Fu cosi felisia
Elenco delle migliori vendite fu cosi felisia
FU FOO CANI SCULTURE STATUE FIGURINE ANTIQUARIATO COLLEZIONISMO ARTIGIANATO ORNAMENTO GRANDI STATUE DI LEONI DI PECHINO (UNA COPPIA), PIETRA DI ROCCIA SABBIA ARREDAMENTO FENG SHUI CINESE PROSPERITÀ P
- 2.Foo Dogs è anche chiamato fu dogs, leoni di pechino, sono guardiani tradizionali cinesi.Foo Dog simboleggiava un potente guardiano mistico per proteggere una ricchezza familiare e uno stato sociale.Nell'antichità, i Fu Dogs erano sempre messi di fronte a luoghi importanti come come templi e governo. Ora sono ancora utilizzati per proteggere, ad esempio davanti a grandi tenute, ristoranti, banche, hotel e negozi per allontanare l'energia del male.
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FU LIAN ANNO DELLA BAMBOLA DELLA MASCOTTE DEL RATTO, GIOCATTOLO PELUCHE 2020 PER RATTO, BAMBOLA DEL RATTO DELLO ZODIACO BAMBOLA REGALO DI CAPODANNO CIONDOLO PICCOLO, FORMA SQUISITA, PREGEVOLE FATTURA
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- ★ GARANZIA POST-VENDITA ★ Se non sei soddisfatto della merce dopo aver ricevuto la merce, ti preghiamo di contattarci in tempo, cercheremo di risolvere il problema il prima possibile senza perdere il tuo interesse, ti prego di perdonarmi.
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Torino (Piemonte)
Luciano Garibaldi - Gaspare Di Sclafani Lindau - 2014 La più grande impresa navale italiana della seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale ha portato all'Italia sconfitte e umiliazioni. Il paese non era preparato al conflitto, gli italiani non lo volevano. I vertici militari, spesso incompetenti, erano divisi da rivalità e gelosie. Una cosa però è certa: moltissime volte i nostri soldati si sono comportati con coraggio, valore e grande dignità, tanto da meritare il rispetto e anche l'ammirazione dei nemici. E' il caso degli uomini della Decima MAS, guidati da un ufficiale d'eccezione, il principe romano Junio Valerio Borghese. Fra le tante imprese di questa piccola unità nel Mediterraneo, la più notevole fu l'attacco al porto d'Alessandria d'Egitto, il 18 dicembre 1941.. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina plastificata illustrata - pagg. 125 - euro 14,50 cod.tb2920
7 €
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Torino (Piemonte)
Luciano Garibaldi - Gaspare di Sclafani 2014 Lindau La seconda guerra mondiale ha portato all’Italia sconfitte e umiliazioni. Il paese non era preparato al conflitto, gli italiani non lo volevano. I vertici militari, spesso incompetenti, erano divisi da rivalità e gelosie. Una cosa però è certa: moltissime volte i nostri soldati si sono comportati con coraggio, valore e grande dignità, tanto da meritare il rispetto e anche l’ammirazione dei nemici. E’ il caso degli uomini della Decima MAS, guidati da un ufficiale d’eccezione, il principe romano Junio Valerio Borghese. Fra le tante imprese di questa piccola unità nel Mediterraneo, la più notevole fu l’attacco al porto d’Alessandria d’Egitto, il 18 dicembre 1941.. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina plastificata illustrata - pagg. 125 - euro 14,50
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Bologna (Emilia Romagna)
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Brescia (Lombardia)
Kung fu tradizionale cinese Così come mi è stato insegnato dai miei maestri cinesi in Cina e dal M° Salvatore Cafiero in Italia, tramando da anni alcuni degli stili più belli e famosi di wushu tradizionale. Mercoledì e Venerdì Shaolin Quan 19:00-20:30 Taiji Quan 20:30-21:30 Presso la Palestrina Capoluogo, Montichiari, ingresso da dietro, via Carlo Inico La prima prova di lezione è gratuita!
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Italia (Tutte le città)
"Sei anni fa ebbi un incidente col mio aeroplano nel deserto del Sahara. Qualche cosa si era rotta nel motore, e siccome non avevo con me né un meccanico, né dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. Era una questione di vita o di morte, perché avevo acqua da bere soltanto per una settimana... Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all'alba da una strana vocetta: "Mi disegni, per favore, una pecora?"... E fu così che feci la conoscenza del piccolo principe." A settant'anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti del libro, "Il Piccolo Principe" è divenuto un long seller internazionale, un testo che ha fatto innamorare milioni di lettori nel mondo. Età di lettura: da 8 anni.
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Italia (Tutte le città)
Nella Edimburgo del 1870, i più noti nel mondo del 'giallo', Sherlock Holmes e il dottor Watson si incontrano per la primissima volta e fanno amicizia. Appunto, nella frase "E fu così che, per amor del giallo, nacque la società investigativa di Sherlock Holmes e John Watson" si specifica l'inizio di un'amicizia che durerà per tutta la loro vita. La storia è ambientata nel lussuoso hotel The Spoiled Baron che ben presto, in seguito al trentesimo Anniversario dell'hotel, diventerà lo scenario di due avvelenamenti. Le vittime sono dei ricchi scrittori cinesi, Chieng e Jian Wong. La storia prosegue con una serie d'ingiustizie verso alcuni innocenti e, la neo-società investigativa non può non intervenire... La storia si conclude con la premiazione di Sherlock e John per aver risolto il caso.
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Genova (Liguria)
Anton Geesink Lo judo OSCAR SPORT MONDADORI Prima edizione Settembre 1974 Traduzione di Nadine Pennington de Jongh un nuovo metodo per imparare le tecniche di uno sport affascinante COPERTINA FLESSIBILE ILLUSTRATA A COLORI, RILEGATURA BROSSURATA, PAGINE 219, FORMATO CM. 13X18,5. Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le foto Anton Geesink detto the Dutchman ("l'olandese") (Utrecht, 6 aprile 1934 – Utrecht, 27 agosto 2010) è stato un judoka olandese. Ben presto abbandonò gli studi per dedicarsi al lavoro. Nel tempo libero praticava nuoto e calcio. A quattordici anni durante l'intervallo di una partita gli capitò di assistere ad una dimostrazione di judo e fu il colpo di fulmine. Lavorava come operaio in un cantiere di giorno mentre la sera si allenava sul tatami. A 22 anni era così forte che saltati gli europei di Judo a Vienna per l'invasione sovietica in Ungheria partecipò e vinse i Campionati olandesi di Lotta Greco-Romana. Fu il primo judoka europeo a infrangere il mito della supremazia giapponese vincendo nel 1961 il Campionato del mondo di Parigi dove, battuti Kaminaga e Koga, detronizzò in finale Sone, campione in carica dal 1958. Tre anni dopo, nella prima Olimpiade della storia del judo (Olimpiadi del 1964) nella categoria open (senza distinzione di peso) sconfisse Aiko Kaminaga fra la costernazione del pubblico e dei tecnici nipponici. Nel 1967 vinse il terzo Campionato Europeo a Roma e poi si ritirò dall'attività agonistica rimanendo imbattuto. Spese di spedizione euro 2 con posta prioritaria "piego di libri" opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale. Non e' prevista la consegna brevi manu Pagamento: Postepay Bonifico bancario Vaglia postale Paypal
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Italia (Tutte le città)
Bernardino Da Siena e il suo tempo di Iris Origo; Editore: Rusconi libri, gennaio 1982; Lingua: Italiano; Peso articolo: 690 gr.Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata a colori; Collana: Le vite; Traduzione dall’inglese di Camilla Roatta; Pagine: 319. Condizioni eccellenti con minimi segni d’uso e invecchiamento. Tutti i grandi uomini, siano essi poeti, o uomini di Stato, o santi, trascendono la visione della loro epoca; ma c’è anche una parte di loro che ancora vi appartiene. La visione che Bernardino ha di Dio appartiene all’eternità, ma il mondo che lo circonda egli lo vede con gli occhi di un uomo del suo tempo, un tempo irrequieto, un’epoca di transizione. L’asciutto buon senso di Bernardino lo induce a rifiutare le superstizioni più grossolane, ma d’altra parte egli è in tutto eguale al più semplice dei suoi ascoltatori nel suo atteggiamento verso segni e portenti, o la presenza fisica di angioli e diavoli: come accade per ogni successiva generazione, il bene e il male assumono per lui la forma che egli si aspetta che assumano. Bernardino fu davvero uomo del suo tempo, sia per il vivo interesse che provava nei confronti di uomini di ogni sorta, di ogni tipo di mestiere, commercio e sistema di vita, sia anche per il suo sapersi adattare, così che era accolto volentieri in ogni ambiente. Per più di quarant’anni viaggiò in lungo e in largo per l’Italia, e non c’era luogo ove non si trovasse come a casa sua. Chiacchiera perfino, strada facendo, con le «locuste» del suo tempo, i famigerati soldati di ventura,ai quali confessa la gran voglia che avrebbe, pur giudicando riprovevole la loro professione, di assistere, almeno una volta, a una battaglia. Bernardino degli Albizzeschi (1380-1444), di origini aristocratiche e uomo di grande cultura, fu un predicatore di enorme popolarità. Egli percorse in lungo e in largo l’Italia e dovunque la sua voce veniva udita, nelle grandi città e nei borghi della campagna, rimaneva sempre una testimonianza del suo passaggio, l’eco di una leggenda. Il segreto del suo straordinario successo era molto semplice: chiunque lo ascoltava, anche le persone semplici, capiva ogni sua parola. «Di’ il pane pane,» egli raccomandava ad ogni predicatore «di’ colla lingua quello che hai nel cuore. » Quest’uomo piccolo, scarno, dall’aspetto sofferente, le gote incavate e iI mento aguzzo, conosceva e capiva molto bene i suoi ascoltatori, sapeva entrare nella loro vita e metterli a loro agio. Dalle prediche che egli stesso trascrisse, e soprattutto da quelle che furono trascritte in forma stenografica da scrivani che l’ascoltavano, rivivono mondi vivacissimi e multicolori di vita umana: zerbinotti senesi e ragazze che trascorrono le giornate sulle altane a lavarsi i capelli e a farli imbiondire al sole; donne vanitose, pettegole e litigiose; mercanti orgogliosi del loro denaro; commercianti disonesti, usurai, giocatori d’azzardo, preti ignoranti e frati fanatici, uomini ingiusti in posti di comando, carcerati miserabili, un mondo di faziosi, di malati di peste, di affamati. A questo universo Bernardino guardava con ironia e con la compassione di un uomo che, con tutta la sua santità, aveva tante cose in comune con la gente alla quale si rivolgeva. Massimo Bontempelli, parlando del Magnifico e di Savonarola, ha scritto che « Lorenzo è la mente del secolo. Gerolamo n’è la collera. Bernardino n’è il cuore ». Iris Origo ha ripercorso con mano sicura, in una narrazione vivacissima, la vita affascinante di Bernardino, le instancabili peregrinazioni, i quotidiani appuntamenti con i fedeli, rivelandoci un uomo legato intimamente al suo tempo, e pure fuori del tempo, nella sua profonda umanità. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal.
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Italia (Tutte le città)
JOE DEVER CONTAGIO MORTALE Grande Maestro Ramas librogame 13 lupo solitario collana diretta da Giulio Lughi illustrato da Brian Williams tradotto da Laura Pelaschiar Edizioni E. Elle 1991 Contagio mortale (titolo originale The Plague Lords of Ruel) è un librogame dello scrittore inglese Joe Dever, pubblicato nel 1990 a Londra dalla Arrow Books e tradotto in numerose lingue del mondo. È il tredicesimo dei volumi pubblicati della saga Lupo Solitario nonché il primo della serie Grande Maestro Ramas. La prima edizione italiana, del 1991, fu a cura della Edizioni EL. Molti anni sono passati da quando Lupo Solitario ha sconfitto l'Arcisignore delle Tenebre Gnaag, liberando così il Magnamund da quella terribile minaccia: dopo la caduta di Helgedad, nel Regno delle Tenebre si scatena il caos totale, sfociato in un'autodistruttiva guerra civile, mentre il neo Grande Maestro Ramas si dedica alla ricostruzione del Monastero e del Nuovo Ordine Ramas. Si profila un lungo periodo di pace e prosperità ma un nuovo, terrificante pericolo è in agguato... Nella sinistra fortezza di Mogaruith, i Druidi Ceneresi di Ruel stanno ultimando la creazione di un virus letale, che, se rilasciato nell'atmosfera, annienterebbe tutte le creature viventi del Magnamund eccetto quelle in possesso di uno speciale vaccino in mano ai Ceneresi stessi. Dopo aver superato l'infida Palude di Ruel, essere penetrato a Mogaruith, ed aver sconfitto l'Arcidruido Cadak, capo dei Ceneresi, Lupo Solitario riuscirà a distruggere il mortale virus, salvando ancora una volta il destino del Magnamund. Copertina flessibile con sovraccoperta illustrata a colori, rilegatura editoriale, formato cm. 10,5X17,5. Condizioni: OTTIMO COME DA FOTO Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale
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Ancona (Marche)
DIPENDE – LUCA GOLDONI Editore: Arnaldo Mondadori Editore Edizione Club degli Editori Anno: 1980 Formato: 13,5x20,5 circa. Rilegato. Copertina rigida con sovraccoperta Pagine: 189 Condizioni: Eccellenti. Sovraccoperta con strappo nel dorso L’ultima volta che gli italiani risposero chiaramente > fu al referendum sul divorzio. Poi ricominciò del >. Si dice > per non compromettersi, per far capire che le cose non sono così semplici, per prendere tempo. Il galateo consiglia di non chiedere: Dipende da cosa? Si otterrebbero le seguenti risposte: Dipende dall’andamento del dollaro, dal ritorno a l privato, dal menisco di Bettega, dall’inquinamento atomico, dall’atteggiamento di Bonn, da come si è alzato stamattina Carniti. Una cosa è certa: Dipende sempre da qualcos’altro. Potendo, scriveremmo > anche sulla carta d’identità. Luca Goldoni, sempre pronto a scattare istantanee dei nostri usi e costumi, ha annotato questi momenti di una società sempre indecisa a tutto, e li commenta fuori dai denti, anche a costo di dispiacere a chi oggi dice: dipende, per poter dire domani: Io l’avevo detto. Vendo a euro 10,00 (compresa spedizione) NON rispondo a: mail e sms, solo contatto telefonico. Luogo: Camerano (Ancona) Contatto: Quinto Tel. 3334926919 SPEDIZIONE: Pieghi di libri compresa nel prezzo (non tracciabile) Raccomandata aggiungere euro 5,00 (tracciabile) Pagamento ANTICIPATO a scelta tra: Sistemi postali Contanti x ritiro a mano PROCEDURA D'ACQUISTO in caso di spedizione: 1) L'acquirente chiama e sceglie il tipo di pagamento, poi tramite mail invia i suoi dati completi per la spedizione. 2) Il venditore invia i dati completi per procedere al pagamento. 3) L'acquirente effettua il pagamento 4) Il venditore spedisce e, invia tramite mail la conferma di spedizione. SEMPLICE, VELOCE, TRACCIABILE.
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Torino (Piemonte)
Massimo Fini Marsilio - Saggi - Tascabili Maxi - 2013 Nessun personaggio storico, se si esclude forse Hitler, ha mai goduto di così cattiva stampa come Nerone. Alcuni autori cristiani ritennero che fosse addirittura l'Anticristo. In realtà Nerone fu un grandissimo uomo di Stato.. spedizione non tracciata 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole - pagg. 267 - euro 12,00 Questo libro è dedicato sopratutto ai giovani perché, attraverso le menzogne sulla storia di ieri, sappiano riconoscere quelle, per loro certo più importanti, sulla storia di oggi. (M.F.)
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La cospirazione del Graal di Lynn Sholes & Joe Moore; 1°Edizione Piemme, 15 maggio 2006; Traduzione di Alessandra Roccato; Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata: 399 pagine; Lingua: Italiano; Peso di spedizione: 0,540 g ISBN-10: 8838486808 ISBN-13: 978-8838486807 “Tu sei l’eletta”; sono queste le ultime parole che un archeologo in fin di vita rivolge a Cotten Stone, giovane e brillante reporter. Disposta a tutto pur di assicurarsi uno scoop, Cotten si è recata in missione in Iraq, a caccia di una storia da Premio Pulitzer. Così, quando l’archeologo le consegna una piccola scatola di legno antico pronunciando queste parole e poco dopo muore, la ragazza capisce di essere sulla pista giusta. Con l’aiuto di John Tyler, un prete studioso della Bibbia ex allievo dell’archeologo scomparso, riesce a forzare l’involucro e mai sorpresa fu più grande. All’interno si cela la scoperta più importante degli ultimi duemila anni, capace di scuotere fin dalle fondamenta l’intero mondo cattolico: il Santo Graal. Ma una volta giunta a Roma per far autenticare il ritrovamento, Cotten si rende conto di essere nei guai, perché da quando è entrata in possesso della Coppa, una serie di strani incidenti minaccia le persone che le sono più care e la frase sibillina la perseguita come il peggiore degli incubi. Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
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Padova (Veneto)
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi; Editore: Giunti Junior, ottobre 2008; Collana: Indimenticabili pocket EAN: 9788809062009; Illustrazioni di Attilio Mussino; ISBN: 8809062000 Pagine: 256; Formato: rilegato illustrato a colori. Età consigliata: 6 anni. Condizioni eccellenti con lievissimi segni d’uso e dello scaffale. C’era una volta... - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.’’ Iniziano così le incredibili avventure di Pinocchio, il burattino protagonista di una delle storie, per grandi e piccini, più conosciute, lette e tradotte nel mondo. Questa storia nacque un po’ per divertimento e un po’ per la necessità di Collodi di guadagnare qualche soldo in più, scrivendone il primo capitolo sul ’’Giornale dei Bambini’’ nel 1880. La vicenda completa fu pubblicata più tardi ed ebbe un immediato successo: il simpatico personaggio, protagonista di una serie mozzafiato di avventure e monellerie, divenne immediatamente la figura più popolare della letteratura per l’infanzia in Italia. Questa edizione offre le illustrazioni dell’epoca di Attilio Mussino, che hanno reso Pinocchio la favola illustrata famosa in tutto il mondo. Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata.........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario.........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
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Italia (Tutte le città)
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi; Editore: Giunti Junior, ottobre 2008; Collana: Indimenticabili pocket EAN: 9788809062009; Illustrazioni di Attilio Mussino; ISBN: 8809062000 Pagine: 256; Formato: rilegato illustrato a colori. Età consigliata: 6 anni. Condizioni eccellenti con lievissimi segni d’uso e dello scaffale. C’era una volta... - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.’’ Iniziano così le incredibili avventure di Pinocchio, il burattino protagonista di una delle storie, per grandi e piccini, più conosciute, lette e tradotte nel mondo. Questa storia nacque un po’ per divertimento e un po’ per la necessità di Collodi di guadagnare qualche soldo in più, scrivendone il primo capitolo sul ’’Giornale dei Bambini’’ nel 1880. La vicenda completa fu pubblicata più tardi ed ebbe un immediato successo: il simpatico personaggio, protagonista di una serie mozzafiato di avventure e monellerie, divenne immediatamente la figura più popolare della letteratura per l’infanzia in Italia. Questa edizione offre le illustrazioni dell’epoca di Attilio Mussino, che hanno reso Pinocchio la favola illustrata famosa in tutto il mondo. Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
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