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Cristianesimo i secolo luce


Elenco delle migliori vendite cristianesimo i secolo luce

LUCE NOTTURNA PER BAMBINI, 100 % LAMPADA A LED PER CAMERETTA SICURA PER I BAMBINI, LUCE NOTTURNA DA COMODINO DIMMERABILE E PORTATILE CON CONTROLLI TOUCH, 2 OPZIONI DI RICARICA, 2 MODALITÀ COLORE
  • Sicura al 100% per i Bambini: I materiali ABS e PC estremamente lisci e utilizzati per i giocattoli la rendono una lampada notturna ideale per imparare e giocare; il LED anti-blu è delicato sugli occhi del tuo bambino
  • Due Opzioni di Ricarica: Carica la luce notturna a batteria collocandola sulla base di ricarica antiscivolo con pin pogo, o connettila direttamente ad una porta USB
  • Maggiore Durata: Ricarica completamente la batteria integrata da 2500mAh per ottenere 200 ore di illuminazione nella modalità meno luminosa o 6 ore in quella più luminosa; risparmia energia con la modalità luce notturna, attivala dalla modalità standby e tocca la parte superiore per 1,5 secondi per farla partire
  • Controlli Touch Intelligenti: Tocca due volte la parte superiore per accendere/spegnere la luce, premi e tieni premuta la parte superiore per regolare dolcemente la luminosità, tieni premuto il logo luminoso per modificare la temperatura colore, premi il logo due volte per impostare il timer di 1 ora
  • Utilizzo Versatile: La modalità luce notturna è l'ideale per l'allattamento di notte; la luce con grado di impermeabilità IP65, con maniglia in silicone e modalità SOS è l'ideale per il campeggio o per le camminate
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Casarano (Puglia)
Casarano Vendita Appartamento 4 Locali Salento Agency vende a Casarano, un'abitazione distante pochi passi dal centro e situata in via Principi di Piemonte n° 111. L'appartamento di 130 mq si sviluppa su un solo piano ed è cosi composto: ingresso, soggiorno, cucinotto, due camere da letto e bagno. Nell'ingresso è situata la scala che conduce sul lastricato solare. Particolari gli antichi pavimenti dell'abitazione, in cementine con decorazioni floreali. In cucina è presente un grande camino e il bagno è dotato di una vasca da bagno. I vani principali presentano tutti la volta a stella. Per quanto riguarda il riscaldamento, la casa è dotata di termosifoni ma è necessaria l'installazione di una caldaia e bisogna richiedere l'allaccio alla rete del gas. E' presente l'allaccio alla fognatura, all'acquedotto pugliese e al contatore Enel. L'impianto elettrico è stato rinnovato di recente quindi rispetta la normativa vigente in materia. L'abitazione è in ottime condizioni e con qualche piccolo intervento si potrà rendere completamente abitabile. Casarano è una cittadina che conta poco più di 20.000 abitanti, si trova ubicata nel Salento, a metà strada tra Lecce e la punta estrema della Puglia, Santa Maria di Leuca, a circa dieci chilometri dal mare Jonio. E' molto probabile che Casarano abbia origini romane, il nome Casarano (Caesaranum) presumibilmente indica una vasta zona che appartenne ad un tale Cesare, centurione romano che ricevette il territorio come premio e gratificazione per aver vinto una battaglia, purtroppo non esistono prove nè archeologiche nè di altra natura che confermino questa teoria Nel 1976 sono stati eseguiti degli scavi nell'area ad est della chiesa di Casaranello, sono stati portati alla luce alcuni segni evidenti dell'esistenza di un villaggio di età tardo romana. Due epigrafi risalenti al I secolo d.C. Sono state rinvenute in Santa Maria della Croce (450 d.C.), un gioiello per la città e per tutto il Salento. CLASSE ENERGETICA: G (DL 192 19/08/05) Rif. 0198CA - Mq: 130 - Numero Locali: 4 - Bagni: 1 - Terrazzi: 1 - Piano: Terra - Piani Edificio: 1 - Stato: Buono - Riscaldamento: Autonomo - Classe energetica: G - SC7819545. Inserzionista: SALENTO AGENCY di Colazzo Emanuele
60.000 €
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Castelletto sopra Ticino (Piemonte)
Vendita residenziale In zona centrale, stupendo cascinale in sasso, libero su tre lati e completamente ristrutturato. L'immobile, con ingresso indipendente e giardino privato, si sviluppa su due piani fuori terra oltre piano mansardato; Al piano terra con accesso dal grazioso porticato coperto, troviamo l'ingresso nella zona giorno composta da soggiorno e cucina a vista in un unico ambiente che si sviluppa intorno ad uno stupendo camino in mattoni a vista originale; Da una particolare scala in legno a chiocciola ma molto ampia, si raggiunge il primo piano nel quale troviamo una spaziosa camera matrimoniale con affaccio su un'ampia e caratteristica balconata in legno con vista sul verde ed un bagno con vasca. Al piano mansardato vi è invece la possibilità di creare una seconda spaziosa camera. Circondato per tre lati da un grazioso giardino privato in parte a prato ed in parte a ghiaia, in questo immobile si può godere di una totale indipendenza, tranquillità e privacy. L'immobile si completa di un piccolo ripostiglio/locale caldaia adiacente alla casa e accessorio in corpo staccato nel cortile. Ottima soluzione sia come prima che come seconda casa! Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo MI PIACE sulla pagina. Il comune di Castelletto sopra Ticino è situato nell'alta pianura novarese orientale, al confine con la Provincia di Varese, su quote comprese tra i 189 m s.l.m. E i 304 m s.l.m.. Si estende su una superficie di 14,61 km². La sua posizione geografica delimitata dal Lago Maggiore, dal fiume Ticino e da un anfiteatro morenico, ha favorito un insediamento fin dall'età del Bronzo. Fu il più grande centro protourbano dell'Italia nord-occidentale, nato e sviluppatosi proprio a Castelletto e che nel corso del VII-VI secolo a.C. Giunse ad occupare l'intero promontorio compreso nell'ansa del Ticino, godendo di una posizione pressoché unica. Storia II millennio a.C. I reperti archeologici trovati in situ fanno risalire le prime popolazioni residenti all'età del Bronzo. Ne è testimone una necropoli risalente al XIII secolo a.C. (cultura di Canegrate) casualmente riportata alla luce verso il 1950 in località Glisente. I millennio a.C. La cultura di Golasecca è una particolare cultura protostorica sviluppatasi nell'area nord-occidentale della penisola italiana, tra le Alpi ed il Po (compreso in Svizzera il Canton Ticino), specialmente lungo le sponde del Lago Maggiore e del Lago di Como, tra il IX ed il V secolo a.C., durante la prima età del Ferro. La sua denominazione è legata alla località in cui l'abate Giovanni Battista Giani documentò nel 1824 i primi ritrovamenti. Il territorio castellettese, circostante l'uscita del Ticino dal lago, era a quei tempi caratterizzato da una serie di ghiaioni e cateratte, che giustificano il toponimo di Golasecca, e protetto da un anfiteatro di colline moreniche. In quel periodo storico si costellò di piccoli e grandi villaggi, con scali per la gestione della navigazione e controlli nei punti nodali di scambio dei prodotti provenienti dall'ambiente mediterraneo-etrusco e destinati ai mercati transalpini. Significative testimonianze, restituite da necropoli rinvenute in occasioni di scavi archeologici effettuati nel territorio di Castelletto Ticino, hanno permesso di verificare l'appartenenza degli abitanti a una popolazione di lingua celtica. Riferimento: 307VRG 110 mq. 3 vani 1 servizi ARONA Corso Liberazione 18 (NO). Riscaldamento: autonomo Terrazzo: S? Balcone: S? Dimensione: 110 mq Condizione: ristrutturato Stanze: 3 Bagni: 1 Inserzionista: Arona
215.000 €
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Castelletto sopra Ticino (Piemonte)
Vendita residenziale In zona centrale, vicino a tutti i servizi, proponiamo graziosa casa d'epoca ristrutturata, semi indipendente con giardinetto privato. Ottima sia come prima che come seconda casa, l'immobile si sviluppa su due piani oltre mansarda. A piano terra troviamo soggiorno con ripostiglio, cucina semi abitabile con uscita verso il giardino privato e posto auto; Al piano primo un'ampia camera matrimoniale ed un bagno con doccia, il piano mansardato invece può comodamente essere utilizzato come seconda camera o locale hobby. La casa ha un doppio ingresso, pedonale dal cortile comune nel soggiorno e carraio dal grazioso giardino privato nella cucina. Senza spese condominiali e con riscaldamento autonomo. Https: //www.youtube.com/watch?v=VWg0jZozbK4&t=10s CASTELLETTO Il comune di Castelletto sopra Ticino è situato nell'alta pianura novarese orientale, al confine con la Provincia di Varese, su quote comprese tra i 189 m s.l.m. E i 304 m s.l.m.. Si estende su una superficie di 14,61 km². La sua posizione geografica delimitata dal Lago Maggiore, dal fiume Ticino e da un anfiteatro morenico, ha favorito un insediamento fin dall'età del Bronzo. Fu il più grande centro protourbano dell'Italia nord-occidentale, nato e sviluppatosi proprio a Castelletto e che nel corso del VII-VI secolo a.C. Giunse ad occupare l'intero promontorio compreso nell'ansa del Ticino, godendo di una posizione pressoché unica. I reperti archeologici trovati in situ fanno risalire le prime popolazioni residenti all'età del Bronzo. Ne è testimone una necropoli risalente al XIII secolo a.C. (cultura di Canegrate) casualmente riportata alla luce verso il 1950 in località Glisente. La cultura di Golasecca è una particolare cultura protostorica sviluppatasi nell'area nord-occidentale della penisola italiana, tra le Alpi ed il Po (compreso in Svizzera il Canton Ticino), specialmente lungo le sponde del Lago Maggiore e del Lago di Como, tra il IX ed il V secolo a.C., durante la prima età del Ferro. La sua denominazione è legata alla località in cui l'abate Giovanni Battista Giani documentò nel 1824 i primi ritrovamenti. Il territorio castellettese, circostante l'uscita del Ticino dal lago, era a quei tempi caratterizzato da una serie di ghiaioni e cateratte, che giustificano il toponimo di Golasecca, e protetto da un anfiteatro di colline moreniche. In quel periodo storico si costellò di piccoli e grandi villaggi, con scali per la gestione della navigazione e controlli nei punti nodali di scambio dei prodotti provenienti dall'ambiente mediterraneo-etrusco e destinati ai mercati transalpini. Significative testimonianze, restituite da necropoli rinvenute in occasioni di scavi archeologici effettuati nel territorio di Castelletto Ticino, hanno permesso di verificare l'appartenenza degli abitanti a una popolazione di lingua celtica. Riferimento: 965VRG 105 mq. 4 vani 1 servizi ARONA Corso Liberazione 18 (NO). Riscaldamento: autonomo Balcone: S? Dimensione: 105 mq Stanze: 4 Bagni: 1 Arredato: Sb'/xc3/xac' Inserzionista: Arona
132.000.280 €
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Novara (Piemonte)
Posto a breve distanza dal centro di Castelletto, in zona residenziale, proponiamo terreno di 1500 mq. Sul terreno insistono due piccoli fabbricati accatastati come locali di deposito per un totale di circa 80 mq. Considerando anche la possibilità di ampliamento rispetto alla volumetria esistente, sul terreno sarà possibile costruire uno o due piccoli immobili con una superficie abitabile massima di circa 220 mq. CASTELLETTO Il comune di Castelletto sopra Ticino è situato nell'alta pianura novarese orientale, al confine con la Provincia di Varese, su quote comprese tra i 189 m s.l.m. e i 304 m s.l.m.. Si estende su una superficie di 14,61 km². La sua posizione geografica delimitata dal Lago Maggiore, dal fiume Ticino e da un anfiteatro morenico, ha favorito un insediamento fin dall'età del Bronzo. Fu il più grande centro protourbano dell'Italia nord-occidentale, nato e sviluppatosi proprio a Castelletto e che nel corso del VII-VI secolo a.C. giunse ad occupare l'intero promontorio compreso nell'ansa del Ticino, godendo di una posizione pressoché unica. I reperti archeologici trovati in situ fanno risalire le prime popolazioni residenti all'età del Bronzo. Ne è testimone una necropoli risalente al XIII secolo a.C. (cultura di Canegrate) casualmente riportata alla luce verso il 1950 in località Glisente. La cultura di Golasecca è una particolare cultura protostorica sviluppatasi nell'area nord-occidentale della penisola italiana, tra le Alpi ed il Po (compreso in Svizzera il Canton Ticino), specialmente lungo le sponde del Lago Maggiore e del Lago di Como, tra il IX ed il V secolo a.C., durante la prima età del Ferro. La sua denominazione è legata alla località in cui l'abate Giovanni Battista Giani documentò nel 1824 i primi ritrovamenti. Il territorio castellettese, circostante l'uscita del Ticino dal lago, era a quei tempi caratterizzato da una serie di ghiaioni e cateratte, che giustificano il toponimo di Golasecca, e protetto da un anfiteatro di colline moreniche. In quel periodo storico si costellò di piccoli e grandi villaggi, con scali per la gestione della navigazione e controlli nei punti nodali di scambio dei prodotti provenienti dall'ambiente mediterraneo-etrusco e destinati ai mercati transalpini. Significative testimonianze, restituite da necropoli rinvenute in occasioni di scavi archeologici effettuati nel territorio di Castelletto Ticino, hanno permesso di verificare l'appartenenza degli abitanti a una popolazione di lingua celtica.
90.000 €
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Portofino (Liguria)
Uscite didattiche e laboratori per scuole a Portofino e Liguria PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA Provincia di Savona A.s. 2019-2020 La Nostra Liguria propone 8 percorsi guidati e 5 laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per viaggi di istruzione e uscite didattiche delle scuole primarie. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI IN VIAGGIO NELLA… PREISTORIA 1) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Facciate, sculture, colonne sono ricche di fossili e conchiglie: è la pietra del Finale, una roccia nata in mare, e che oggi forma i nostri altopiani. Dopo una breve introduzione sulla formazione delle grotte finalesi, rifugio dei nostri antenati fin dal paleolitico, visiteremo il Museo archeologico. Qui ci imbatteremo nel gigantesco scheletro dell’orso delle caverne, con il suo cucciolo, e i bambini conosceranno la commovente vicenda del “giovane principe” e del “bambino degli scoiattoli”. Laboratorio didattico di archeologia sperimentale presso il Museo (a scelta: il mestiere dell’archeologo, la pittura sulle pareti delle caverne, la produzione di oggetti in ceramica…). LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 2) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). UNA GIORNATA CON… GLI ANTICHI ROMANI 3) ALBENGA, VIVERE SOPRA UN ‘CASTRUM’ ROMANO. L’itinerario nel centro storico sarà articolato in momenti ludici in cui i bambini scopriranno le vestigia di Albingaunum e approfondiranno aspetti di storia romana (le guerre di conquista, la sottomissione delle tribù liguri, vita sociale, religione…). Visita del Museo Navale Romano: tra anfore e preziosi reperti della nave oneraria affondata scopriremo alcune curiosità, come i dadi da gioco dell’equipaggio e nocciole del I sec. A.C. 4) LA VIA JULIA AUGUSTA. Passeggiata storico-naturalistica lungo la necropoli romana e la via Julia Augusta, di fronte all’isola Gallinaria. Otium e negotium: le passioni e gli svaghi dei romani (visita ai resti dell’anfiteatro e delle terme). L’UOMO E IL MARE 5) NOLI: GLI ULTIMI “LUPI DI MARE”. La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. Introduzione con un percorso giocato nei carruggi per conoscere la storia di Noli e il funzionamento dei principali sistemi difensivi (torri, castello, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI. I commerci tra mare ed entroterra, la navigazione (orientarsi in mare con stelle e bussola, i venti di mare, l’alimentazione, le tempeste e i naufragi che… ci faranno comprendere il significato del detto nolese: “U mâ u l’a u numme cun le”). In spiaggia, tra reti e gozzi, incontro i pescatori. MARE E… NATURA 6) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. ITINERARIO STORICO – ARTISTICO 7) FINALBORGO, UN MARE D’ARTE.. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, i Chiostri di Santa Caterina ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Attraverso un originale percorso i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari, simboli legati a curiose vicende. Rivivremo in modo divertente la storia di Finale. (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), un’autentica “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura!). In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio per i vincitori. LA CULTURA DELL’OLIVO 8) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una particolare caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche generali della flora mediterranea. Il tesoro sarà dato dall’erbario che nascerà unendo il lavoro di ogni ragazzo. B) IL SENTIERO DEI CINQUE SENSI. I bambini impareranno ad ascoltare i messaggi dell’ambiente naturale attraverso l’uso dei sensi. L’attività proseguirà con la “tombola della macchia mediterranea”, divertente gioco a squadre per verificare ed approfondire quanto appreso durante l’escursione. L’AMBIENTE MARINO C) UN MOSAICO DI MARE. Dopo un’escursione per conoscere le differenti forme di vita animale e vegetale presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i bambini potranno realizzare un semplice mosaico con pietre, alghe, conchiglie ed altri materiali raccolti sulla spiaggia… un’originale opera d’arte da portare con sé come ricordo. D) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali dell’ambiente marino mediterraneo, le proprietà fisiche e chimiche del mare, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”. E)COSTRUIAMO L’ACQUARIO MEDITERRANEO. Il laboratorio illustra peculiarità anatomiche e strategie difensive di organismi marini e pesci del mar Ligure. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – Le casette di Varigotti – Costruiamo un accampamento romano in miniatura – La realizzazione di un mosaico – I nodi dei marinai – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI RELATIVI ALLA… § PROVINCIA DI GENOVA: L’Acquario di Genova; in abbinamento: itinerario nel centro storico, oppure visita ad un Museo a scelta (Palazzo Reale; Musei di strada Nuova; Museo Archeologico di Pegli, tra preistoria, antichi egizi, greci e romani; Museo Navale; Museo di Storia Naturale). Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury. Ventimiglia romana. San Remo e il Museo civico (preistoria). Imperia e il Museo dell’Olivo. Triora, il paese delle streghe… Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. Taggia. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: la magia delle Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile). PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Provincia di Savona A.s. 2009-10 La Nostra Liguria propone 9 percorsi guidati e alcuni laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per i viaggi di istruzione delle scuole secondarie di primo grado. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel presente dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI Storico - Artistici IL MEDIOEVO 1) NOLI…QUINTA REPUBBLICA MARINARA? Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in San Leo e discendesi in Noli…”) l’antica Repubblica ha un passato glorioso. Attraverso un Percorso giocato nei carruggi i ragazzi conosceranno le caratteristiche del Castello feudale, la nascita del Comune e il funzionamento dei principali sistemi difensivi di Noli (metodi di comunicazione tra le torri, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI: i commerci tra mare ed entroterra, la navigazione con gli strumenti del tempo, l’alimentazione e i naufragi che…ci spiegheranno il significato del detto “U mâ u l’a u numme cun le”. Terra di impavidi naviganti, diede un importante contributo nell’epoca delle scoperte geografiche: Anton da Noli raggiunse le isole di Capo Verde. La potente Repubblica è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. In spiaggia, tra reti e gozzi, incontreremo i pescatori. 2) ALBENGA, ALL’OMBRA DELLE TORRI MEDIEVALI Tra logge e palazzi medievali, si svelano ambienti raccolti e silenziosi, come la suggestiva Piazzetta dei Leoni. Con l’ausilio di schede didattiche (o attraverso un Percorso giocato, per le classi prime) i ragazzi approfondiranno temi legati alle attività commerciali, alle lotte tra guelfi e ghibellini, alla spiritualità. Visiteremo lo splendido Battistero paleocristiano (V°sec.) che conserva un magnifico mosaico in stile bizantino, tra i pochi presenti nel nord Italia insieme a Ravenna. 3) CASTEVECCHIO, IL FASCINO SENZA TEMPO DELLA LIGURIA. Per approfondire la differenza architettonica ed amministrativa tra feudo e Comune si può abbinare ad Albenga la visita di Castelvecchio di Rocca Barbena e di Villanova. Il primo è un borgo dai vicoli contorti e labirintici, abbarbicato alla rupe su cui sorge il Castello dei marchesi di Clavesana. Villanova è un paese-fortezza creato nel ‘200 dal Comune di Albenga per difendere la sua liberà dalle minacce dei feudatari. L’ETA’ MODERNA 4) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, il Convento Domenicano ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La ricca storia consente, con l’ausilio di schede didattiche, molteplici chiavi di lettura. I marchesi Del Carretto, che ne ebbero il dominio dal medioevo fino al 1598, furono i mecenati che durante il Rinascimento vollero i Chiostri di S. Caterina, lo splendido Castel Gavone, i tanti polittici cinquecenteschi. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis Finale fu acquistata dalla Spagna e ne divenne l’accesso marittimo per raggiungere il ducato di Milano: il XVII sec. Fu un’altra epoca d’oro per il Borgo, che si arricchì di monumenti secondo il nuovo gusto barocco. Splendide le statue vestite conservate in S. Biagio, ispirate ai princìpi della Controriforma. § Per le classi prime: potremo rivivremo in modo divertente la storia di Finale attraverso un originale percorso: i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari locali, simboli legati a curiose vicende storiche… § In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio speciale per i vincitori! (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), una “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura). 5) SAVONA, CITTA’ DI PAPI. 6) ITINERARIO NAPOLENICO, Savona e Valbormida. Ambientali LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 7) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…Le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). MARE E… NATURA 8) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. LA CULTURA DELL’OLIVO 9) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche della flora mediterranea. L’AMBIENTE MARINO B) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”: la Posidonia, perché è tanto importante; le cause dell’impoverimento della flora nelle coste; il Santuario dei cetacei: morfologia, strategie di orientamento, evoluzione. Su richiesta: escursione in battello o barca a vela. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – La realizzazione di un mosaico – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI IN.... § PROVINCIA DI GENOVA.: ACQUARIO - Genova, la Superba… Itinerario nel centro storico più vasto d’Europa. Il contrasto tra i “carruggi” e le strade dell’aristocrazia. La Repubblica marinara e il “secolo d’Oro”. La chiesa di S. Matteo e la famiglia D’Oria. La Cattedrale di San Lorenzo. La casa di Colombo, Porta Soprana, il Palazzo Ducale, Piazza De Ferrari, il Porto antico. Itinerario in un Museo, a scelta tra: Palazzo Reale, saloni di rappresentanza, ambienti di vita quotidiana e la celeberrima galleria degli specchi. Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Palazzo Bianco, Rosso, Doria - Tursi con il violino di Paganini. Museo del Risorgimento e casa natale di Giuseppe Mazzini. Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury a Ventimiglia. San Remo. Imperia e il museo dell’Olivo. Triora, quale scenografia migliore dei suoi oscuri carruggi per la folle realtà della caccia alle streghe? - Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: magiche Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile) I membri di “La nostra Liguria” non sono solo guide turistiche ed ambientali abilitate dalla Provincia e operatori didattici con formazione universitaria, ma in primo luogo liguri che amano la loro terra e le sue tradizioni. Grazie al suo radicamento sul territorio “La Nostra Liguria” ha accesso ad ambienti di rilevante interesse storico e artistico ma normalmente chiusi al pubblico (il Teatro Aycardi e la Pieve Paleocristiana a Finale, la chiesa di S.Lorenzo Vecchio a Varigotti, salita su torri medievali, antiche fornaci di ceramica…). “La Nostra Liguria” progetta e conduce percorsi guidati e laboratori adeguando linguaggio e contenuto all’età dei ragazzi. Attraverso partecipazione attiva e coinvolgimento gli studenti diventano protagonisti delle visite e non solo osservatori della realtà esterna. Tra sentieri immersi nel verde a strapiombo sul mare ed antichi villaggi di pescatori scopriremo insieme la bellezza segreta della Liguria. LA NOSTRA LIGURIA P.I. 01437710096 VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 17029 VARIGOTTI (SV) TEL: 339-4402668. Inserzionista: Guide Turistiche
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Toirano (Liguria)
Viaggi istruzione in Liguria. Grotte Toriano e Liguria PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA Provincia di Savona A.s. 2019-20 La Nostra Liguria propone 8 percorsi guidati e 5 laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per viaggi di istruzione e uscite didattiche delle scuole primarie. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI IN VIAGGIO NELLA… PREISTORIA 1) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Facciate, sculture, colonne sono ricche di fossili e conchiglie: è la pietra del Finale, una roccia nata in mare, e che oggi forma i nostri altopiani. Dopo una breve introduzione sulla formazione delle grotte finalesi, rifugio dei nostri antenati fin dal paleolitico, visiteremo il Museo archeologico. Qui ci imbatteremo nel gigantesco scheletro dell’orso delle caverne, con il suo cucciolo, e i bambini conosceranno la commovente vicenda del “giovane principe” e del “bambino degli scoiattoli”. Laboratorio didattico di archeologia sperimentale presso il Museo (a scelta: il mestiere dell’archeologo, la pittura sulle pareti delle caverne, la produzione di oggetti in ceramica…). LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 2) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). UNA GIORNATA CON… GLI ANTICHI ROMANI 3) ALBENGA, VIVERE SOPRA UN ‘CASTRUM’ ROMANO. L’itinerario nel centro storico sarà articolato in momenti ludici in cui i bambini scopriranno le vestigia di Albingaunum e approfondiranno aspetti di storia romana (le guerre di conquista, la sottomissione delle tribù liguri, vita sociale, religione…). Visita del Museo Navale Romano: tra anfore e preziosi reperti della nave oneraria affondata scopriremo alcune curiosità, come i dadi da gioco dell’equipaggio e nocciole del I sec. A.C. 4) LA VIA JULIA AUGUSTA. Passeggiata storico-naturalistica lungo la necropoli romana e la via Julia Augusta, di fronte all’isola Gallinaria. Otium e negotium: le passioni e gli svaghi dei romani (visita ai resti dell’anfiteatro e delle terme). L’UOMO E IL MARE 5) NOLI: GLI ULTIMI “LUPI DI MARE”. La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. Introduzione con un percorso giocato nei carruggi per conoscere la storia di Noli e il funzionamento dei principali sistemi difensivi (torri, castello, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI. I commerci tra mare ed entroterra, la navigazione (orientarsi in mare con stelle e bussola, i venti di mare, l’alimentazione, le tempeste e i naufragi che… ci faranno comprendere il significato del detto nolese: “U mâ u l’a u numme cun le”). In spiaggia, tra reti e gozzi, incontro i pescatori. MARE E… NATURA 6) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. ITINERARIO STORICO – ARTISTICO 7) FINALBORGO, UN MARE D’ARTE.. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, i Chiostri di Santa Caterina ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Attraverso un originale percorso i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari, simboli legati a curiose vicende. Rivivremo in modo divertente la storia di Finale. (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), un’autentica “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura!). In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio per i vincitori. LA CULTURA DELL’OLIVO 8) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una particolare caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche generali della flora mediterranea. Il tesoro sarà dato dall’erbario che nascerà unendo il lavoro di ogni ragazzo. B) IL SENTIERO DEI CINQUE SENSI. I bambini impareranno ad ascoltare i messaggi dell’ambiente naturale attraverso l’uso dei sensi. L’attività proseguirà con la “tombola della macchia mediterranea”, divertente gioco a squadre per verificare ed approfondire quanto appreso durante l’escursione. L’AMBIENTE MARINO C) UN MOSAICO DI MARE. Dopo un’escursione per conoscere le differenti forme di vita animale e vegetale presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i bambini potranno realizzare un semplice mosaico con pietre, alghe, conchiglie ed altri materiali raccolti sulla spiaggia… un’originale opera d’arte da portare con sé come ricordo. D) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali dell’ambiente marino mediterraneo, le proprietà fisiche e chimiche del mare, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”. E)COSTRUIAMO L’ACQUARIO MEDITERRANEO. Il laboratorio illustra peculiarità anatomiche e strategie difensive di organismi marini e pesci del mar Ligure. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – Le casette di Varigotti – Costruiamo un accampamento romano in miniatura – La realizzazione di un mosaico – I nodi dei marinai – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI RELATIVI ALLA… § PROVINCIA DI GENOVA: L’Acquario di Genova; in abbinamento: itinerario nel centro storico, oppure visita ad un Museo a scelta (Palazzo Reale; Musei di strada Nuova; Museo Archeologico di Pegli, tra preistoria, antichi egizi, greci e romani; Museo Navale; Museo di Storia Naturale). Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury. Ventimiglia romana. San Remo e il Museo civico (preistoria). Imperia e il Museo dell’Olivo. Triora, il paese delle streghe… Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. Taggia. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: la magia delle Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile). PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Provincia di Savona A.s. 2009-10 La Nostra Liguria propone 9 percorsi guidati e alcuni laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per i viaggi di istruzione delle scuole secondarie di primo grado. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel presente dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI Storico - Artistici IL MEDIOEVO 1) NOLI…QUINTA REPUBBLICA MARINARA? Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in San Leo e discendesi in Noli…”) l’antica Repubblica ha un passato glorioso. Attraverso un Percorso giocato nei carruggi i ragazzi conosceranno le caratteristiche del Castello feudale, la nascita del Comune e il funzionamento dei principali sistemi difensivi di Noli (metodi di comunicazione tra le torri, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI: i commerci tra mare ed entroterra, la navigazione con gli strumenti del tempo, l’alimentazione e i naufragi che…ci spiegheranno il significato del detto “U mâ u l’a u numme cun le”. Terra di impavidi naviganti, diede un importante contributo nell’epoca delle scoperte geografiche: Anton da Noli raggiunse le isole di Capo Verde. La potente Repubblica è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. In spiaggia, tra reti e gozzi, incontreremo i pescatori. 2) ALBENGA, ALL’OMBRA DELLE TORRI MEDIEVALI Tra logge e palazzi medievali, si svelano ambienti raccolti e silenziosi, come la suggestiva Piazzetta dei Leoni. Con l’ausilio di schede didattiche (o attraverso un Percorso giocato, per le classi prime) i ragazzi approfondiranno temi legati alle attività commerciali, alle lotte tra guelfi e ghibellini, alla spiritualità. Visiteremo lo splendido Battistero paleocristiano (V°sec.) che conserva un magnifico mosaico in stile bizantino, tra i pochi presenti nel nord Italia insieme a Ravenna. 3) CASTEVECCHIO, IL FASCINO SENZA TEMPO DELLA LIGURIA. Per approfondire la differenza architettonica ed amministrativa tra feudo e Comune si può abbinare ad Albenga la visita di Castelvecchio di Rocca Barbena e di Villanova. Il primo è un borgo dai vicoli contorti e labirintici, abbarbicato alla rupe su cui sorge il Castello dei marchesi di Clavesana. Villanova è un paese-fortezza creato nel ‘200 dal Comune di Albenga per difendere la sua liberà dalle minacce dei feudatari. L’ETA’ MODERNA 4) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, il Convento Domenicano ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La ricca storia consente, con l’ausilio di schede didattiche, molteplici chiavi di lettura. I marchesi Del Carretto, che ne ebbero il dominio dal medioevo fino al 1598, furono i mecenati che durante il Rinascimento vollero i Chiostri di S. Caterina, lo splendido Castel Gavone, i tanti polittici cinquecenteschi. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis Finale fu acquistata dalla Spagna e ne divenne l’accesso marittimo per raggiungere il ducato di Milano: il XVII sec. Fu un’altra epoca d’oro per il Borgo, che si arricchì di monumenti secondo il nuovo gusto barocco. Splendide le statue vestite conservate in S. Biagio, ispirate ai princìpi della Controriforma. § Per le classi prime: potremo rivivremo in modo divertente la storia di Finale attraverso un originale percorso: i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari locali, simboli legati a curiose vicende storiche… § In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio speciale per i vincitori! (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), una “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura). 5) SAVONA, CITTA’ DI PAPI. 6) ITINERARIO NAPOLENICO, Savona e Valbormida. Ambientali LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 7) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…Le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). MARE E… NATURA 8) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. LA CULTURA DELL’OLIVO 9) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche della flora mediterranea. L’AMBIENTE MARINO B) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”: la Posidonia, perché è tanto importante; le cause dell’impoverimento della flora nelle coste; il Santuario dei cetacei: morfologia, strategie di orientamento, evoluzione. Su richiesta: escursione in battello o barca a vela. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – La realizzazione di un mosaico – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI IN.... § PROVINCIA DI GENOVA.: ACQUARIO - Genova, la Superba… Itinerario nel centro storico più vasto d’Europa. Il contrasto tra i “carruggi” e le strade dell’aristocrazia. La Repubblica marinara e il “secolo d’Oro”. La chiesa di S. Matteo e la famiglia D’Oria. La Cattedrale di San Lorenzo. La casa di Colombo, Porta Soprana, il Palazzo Ducale, Piazza De Ferrari, il Porto antico. Itinerario in un Museo, a scelta tra: Palazzo Reale, saloni di rappresentanza, ambienti di vita quotidiana e la celeberrima galleria degli specchi. Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Palazzo Bianco, Rosso, Doria - Tursi con il violino di Paganini. Museo del Risorgimento e casa natale di Giuseppe Mazzini. Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury a Ventimiglia. San Remo. Imperia e il museo dell’Olivo. Triora, quale scenografia migliore dei suoi oscuri carruggi per la folle realtà della caccia alle streghe? - Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: magiche Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile) I membri di “La nostra Liguria” non sono solo guide turistiche ed ambientali abilitate dalla Provincia e operatori didattici con formazione universitaria, ma in primo luogo liguri che amano la loro terra e le sue tradizioni. Grazie al suo radicamento sul territorio “La Nostra Liguria” ha accesso ad ambienti di rilevante interesse storico e artistico ma normalmente chiusi al pubblico (il Teatro Aycardi e la Pieve Paleocristiana a Finale, la chiesa di S.Lorenzo Vecchio a Varigotti, salita su torri medievali, antiche fornaci di ceramica…). “La Nostra Liguria” progetta e conduce percorsi guidati e laboratori adeguando linguaggio e contenuto all’età dei ragazzi. Attraverso partecipazione attiva e coinvolgimento gli studenti diventano protagonisti delle visite e non solo osservatori della realtà esterna. Tra sentieri immersi nel verde a strapiombo sul mare ed antichi villaggi di pescatori scopriremo insieme la bellezza segreta della Liguria. LA NOSTRA LIGURIA P.I. 01437710096 VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 17029 VARIGOTTI (SV) TEL: 339-4402668. Inserzionista: Guide Turistiche
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Bergamo (Lombardia)
Zogno, località Endenna - Piccolo trilocale con angolo cottura separato; il soggiorno gode di un ampia finestra con accesso sul balcone, l'angolo cottura ha il lucernario e l'accesso al sottotetto comodo da utilizzare come ripostiglio. La camera da letto matrimoniale è spaziosa, la cameretta è comoda per una persona. il bagno, anch'esso con lucernario, è finito di doccia e lavatrice. La palazzina è in ordine, servita da ascensore e al piano terra ci sono le autorimesse. Nel prezzo è compreso il box singolo. L'immobile viene affittato arredato. Zogno si trova a pochi chilometri dal rinomato e nuovo centro termale QC terme di San Pellegrino Terme. Zogno, piccola capitale economica ed amministrativa della Valle Brembana e' anche il paese vallare piu' popolato. Posto a circa 18 km dalla citta' di Bergamo a fronte di un pianoro contornato dal fiume brembo. Prima di entrare in paese venendo dalla pianura, troviamo sulla sinistra le "Grotte delle Meraviglie" vera e propria attrazione con grotte tappezzate di stalattiti e stalagmiti.Il centro storico di Zogno è ben tenuto con i suoi stretti vicoli e piazzette ci sono antichi palazzi e botteghe. Da visitare e' senza dubbio il "Museo della Valle" dove sono custoditi oggetti che testimoniano l'evoluzione della civilta' della Valle nel corso dei secoli. Zogno dette alla luce anche personaggi di notevole spessore come il grande poeta dialettale Pietro Ruggeri da Stabello e l'onorevole Bortolo Belotti insigne storico, sua e' la monumentale Storia di Bergamo e dei Bergamaschi. Da vedere a Zogno anche la parrocchiale di San Lorenzo ricca di dipinti di grande pregio. Di rilievo anche il Convento di Romacolo (XV Secolo). Rinomato a Zogno e' anche l'aspetto culinario con ristoranti e trattorie che servono piatti locali della tradizione bergamasca. La sagra del paese di Zogno si svolge ad Agosto (San Lorenzo). Il paese di Zogno, centro principale della valle inferiore, attivo nell'industria tessile, era già noto nel '600 per la lavorazione della carta da stracci. Alla sinistra della statale, ancora oggi si notano lungo il fiume, oltre a tessiture del primo '900, alcuni edifici a loggiato usati un tempo per asciugare la carta; mentre il centro civile religioso della cittadina è alla destra della statale, sul declivio collinare. In una piazzetta a destra della via di attraversamento, un piccolo palazzo del '500 ospita il Museo della Valle Brembana (visita, ore 9-12 e 14-17, chiuso lunedi) con testimonianze su arti, mestieri e tradizioni popolari locali, e una sezione archeologica (corredi tombali eneolitici del luogo). Più avanti, alla sommità di una scalinata, è la parrocchiale di S.Lorenzo, ampliamento settecentesco di una precedente chiesa del secolo XV; la parte inferiore del campanile è il resto di un'antica torre castellana. Nell'interno a una navata, quattro solenni altari marmorei, una tela (Adorazione dei pastori) di Giovanni Cariani e affreschi settecenteschi. Fuori del paese si apre la grotta delle Meraviglie. Cenni anagrafici: Il comune di Zogno ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 8.724 abitanti. Nel censimento del 2001 Zogno ha fatto registrare una popolazione pari a 9.026 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 3,46%. Gli abitanti di Zogno sono distribuiti in 3.294 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,74 componenti. Cenni geografici: Il territorio del comune di Zogno risulta compreso tra i 291 e i 1.272 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva di Zogno risulta essere pari a 981 metri. Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune di Zogno 198 attività industriali con 1.966 addetti pari al 58,39% della forza lavoro occupata, 188 attività di servizio con 459 addetti pari al 5,58% della forza lavoro occupata, altre 192 attività di servizio con 673 addetti pari al 13...
400 €
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Varallo Pombia (Piemonte)
Vendita residenziale Classe Energetica: 2015-D IPE: 73.00In piccola palazzina degli anni ' 70, VENDESI NUDA PROPRIETA' appartamento al piano primo più garage. Il trilocale, di circa mq. 80, è stato recentemente ristrutturato, serramenti nuovi con doppi vetri, bagno nuovo, porte interne, rivestimenti e piastrelle nuove. E' composto da ingresso, soggiorno con cucina a vista, due camere, bagno, ampio ripostiglio, tre balconi di mq. 8; completa la proprietà il garage di circa mq. 15 al piano seminterrato. Riscaldamento centralizzato la cui caldaia è stata sostituita alcuni anni fa, il tetto della palazzina nuovo, spese condominiali circa €. 200,00 al mese che comprendono riscaldamento, acqua calda e fredda, amministratore, polizza assicurativa condominiale, luce scale, manutenzione giardino. Info in Agenzia o chiamateci. RICHIESTA €. 56.000,00. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook b'"'Professionecasa Aronab'"' mettendo MI PIACE sulla pagina. Trovate tutte le nostre proposte immobiliari al sito ------b'>' http: //www.professionecasa.it/agenzia-immobiliare/arona/454.html La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore ed è attraversata dal torrente Vevera, che qui sfocia nel lago. All'intorno si estendono i bassi rilievi collinari di origine morenica (chiamati b'"'mottib'"'), inglobati nel Parco naturale dei Lagoni di Mercurago dove, nel 1860, venne individuato il primo insediamento palafitticolo rinvenuto in Italia. Anche la maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare, con altitudini che vanno progressivamente degradando da nord verso sud (e da ovest verso est nel centro abitato) dai 513 m di Motto Mirabello (presso la frazione Dagnente) fino ai 195 m in riva al lago. I rilievi collinari sono in genere ricoperti da boschi che occupano oltre la metà del territorio aronese, sul 33% della superficie si stendono le aree urbanizzate e sul 9% prati o pascoli; percentuali minori sono destinate a parchi, giardini e aree verdi sportive (2,3%), orti, frutteti, vivai e vigneti (1,7%), incolti erbacei (1%) e seminativi (0,4%). La prima documentazione scritta che conferma l'esistenza di una località socialmente organizzata chiamata Arona risale al 979: si tratta di un'attestazione che consente di individuare tale data solo per induzione, tant'è che alcuni storici sostengono invece che si tratti del 963. In ogni caso la presenza dell'uomo in questa parte meridionale del Lago Maggiore è confermata ben più addietro nel tempo e risale alla preistoria; in località Lagoni infatti, presso la frazione di Mercurago, furono rinvenuti nel 1860 un insediamento palafitticolo risalente all'età del bronzo (attivo dal XVIII al XIII secolo a.C.) e, nel 1971-1972, una necropoli golasecchiana della fine del VI - inizi del V secolo a.C. Tracce umane sono documentate anche nella torbiera di Motto San Carlo, nella quale è stata rinvenuta una punta di freccia risalente al Neolitico e l'unico oggetto dell'Età del Rame. Dei reperti lignei estratti nell'Ottocento, come i resti di tre ruote che giravano in folle sopra un asse centrale ed erano dotate di rudimentali raggi non concentrici e quelli di una piroga scavata in un tronco d'albero, restano solo i calchi in gesso. Riferimento: 158VRG 78 mq. 3 vani 1 servizi ARONA Corso Liberazione 18 (NO). Riscaldamento: centralizzato Balcone: S? IPE: 73.00 kWh/mb'/xc2/xb2' Anno: 1971 Dimensione: 78 mq Piano: 1 Condizione: ristrutturato Stanze: 3 Bagni: 1 Inserzionista: Arona
56.000.280 €
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Bergamo (Lombardia)
In posizione soleggiata con vista sulla vallata, caratteristico rustico in pietra locale posto su 2 livelli completamente da riattare. Terreno di propriet di circa 1.300 mq (in parte edificabile). Servito da acqua, luce e strada. Progetto per la ristrutturazione gi pronto. nserito in un contesto naturalistico di grande spessore, presenta numerose escursioni adatte ad ogni esigenza: dalla semplice passeggiata a percorsi indirizzati agli utenti pi esperti. In tal senso molto caratteristici sono gli itinerari che conducono ai monti Sodadura, Aralalta e Zuccone Campelli, che svettano sull intera vallata. Sempre in ambito naturalistico molto caratteristici sono gli orridi del torrente Enna. Si tratta di profonde gole, scavate dall azione erosiva dell acqua, che offrono ottimi colpi d occhio e paesaggi mozzafiato, visibili grazie alla strada provinciale che vi scorre a fianco. Numerosi sono inoltre le contrade molto caratteristiche, edificate in perfetto stile rurale alpino, con i tetti costruiti con le piode, grosse lastre di pietra locale appoggiate una sopra l altra. Numerosi sono gli edifici sacri che costellano il territorio: nella frazione Olda si trova la chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo, risalente alla seconda met del XV secolo, ma riedificata tre secoli pi tardi, che al proprio interno custodisce numerose reliquie. Nella frazione Sottochiesa, sede municipale, fa bella mostra di s la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dotata di un campanile con bifore in stile romanico (un tempo torre difensiva della famiglia dei Salvioni) e di numerose opere pittoriche, tra cui una pala di Andrea Vicentino. Vicino all edificio sacro si erge la colonna della Fidelitas Talegii datata 1609 in cui il paese rinnova la propria fedelt alla Serenissima. Nella vicina frazione di Peghera si trova la chiesa parrocchiale di San Giacomo, risalente al XV secolo, al cui interno spicca un polittico di Palma il Vecchio raffigurante il Cristo ed i Santi. Infine nella frazione di Pizzino si trova la chiesa parrocchiale di Sant Ambrogio, con all interno elementi del precedente edificio di culto, ritenuto il pi antico della zona e risalente al 1010. inoltre presente il santuario di San Lorenzo del Fraggio, luogo di incontro tra le persone delle diverse frazioni. Non sono infine rimasti segni del castello medievale di propriet della famiglia Bellaviti che doveva ergersi su un altura che dominava le zone circostanti.
22.900 €
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Imperia (Liguria)
Terreno con vista mare in vendita a Bordighera. Il terreno vista mare si trova a Sasso di Bordighera, a circa 5km dal centro di Bordighera e dalle spiagge. Possibilità di edificare un totale di 300mq. 60mq residenziali 90mq magazzino 150mq seminterrato Il terreno è fornito di acqua, luce e fognatura. BORDIGHERA La storia di Bordighera inizia con la fondazione della città nel 1471, su un territorio abitato già dai secoli prima di Cristo. Nel corso dei secoli, ed in particolare nell’800, la città fu scelta dall’aristocrazia inglese come luogo di vacanza, complici il clima e lo splendido panorama. Tra i luoghi da visitare ricordiamo la chiesa di Sant’Ampelio, patrono della città e la chiesa della Maddalena –edificata nel XVII secolo all’interno della quale si possono ammirare numerose opere d’arte e nel soffitto della navata centrale, il lampadario dono della Regina Margherita di Savoia. Il cuore turistico della città è il Lungomare Argentina, dove si trovano gli stabilimenti balneari e i locali più trendy di Bordighera. Ricordiamo inoltre il museo Bicknell, che conserva numerosi reperti preistorici legati alla storia della Liguria e una ricchissima Biblioteca a carattere archeologico e scientifico. Altra sosta consigliata è il giardino esotico Pallanca, in cui sono ospitate oltre tremila varietà di piante rare. Da non mancare assolutamente la visita di Bordighera Alta, antica e moderna al tempo steso, formata da vicoli e strade strette simili a quelle di un labirinto. Questo centro storico è ricco di storia e di localini particolari, luogo ideale per respirare aria di secolari tradizioni. Esiste un sentiero, che parte dalla città, tra palme ed altri alberi mediterranei, percorrendo il quale è possibile vedere le facciate di quelli che furono gli alberghi più belli del secolo scorso ma soprattutto di godere di magnifici paesaggi naturalistici.
150.000 €
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Mignanego (Liguria)
Rif. 34251003-1097 Nel comune di Mignanego in località Costagiutta abbiamo appena messo in vendita cascinale di circa 80 mq in zona comoda, confinante con la strada principale, con possibilità di edificare una nuova abitazione demolendo la cascina con circa 1000 mq di terreno, possibilità volendo di acquistare altro terreno attiguo. Il comune di Mignanego ha origini antichissime; era attraversato dalla via Postumia, che raggiungeva il passo della Bocchetta (772 m s.l.m.) percorrendo il crinale tra le valli dei torrenti Riccò e Verde. La strada romana tanto importante per lo spostamento di truppe e merci verso il nord non seguiva l'attuale tragitto, ma sul passo della Bocchetta deviava a destra percorrendo il tracciato attuale che giunge alla zona denominata Pian di Reste e proseguendo sulla costa raggiunge l'abitato alessandrino di Fraconalto, l'antica Fiaccone. Fraconalto ebbe notevole importanza appunto nel periodo medievale e studiosi hanno trovato documenti secondo i quali si dice che vi fossero quasi 100 forni[5] in grado di soddisfare le esigenze dell'imponente traffico verso la pianura Padana. Non esistono certezze sul numero esatto dei forni, ma il numero indicato indica di certo una grande attività in zona. Si ricorda inoltre la presenza di un monastero poco oltre i pianori di Pian di Reste, centro di culto e assistenza ai viandanti. Negli anni sessanta e settanta del XX secolo alcuni scavi hanno portato alla luce tracce di questa presenza e cocci di una certa importanza. Di particolare importanza storica la piccola frazione di Costagiutta, l'antica Costaiota, e Paveto nominata in alcuni documenti come Paverio. Pare che già nell'XI secolo vi fosse traccia di questa frazione con poche abitazioni, ma già con una chiesa e un prelato. Invece attorno all'Ottocento pare che una prima scuola fosse attiva a Costagiutta. Tipo di proprietà: Laboratorio artigianale Indirizzo: Via Monte Pasubio Mignanego, Mignanego, Genova CAP: Latitudine: Logitudine: Piano: 1 Agenzia: Remax Empire Mq: 78 Camere: 2 Bagni: 1 Condizioni: Originale / Abitabile
59.000 €
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Italia
Un'Opportunità Storica: Casa Rustica del 19° Secolo in Vendita a Premosello Chiovenda Se siete appassionati di storia e cercate un progetto affascinante da realizzare, questa potrebbe essere l'opportunità che stavate aspettando. Vi presentiamo una casa rustica risalente al 19° secolo, situata nella periferia di Premosello Chiovenda. Con le sue caratteristiche originali dell'epoca e un ampio potenziale di restauro, questa casa offre un'occasione unica di creare il vostro angolo di storia e autenticità. Caratteristiche Principali: Stile Rustico dell'800: Questa casa conserva l'autenticità e il fascino dell'architettura dell'800, con dettagli architettonici e strutture originali che rispecchiano il carattere dell'epoca. Potrete immergervi nell'atmosfera di un'epoca passata mentre pianificate il suo restauro. Distribuzione degli Ambienti: Al piano terra troverete un'ampia cucina e salone, ideali per riunire famiglia e amici e creare momenti conviviali. Il piano primo ospita un ampio balcone e due camere da letto, offrendo spazio sufficiente per una famiglia o per gli ospiti. Da Ristrutturare: Nonostante il suo stato attuale di rustico, questa casa offre un enorme potenziale di restauro. Potrete personalizzare gli spazi secondo i vostri gusti e le vostre esigenze, creando una residenza unica e piena di carattere. Allacciata ai Servizi: La casa è già allacciata ai servizi di luce e acqua, garantendo un facile accesso alle comodità moderne durante il restauro e dopo il completamento dei lavori. Progetto Affascinante: Il restauro di una casa storica offre un progetto affascinante e gratificante, che vi permetterà di creare un'opera d'arte architettonica e di preservare un pezzo di storia per le generazioni future. Se siete pronti per intraprendere un viaggio nel tempo e dare vita a una casa storica ricca di potenziale, non lasciatevi sfuggire questa straordinaria opportunità. Per ulteriori informazioni o per organizzare una visita, non esitate a contattarci. La vostra avventura nel restauro di una casa dell'800 vi aspetta a Premosello Chiovenda! CLASSE ENERGETICA: G Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 0 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 70 Giardino: , 0 mq Box: 0 Ubicazione: centro, , Premosello Chiovenda, , Italia Latitudine: 46.00412 Longitudine: 8.332255
20.000 €
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Roma (Lazio)
Roma Campo dei Fiori Percorrendo le magnifiche strade del centro Storico di Roma arriviamo nella nostra splendida dimora del XVI secolo in Vicolo Del Gallo con i suoi affacci su Piazza Farnese che offre stile e la possibilità di sognare le feste e le giostre che in epoca antica davano vita spesso al posto. Curiosità: sapevate che le attuali vasche presenti furono prelevate una dalle terme di Caracalla e l'altra da Piazza San Marco e che erano utilizzata come punto di osservazione per i tornei.... Torniamo al nostro immobile: i suoi 140 mq di abitazione ci regalano un salone doppio, una cucina, 2 camere matrimoniali, oltre un soppalco, 2 bagni uno con vasca e uno con doccia, ed undelizioso balcone. Lo stile interno elegante, combina aspetti moderni e tipicamente italiani. Aria climatizzata, riscaldamento, luce, compresi nel prezzo. Si ha la possibilità di una locazione dai 3 ai 6 mesi eventuali proposte differenti saranno valutate dalla proprietà.
2.500 €
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Livorno (Toscana)
Vada affittasi vicinissimo al mare nel verde al piano rialzato con giardino,appartamento con sogg/pranzo e balcone,2 camere matrimoniali,bagno- Posti letto n.05- AFFITTASI: Giugno (1 al 15 650 euro) (16 al 30 850) Agosto 2500 euro Agenzia 10% IVA Vada dista dal capoluogo Km 5, ha una popolazione di 4562 abitanti. Sul mare, al centro di una fertilissima pianura intensamente coltivata, offre risorse naturali, storiche e agricole in grado di soddisfare i più esigenti interessi, Conosciuta già ai tempi di Cicerone (64 a.C.) come porto naturale, poi rifugio dei pirati saraceni, ha una origine che risale ad oltre 2000 anni fa, come testimonia una carta "Pantigeriana" del 330 a.C. Vada in epoca tardo - etrusca e romana fu porto di Volterra. Il nome stesso, derivato dal termine "vadum" (approdo, guado) ricorda questa sua funzione: Il porto di Vada è ricordato da vari scrittori latini tra cui Cicerone, Tito Livio e Plinio. Sulle "secche di Vada" a circa 4 miglia dalla costa, hanno fatto naufragio numerose navi romane e si trovano ancora reperti di anfore e vasi di terracotta sul fondo marino. Interessanti sono poi gli Scavi di S.Gaetano che hanno riportato alla luce un edificio termale romano e una necropoli del III - II sec. a.C. Nella notte del 19 ottobre 1867 sbarcò a Vada Giuseppe Garibaldi fuggitivo da Caprera. L'edificio più antico e meglio conservato è sicuramente la Torre di Vada, edificata dai Pisani verso la fine del XIII secolo ed utilizzata come faro per la navigazione litoranea in un tratto di mare da sempre molto insidioso per i suoi fondali bassi e sabbiosi. La Torre è oggi adibita oltre che a sede espositiva, a laboratorio di educazione ambientale. E' presente nella frazione il Centro della Nautica, ampia struttura di proprietà comunale, realizzata recuperando vecchi edifici della zona centrale. Il complesso è adibito a centro convegni, spazi espositivi e mostre. Vada è oggi una delle zone più tranquille di villeggiatura della "Costa degli Etruschi" ed è più precisamente conosciuta come "Rada del Saraceno". Le sue ottime caratteristiche naturali, ambientali, le vaste pinete, i grandi arenili di sabbia fine e bianchissima, il clima eccezionalmente mite, ne fanno una delle mete preferite oltre che per soggiorno, anche per altri "week-end" tradizionali. Il mare, caratterizzato per una vasta zona da bassi fondali (le "Secche di Vada"), è molto pescoso e pertanto ideale per gli appassionati della caccia subacquea e pesca in genere.
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Livorno (Toscana)
Vada affittasi a 400 mt dalla spiaggia in palazzina quadrifamiliare al piano primo soggiorno con cottura,terrazza,2 camere,bagno,posti letto n.05,zona tranquilla vicino ai negozzi e al mare- Affittasi Giugno: 850.00- Affittasi Luglio:1650.00- Affittasi Agosto 2100.00- Vada dista dal capoluogo Km 5, ha una popolazione di 4562 abitanti. Sul mare, al centro di una fertilissima pianura intensamente coltivata, offre risorse naturali, storiche e agricole in grado di soddisfare i più esigenti interessi, Conosciuta già ai tempi di Cicerone (64 a.C.) come porto naturale, poi rifugio dei pirati saraceni, ha una origine che risale ad oltre 2000 anni fa, come testimonia una carta "Pantigeriana" del 330 a.C. Vada in epoca tardo - etrusca e romana fu porto di Volterra. Il nome stesso, derivato dal termine "vadum" (approdo, guado) ricorda questa sua funzione: Il porto di Vada è ricordato da vari scrittori latini tra cui Cicerone, Tito Livio e Plinio. Sulle "secche di Vada" a circa 4 miglia dalla costa, hanno fatto naufragio numerose navi romane e si trovano ancora reperti di anfore e vasi di terracotta sul fondo marino. Interessanti sono poi gli Scavi di S.Gaetano che hanno riportato alla luce un edificio termale romano e una necropoli del III - II sec. a.C. Nella notte del 19 ottobre 1867 sbarcò a Vada Giuseppe Garibaldi fuggitivo da Caprera. L'edificio più antico e meglio conservato è sicuramente la Torre di Vada, edificata dai Pisani verso la fine del XIII secolo ed utilizzata come faro per la navigazione litoranea in un tratto di mare da sempre molto insidioso per i suoi fondali bassi e sabbiosi. La Torre è oggi adibita oltre che a sede espositiva, a laboratorio di educazione ambientale. E' presente nella frazione il Centro della Nautica, ampia struttura di proprietà comunale, realizzata recuperando vecchi edifici della zona centrale. Il complesso è adibito a centro convegni, spazi espositivi e mostre. Vada è oggi una delle zone più tranquille di villeggiatura della "Costa degli Etruschi" ed è più precisamente conosciuta come "Rada del Saraceno". Le sue ottime caratteristiche naturali, ambientali, le vaste pinete, i grandi arenili di sabbia fine e bianchissima, il clima eccezionalmente mite, ne fanno una delle mete preferite oltre che per soggiorno, anche per altri "week-end" tradizionali.
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