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Milano (Lombardia)
"Storia del clima" di Pascal Acot Edizione Donzelli 2003 Manuale di geografia Ritiro a domicilio o spedizione con piego libro Che rapporto c'è tra il clima e la storia degli uomini? Sulla base di dati scientifici e di documenti storici, Pascal Acot ricostruisce la lunga storia del clima, a partire dal crepuscolo polare di due miliardi di anni fa, e mostra come essa sia inestricabilmente connessa con quella degli esseri umani, da quando hanno cominciato ad abitare la Terra. Il percorso all'indietro nel tempo contribuisce a chiarire alcuni passaggi storici controversi della storia delle società umane, dal declino dell'impero romano alle carestie in età medievale, dalla fine della Fronda alle disfatte militari attribuite in Russia al Generale Inverno. E tuttavia l'autore invita alla più grande prudenza: nulla, per esempio, autorizza a dire che la Rivoluzione francese è legata alla piccola glaciazione, anche se quest'ultima ha certo svolto un ruolo rilevante nella storia economica e sociale della Francia di età moderna. Come che sia, l'umanità è fin qui sempre riuscita ad avere ragione dei vincoli che le erano imposti dal contesto ambientale. Nella fase più recente, però, è intervenuta una vera e propria rivoluzione: mai, prima dell'era industriale, l'uomo aveva potuto influire direttamente sul clima. Gli scienziati sono ormai concordi nell'affermare che il riscaldamento del pianeta connesso con le attività umane rende assai più gravi le attuali irregolarità. E tuttavia non si può pensare di cambiare il rapporto tra l'umanità e la biosfera senza cambiare i termini delle relazioni che gli uomini intrattengono tra loro. (cit. IBS) ISBN: 88-7989-850-7 9-788879-898508
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Italia (Tutte le città)
STORIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE OPERA COMPLETA IN 6 VOLUMI Ed.Rizzoli Purnell. 1967. Misure volumi cm 26,2x32,6, Peso totale dei 6 volumi Kg 17,3.circa Circa 3000 pagine, Fotografie e disegni in B/N e a colori nel testo. Eleganti copertine in mezza finta pelle. Stato di conservazione: PERFETTO DALLA MIA COLLEZIONE PERSONALE. 6 volumi della collana "Storia della Seconda Guerra Mondiale" edita nel 1967 da Rizzoli e tratta dalla versione inglese edita nel 1966 da Purnell & Sons Ltd. Questa edizione italiana della "History of the Second World War" di Purnell, in sei volumi, si presenta in un formato diverso e più ampio dell'edizione originale inglese: tutte le carte sono state rifatte in colore e molte illustrazioni sono state aggiunte, in particolare quelle a colori. Il testo è fondamentalmente immutato, salvo un maggiore e speciale rilievo dato alla parte italiana compilata da specialisti storico-militari, per lo più testimoni diretti degli avvenimenti narrati; esso conserva sempre, comunque, quella obiettività e quel rigore scientifico che costituiscono la caratteristica dell'opera e che ne fanno un testo fondamentale e decisivo sull'argomento. Qui di seguito, l'elenco completo dei 6 volumi: 1 Dagli antefatti alla prima offensiva di Rommel (marzo-aprile 1941); 2 Dall'attacco in A.O.I. alla controffensiva russa d'inverno (gennaio 1941-marzo 1942); 3 Dall'operazione "Cerbero" alla battaglia di Mareth (marzo 1943); 4 Dalla fine della guerra in Africa alla svolta decisiva in Birmania (luglio 1944); 5 Dal "D-Day" alla battaglia di Leyte (giugno-dicembre 1944); 6 Dall'invasione del Reich alla capitolazione del Giappone. Altre notizie utili: misure volumi cm 26,2x32,6, peso totale dei 6 volumi Kg 17,3. Spedizione Corriere espresso a costo di € 12,90 consegna in un giorno lavorativo. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal.
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Forlì-Molise (Molise)
Spezza, magica spada, l'età del gelo! Fu nel cuore dell'inverno che la storia di Artù ebbe inizio. Io lo ricordo. Io ero là.
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Padova (Veneto)
Vendo lotto o singoli libri, edizione Mondolibri nuovi ancora incellofanati. Euro 8 l'uno o tutti e 3 solo 20 euro. Lepanto 1571 La Lega santa contro l'impero ottomano - Capponi Niccolò I normanni in Italia - Mattew Donald L'inverno più lungo. 1943-44: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma - Andrea Riccardi Pagamento tramite Paypal, Satispay o bonifico bancario. Spedizione come piego di libri, ordinario (2 euro) o raccomandato (5 euro) a discrezione dell'acquirente, o come pacco in modalità Poste standard delivery al costo di 9 euro. Possibile consegna a mano a Padova e Monselice, Este, Montagnana, Noventa Vicentina, Lonigo. Guarda le altre mie inserzioni: per acquisti multipli sconto 10%.
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Padova (Veneto)
Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi; 1°Ed.Mursia, 1994; Copertina flessibile illustrata a colori; Pagine: 430; Peso di spedizione: 0,685gr. Collana: Testimonianze. Centomila gavette di ghiaccio è un intramontabile classico della letteratura di guerra premiato al Bancarella 1963, riproposto continuamente da Mursia, in cui si narra la ritirata di Russia affrontata dalla Divisione Alpini Julia durante la Seconda guerra mondiale. Una storia vera, vissuta in prima persona da Giulio Bedeschi come ufficiale medico, che nel romanzo prende il nome del dottor Italo Serri. Partendo dall’Albania, attraverso la Grecia, le truppe italiane entrano in Russia. Il gelo da impazzire - con punte fino a quaranta gradi sotto zero in pieno inverno -, i congelamenti, la fame, gli stenti, gli attacchi dell’esercito russo meglio attrezzato e armato, decimano via via la colonna italiana. E’ il racconto di una vera e propria odissea per centinaia di ragazzi mandati allo sbaraglio. Alla propaganda, al pressapochismo, all’improvvisazione di regime fanno da contraltare lo spirito di corpo e di sacrificio degli alpini - giorni e giorni alla mercè dell’inverno russo senza neanche una scorza di rancido formaggio da succhiare-, e chi riesce a sopravvivere a quell’inferno bianco ha buone probabilità di perdere l’uso degli arti per congelamento. Non c’è retorica in queste pagine, non ci sono eroi da mitizzare. Qui i personaggi sono poveri disgraziati catapultati in una guerra assurda, privi di mezzi - il confronto con l’equipaggiamento degli alleati della Wehrmacht emerge in modo umiliante, in uno scenario allucinante dove uomini e muli, se non impazziscono prima o si prendono qualche proiettile, muoino assiderati. Padova e provincia ritiro a mano (da concordare) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata.........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario.........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura.
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L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Sui monti d'Albania cade la Julia di Max Polo, Vincenzo Giovanello e Giovanni Vignola 1°Ed.Fratelli Melita, La Spezia 1991 Pagine:380 Formato: brossura patinata illustrata a colori con titoli in bianco sul dorso. Formato 14,5 x 21. Peso di spedizione: 0,365gr. ISBN-10: 8840368914 ISBN-13: 978-8840368917 Collana: Italiani nella II guerra mondiale; Volume in ottime condizioni, copertina in condizioni eccellenti, interno perfetto, legatura salda, fotografie in bn. Panoramica del libro La storia della divisione alpina “Julia” è tutta una leggenda perché i suoi alpini, come tanti altri alpini, come tanti altri soldati d’Italia, hanno saputo scrivere le più belle pagine della loro storia con episodi leggendari. Un esempio paradigmatico: “Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco” (Erwin Rommel). La divisione “Julia” si è sacrificata nel fango e nella neve delle montagne del fronte greco - albanese ed ha percorso l’interminabile steppa dal Don all'Oskol nel gelido inverno russo del 1942-43, dopo aver perso gli alpini più coraggiosi e i comandanti più prestigiosi. ll Mondo Cartaceo non morirà mai! Scopri il piacere del gustarti un libro, un fumetto o una vecchia rivista. Tutto ciò trovi nella nostra libreria: https://www.comprovendolibri.it/cataloghi/Titty23pd Le tariffe postali sono: - Spedizione veloce con il Corriere Espresso al costo di €.5,95 consegna in un giorno lavorativo. - Raccomandata .........€.5,30 sicura e tracciabile. - Piego libri ordinario .........€.2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica Postepay o PayPal.
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OUIDA DUE ZOCCOLETTI NELLO E PATRASCHE BIBLIOTECA “Le Rose” Traduzione dall’inglese di MARIA ETTLINGER-FANO G.B. PARAVIA& C. TORINO-MILANO-FIRENZE-ROMA NAPOLI-PALERMO Dicembre 1921 Copertina rigida tutta, rilegatura legatoria, pagine 220, formato cm. 14X19,5. Stato di conservazione: OTTIMO COME MOSTRANO LE FOTO Ouida, pseudonimo di Maria Louise Ramé o, come lei preferiva farsi chiamare, Marie Louise de la Ramée (Bury St Edmunds, 1º gennaio 1839 – Viareggio, 25 gennaio 1908), è stata una scrittrice britannica. Nata nel Suffolk da padre francese e madre inglese, a diciott'anni si trasferì con la madre nel sobborgo londinese di Ravenscourt Park, dove intraprese una rapida e apprezzata carriera di scrittrice adottando lo pseudonimo Ouida (deformazione infantile del nome Louise). Viaggiò a lungo nel continente per poi decidere di stabilirsi in Italia dove risiedette per oltre trent'anni, dal 1874 fino alla morte. Quando la scrittrice giunse in Toscana, inizialmente si stabilì a Firenze e poi nel 1874 soggiornò nelle colline di Scandicci. È sepolta nel cimitero inglese di Bagni di Lucca in una tomba a sarcofago rassomigliante a quella di Ilaria del Carretto. DUE ZOCCOLETTI La trovatella Ménette cresce in un piccolo villaggio in Olanda assieme al padre adottivo Antonio che, nel giorno del suo compleanno le regala dei zoccoletti rossi. Ormai giovinetta e rimasta orfana, conosce Flammen, un pittore francese in esilio per motivi politici e se ne innamora. Flammen, amnistiato, torna in Francia e giura di tornare da lei, ma la sua assenza si prolunga. Ménette si reca allora a Parigi e scorge il pittore durante una festa, dove si intrattiene con delle dame eleganti. Credendo che lui l'abbia dimenticata si allontana, ma il freddo e la fame la uccidono. Troppo tardi Flammen l'andrà a cercare riconoscendola per gli zoccoletti rossi. NELLO E PATRASCHE Il cane delle Fiandre (A Dog of Flanders) è un racconto pubblicato nel 1872 della scrittrice inglese Marie Louise Ramée conosciuta con lo pseudonimo Ouida. La storia narra dell'orfano Nello e del suo vecchio cane Patrasche a cui è molto affezionato. Le vicende si svolgono nella regione delle Fiandre nei pressi di Anversa. Nello è orfano dei genitori e vive con il nonno, con il quale si guadagna da vivere vendendo latte. Un giorno il ragazzo trova lungo la strada un bellissimo cane delle Fiandre, ferito e bisognoso di cure, che chiamerà Patrasche. Il cane si dimostrerà sempre fedele e riconoscente con Nello e da quel momento lo aiuterà nel trasporto del latte dalla casetta del nonno alla città. Nello stringerà anche una forte amicizia con la giovane Alois, ostacolata però dal padre della ragazzina, l'uomo più ricco del villaggio. Nello possiede un grande talento per la pittura, ammira i quadri di Rubens e desidererebbe tanto vedere l'opera del grande pittore esposta nella cattedrale della città, osservabile però solo a pagamento. Ripone le sue speranze di una vita migliore in una gara di disegno ad Anversa, la giuria sceglie però un altro vincitore, sicuramente meno meritevole di lui, ma figlio di un personaggio in vista della città. Dopo la morte prematura del nonno in un incidente, disperato e senza più una casa, Nello si rifugia insieme a Patrasche nella cattedrale di Anversa per scampare al terribile rigore dell'inverno. Lì finalmente verrà esaudito il suo grande desiderio: dopo tanto tempo riuscirà a vedere come in un sogno la famosa opera di Rubens esposta nella cattedrale. Il mattino seguente Nello e Patrasche verranno trovati entrambi morti di freddo, con Nello abbracciato al suo fedele cane. Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri£ opportunamente protetto in custodia ed inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale paypal
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L’ULTIMA PROFEZIA 2012 - IL TESTAMENTO MAYA DI STEVE ALTEN; Edizione: Mondolibri S.p.A., Milano su licenza Newton Compton editori s.r.l., Roma (2009);Traduzione dall’inglese di Daniela Di Falco; Pagine: 366; Brossura illustrata, formato cm. 19,5 x 12; Peso di spedizione: 0,400 gr. Nuovo. Che cosa lega tra loro la Grande Piramide di Giza, i templi indù di Angkor Vat in Cambogia e la Piramide del Sole a Teotihuacàn? Quale mistero racchiudono gli inspiegabili geoglifi della pianura di Nazca e gli imponenti megaliti di Stonehenge? L’archeologo Julius Gabriel ha consacrato tutta la sua esistenza allo studio delle popolazioni precolombiane ed è convinto che queste colossali opere sopravvissute intatte nel corso dei millenni nascondano un oscuro segreto. Dopo anni di ricerche si è convinto che quei monumenti non siano stati costruiti per motivi religiosi o di cerimoniale. Sarebbero invece anelli di una catena di messaggi occulti collegati tra loro, che porterebbero alla risoluzione del più grande enigma della storia dell’uomo. Secondo l’antichissimo calendario dei Maya, infatti, durante il solstizio d’inverno del 2012 dopo Cristo una terrificante apocalisse si abbatterà sulla Terra, e c’è un unico modo per sfuggire alla catastrofe… Emarginato dai suoi illustri colleghi, Julius Gabriel muore dimenticato da tutti. Ma non da suo figlio Michael: rinchiuso da undici anni in un ospedale psichiatrico del Massachusetts, è lui l’unica persona al mondo a possedere le chiavi di un segreto che vale la salvezza dell’umanità. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal. Per consultare il mio catalogo completo: https://www.comprovendolibri.it/cataloghi/Titty23pd
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Autore: Matteo Strukul Editore: Multiplayer Edizioni Genere: Fantasy Formato: Copertina rigida Pagine: 456 Lingua: Italiano Dopo la saga pulp della cacciatrice di taglie Mila Zago, pubblicata in 16 Paesi nel mondo e opzionata per il cinema. Dopo il thriller storico La Giostra dei Fiori Spezzati edito da Mondadori nella collana Omnibus. Matteo Strukul torna con un nuovo romanzo mozzafiato che racconta le Crociate del Nord ! Sinossi: Salvato, ancora bambino, in una notte di luna e lupi, Wolf è diventato un giovane cavaliere Teutone. Cresciuto sotto la guida di Kaspar von Feuchtwangen, suo mentore e maestro, il ragazzo intraprende insieme ad altri settanta cavalieri crociati, un lungo viaggio dalla Russia alla Transilvania per raggiungere e difendere il castello di Dietrichstein, ultimo avamposto della fede cristiana in una terra ormai in preda a orde di barbari e diaboliche forze oscure. Lungo la via, fra terre addormentate in un inverno infinito, Wolf incontra Kira, che tutti credono una strega, ma che in realtà nasconde una storia di ribellione e violenza nei bellissimi occhi color temporale. La sua è una presenza che getta scompiglio nella schiera Teutone, poco avvezza alla presenza femminile, e che reagisce con sospetto e rabbia, ritenendo la donna responsabile delle molte sventure che costellano il lungo viaggio. Ma niente è come sembra nell’Europa del 1240. Fra magia e religione, passioni e tradimenti, Wolf conoscerà se stesso attraverso il sacrificio e il coraggio fino ad affrontare una terribile guerriera che si fa chiamare La Madre dei Morti, un diabolico negromante e un re senza corona, mentre l’amore per Kira martella il cuore aprendo ferite: perché Wolf è un cavaliere dell’Ordine e la Regola proibisce di amare una donna, soprattutto quando è una creatura irresistibile. A meno che…
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ARTE, ARCHITETTURA, STORIA. Il porto urbano di Pisa antica. La fase etrusca. Il contesto e il relitto ellenistico di S. Bruno; Editore: Silvana (6 maggio 2003); Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata a colori; 221 pagine Dimensioni e/o peso: 25.5 x 2.5 x 31.5 cm Peso articolo: 1.58 kg Nellinverno del 1998, in occasione di alcuni lavori ferroviari, venne alla luce una serie straordinaria di strutture e di reperti che gli archeologi non hanno esitato ad attribuire allantico porto etrusco, e poi romano, di Pisa. La scoperta ha avuto uneco eccezionale, tanto che lo scavo è stato presto definito come la Pompei del mare in virtù della quantità e della qualità dei dati emersi. Il volume è un resoconto organico della campagna di scavo, della scoperta e della lettura dellarea in termini storici e ambientali, con la presentazione dei materiali rinvenuti, corredata da fotografie e da disegni tecnici. Lultima sezione è dedicata al ritrovamento del relitto della nave di età ellenistica affondata di fronte al porto antico.
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Tutti ti chiedono di abbassare la testa per fare la cosa giusta, perché è così che si fa, perché è così che hanno sempre fatto tutti. Devi fingere di compiacerla, la vita. Ma gli altri non sono felici, fingono di esserlo. E se tutti avessero sempre sbagliato? Viktoria vive con la sconosciuta invisibile, ma presente. Confonde l'essere felice con il non essere infelice. Smette di amare perché troppo spesso fa rima con sbagliare. E convinta che ci sia un punto oltre il quale è solo e inesorabilmente tardi. Ma quanti sbagli servono per fare la cosa giusta? Sullo sfondo di una Torino rigida, avvolta da un inverno silenzioso e corrotto, Viktoria sente che, per riemergere, deve smettere di rivolgere lo sguardo e imitare le persone che le girano intorno. Scopre che niente è proibito quando tutto lo è. L'incontro con Rami, un uomo che custodisce un segreto capace di spiegare il vero amore che dura nel tempo e che le racconterà la sua storia, la aiuterà a capire che non basta tornare per far tornare tutto a posto. Viktoria sarà trascinata in una serie di eventi, esperienze tenere e crudeli allo stesso tempo che si sviluppano in un racconto coinvolgente, solo in apparenza leggero, ma che offre, in realtà, moltissimi spunti di riflessione. Imparerà che, per essere felice, deve essere pronta a liberarsi del suo passato, capire che non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile smettere di lottare per mettere le cose in ordine. Come nella costruzione di un puzzle, se le tessere non si incastrano perfettamente significa che non è quello il loro posto. Questo è il viaggio di Viktoria: provare a liberarsi, sbagliare tante volte fino a capire la sola cosa giusta da fare. Smettere di fingere.
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Italia (Tutte le città)
L’ULTIMA PROFEZIA 2012 - IL TESTAMENTO MAYA DI STEVE ALTEN Edizione: Mondolibri S.p.A., Milano su licenza Newton Compton Editori s.r.l., Roma, 2009 Traduzione dall’inglese di Daniela Di Falco; Pagine: 366; Brossura illustrata, formato cm. 19,5 x 12; Peso di spedizione: 0,400 gr. Nulla da segnalare. Come nuovo. Panoramica del libro Che cosa lega tra loro la Grande Piramide di Giza, i templi indù di Angkor Vat in Cambogia e la Piramide del Sole a Teotihuacàn? Quale mistero racchiudono gli inspiegabili geoglifi della pianura di Nazca e gli imponenti megaliti di Stonehenge? L’archeologo Julius Gabriel ha consacrato tutta la sua esistenza allo studio delle popolazioni precolombiane ed è convinto che queste colossali opere sopravvissute intatte nel corso dei millenni nascondano un oscuro segreto. Dopo anni di ricerche si è convinto che quei monumenti non siano stati costruiti per motivi religiosi o di cerimoniale. Sarebbero invece anelli di una catena di messaggi occulti collegati tra loro, che porterebbero alla risoluzione del più grande enigma della storia dell’uomo. Secondo l’antichissimo calendario dei Maya, infatti, durante il solstizio d’inverno del 2012 dopo Cristo una terrificante apocalisse si abbatterà sulla Terra, e c’è un unico modo per sfuggire alla catastrofe… Emarginato dai suoi illustri colleghi, Julius Gabriel muore dimenticato da tutti. Ma non da suo figlio Michael: rinchiuso da undici anni in un ospedale psichiatrico del Massachusetts, è lui l’unica persona al mondo a possedere le chiavi di un segreto che vale la salvezza dell’umanità. Per ogni problema, domanda, foto o necessità non esitate a contattarci per risolvere ogni vostra richiesta! ll Mondo Cartaceo non morirà mai! Scopri il piacere del gustarti un libro, un fumetto o una vecchia rivista. Tutto ciò trovi nella nostra libreria: https://www.comprovendolibri.it/cataloghi/Titty23pd Le tariffe postali sono: - Spedizione veloce con il Corriere Espresso al costo di €.6,55 consegna in 1-2 giorni lavorativi. - Raccomandata .........€.5,30 sicura e tracciabile. - Piego libri ordinario .........€.2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica Postepay o PayPal.
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