gli stranieri traduzione giurata ultimo titolo di studio o dichiarazione di valore se in possesso durante la fase di presentazione della domanda, se non in possesso vedi Allegato 2. Curriculum vitae. Per cittadini stranieri, se già in possesso, eventuale certificazione B1 italiano.Il termine per presentare la propria candidatura alla selezione per l’accesso al corso è fissata entro le ore 17:00 del 19gennaio 2021. L’invio oltre i termini previsti e la mancanza di allegati indicati comporta la non ammissione alla sezione. A seguito dell’iter di selezione AIR contatterà telefonicamente gli ammessi e chiederà loro di confermare la loro intenzione di partecipare al corso unitamente al versamento della I rata relativa al costo del corso (vedi aspetti economici), gli altri candidati riceveranno un’email in cui gli sarà comunicato l’esito del colloquio, gli idonei saranno inseriti in graduatoria per un eventuale secondo corso, i non idonei non saranno ammessi in graduatoria. DURATA E CALENDARIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ ll corso ha una durata di 1000 ore 550 ore di formazione frontale (aula / webinar) articolate in moduli didattici, di base e professionalizzanti; 450 ore di stage pratico applicativo di cui: 225 ore in strutture di ambito sanitario; 225 ore in strutture di ambito socio assistenziale. È previsto un obbligo di frequenza; sono ammesse assenze nella misura massima del 10% Le attività formative frontale si realizzeranno dal lunedì al sabato con orario 9:00 13:00. Le attività di stage si realizzeranno secondo gli orari e le turnazioni previste dalle strutture in cui si svolgerà lo stage Corso Approvato dalla Regione Emilia Romagna Rif PA 2019-15055/RER OSS, operatore socio sanitario, corso oss, qualifica professionale,
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Varese (Lombardia)
TSS ente di formazione accreditato in Regione Lombardia per i servizi alla formazione e al lavoro organizza il corso SAB - EX REC - SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE Il Corso SAB è rivolto a tutti coloro che vogliano aprire e/o gestire un locale pubblico che somministra alimenti e bevande PROSSIMA PARTENZA: * 04 MAGGIO 2020 - Frequenza FULL TIME (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00) ORE FORMATIVA: 130 PERCHE’ SCEGLIERE DI FREQUENTARE IL NOSTRO CORSO? - Corso di formazione certificato e abilitante alla professione - Ottenimento del titolo abilitante in soli 17 giorni (tre settimane) - Progetto di avvio all'autoimprenditorialità (consulenza in tema di Sicurezza sul Lavoro – 81/08 -, Marketing e pubblicità, Amministrazione e Paghe) - Abilitazione HACCP inclusa Scegli Target Services Solutions ente di formazione accreditato in Regione Lombardia per i servizi alla formazione e al lavoro. Il Corso SAB è rivolto a tutti i Cittadini maggiorenni, italiani o stranieri, che vogliano aprire e/o gestire un locale pubblico che somministra alimenti e bevande secondo quanto stabilito della normativa vigente (Decreto Legislativo 26 marzo 2010 n. 59 e Legge Regionale n. 6 del 2 febbraio 2010 "Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio") Per accedere al corso è necessario essere maggiorenni ed essere in possesso della licenza media inferiore (con dichiarazione di valore se conseguito in Paese non UE o con traduzione asseverata se conseguito in Paesi UE). PROGRAMMA: MODULO 1 TECNICHE DI PROMOZIONE (15 ORE) MODULO 2 AREA IGIENICO SANITARIA (25 ORE) MODULO 3 MERCEOLOGIA ALLA SOMMINISTRAZIONE ALIMENTARE (30 ORE) MODULO 4 GESTIONE AMMINISTRATIVA, LEGISLAZIONE FISCALE (24 ORE) MODULO 5 LEGISLAZIONE E GESTIONE AZIENDALE (12 ORE) MODULO 6 LEGISLAZIONE DEL LAVORO (12 ORE) MODULO 7 TECNICHE DI BAR (12 ORE) Alla fine del percorso otterrai, previo superamento dell’esame finale, l’Attestato Regionale di abilitazione alla somministrazione e vendita di alimenti e bevande con attestato di competenza rilasciato dalla Camera di Commercio valido su tutto il territorio nazionale. Per ulteriori informazioni e per le modalità di iscrizione contattaci ai recapiti che trovi di seguito TSS Varese via Monte Golico 6 0332 288316
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Bergamo (Lombardia)
TSS ente di formazione accreditato in Regione Lombardia per i servizi alla formazione e al lavoro organizza il corso SAB - EX REC - SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE Il Corso SAB è rivolto a tutti coloro che vogliano aprire e/o gestire un locale pubblico che somministra alimenti e bevande PROSSIMA PARTENZA: *14 Aprile - Frequenza FULL TIME (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00) ORE FORMATIVA: 130 PERCHE’ SCEGLIERE DI FREQUENTARE IL NOSTRO CORSO? - Corso di formazione certificato e abilitante alla professione - Ottenimento del titolo abilitante in soli 17 giorni (tre settimane) - Progetto di avvio all'autoimprenditorialità (consulenza in tema di Sicurezza sul Lavoro – 81/08 -, Marketing e pubblicità, Amministrazione e Paghe) - Abilitazione HACCP inclusa Scegli Target Services Solutions ente di formazione accreditato in Regione Lombardia per i servizi alla formazione e al lavoro. Il Corso SAB è rivolto a tutti i Cittadini maggiorenni, italiani o stranieri, che vogliano aprire e/o gestire un locale pubblico che somministra alimenti e bevande secondo quanto stabilito della normativa vigente (Decreto Legislativo 26 marzo 2010 n. 59 e Legge Regionale n. 6 del 2 febbraio 2010 "Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio") Per accedere al corso è necessario essere maggiorenni ed essere in possesso della licenza media inferiore (con dichiarazione di valore se conseguito in Paese non UE o con traduzione asseverata se conseguito in Paesi UE).
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