Iv corso
Elenco delle migliori vendite iv corso
CORSO - BASTONE PER CANI E RAZZE POPSOCKETS POPGRIP INTERCAMBIABILE
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- PopGrip con un Top Intercambiabile; cambia il tuo PopTop per un altro disegno o rimuovilo completamente per funzionalità di ricarica wireless. (Non compatibile col caricabatterie wireless MagSafe di Apple o portafoglio MagSafe).
- Supporto estendibile per guardare video, fare foto di gruppo, fare chiamate via FaceTime, Zoom and Skype.
- Adesivo moderno riutilizzabile, riposizionabile, adatto a tutti tipi di smartphone, tablet, custodie e molti altri dispositivi.
- Nota: non aderisce a certi tipi di custodie in silicone, resistenti all'acqua o strutturate.
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CORSO - BASTONE PER CANI E RAZZE FELPA
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CORSO - BASTONE PER CANI E RAZZE FELPA CON CAPPUCCIO
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Torino (Piemonte)
Corso GRATUITO di formazione professionale di 1000 ore di cui 400 di stage formativo in azienda. Sarà presentato per l'approvazione e finanziamento da parte della Regione Piemonte per l'anno formativo 2021-2022 con la medesima struttura di quello erogato nel 2021. Si svolgerà in orario DIURNO (in aula e/o modalità FaD) presso E.F.A.P., via Magenta, 47/F Torino. Sono aperte le preiscrizioni. Rivolto ad adulti e giovani maggiorenni disoccupati, non occupati, in cerca di prima occupazione. Richiesto in ingresso come titolo di studio minimo il diploma. Previsto test selettivo in ingresso per assegnare i 16 posti disponibili. Data di inizio corso presunta: 21 ottobre 2021. L’annuncio è rivolto ad entrambi i sessi (Legge 125/91 art. 4). Le preiscrizioni si possono presentare direttamente presso la Segreteria di via Magenta 47/F (lun-mar-mer-gio 9.30-12.30, 14.00-16.00), preferibilmente dal sito web: http://www.efap.it compilando e inviando via mail il modulo disponibile insieme con i documenti di identità richiesti. Termine raccolta preiscrizioni: 30 settembre 2021. Ogni informazione di dettaglio su obiettivi, contenuti, date, orari, selezione, requisiti d'ingresso sono disponibili sul nostro sito internet o presso la Segreteria. TITOLI RILASCIATI A TERMINE CORSO (a seguito di esame finale): un attestato di specializzazione riconosciuto in tutti i paesi UE (livello EQF 5). È possibile conseguire, sostenendo un esame aggiuntivo (gratuito) presso l’E.F.A.P.: attestato di valutatore interno dell’ambiente ISO 14001; certificazione modulo A e modulo C per ASPP-RSPP. Si rilascia anche attestato Formazione Generale alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori e Formazione Specifica alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori. INDICAZIONI PER L'ORIENTAMENTO (competenze acquisite con il corso e principali argomenti): Il tecnico ambiente energia e sicurezza con indirizzo ecogestione, audit ambientale e sicurezza in azienda, opera all'interno delle imprese sviluppando sistemi di gestione ambientale che comprendono procedure di ecogestione conformi alle normative nazionali e comunitarie, sarà in grado di strutturare il sistema di ecogestione dell'impresa comprendente l'organizzazione, le responsabilità, le procedure, le risorse e i processi destinati alla protezione dell'ambiente e di strutturare il sistema organizzativo della sicurezza in azienda. Opererà altresì per introdurre i sistemi integrati qualità-ambiente-sicurezza. Normative principali oggetto del corso: ISO 9001:2015; ISO 14001:2015; ISO 19011:2018; EMAS IV; D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. (TUS); cenni sulle SA 8000; ISO 45001. Materie professionalizzanti: Procedure di sicurezza, procedure ambientali.
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Italia (Tutte le città)
Patentino Muletti CORSO RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PIEMONTE FORMA LE FIGURE DELLA SICUREZZA IN SICUREZZA! ISCRIVITI ONLINE DAL NOSTRO SITO INTERNET O SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE. Destinatari: utilizzatori e gestori di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo Obiettivi: Il percorso formativo è finalizzato all'apprendimento di tecniche operative adeguate per utilizzare in condizioni di sicurezza le attrezzature di che trattasi, evidenziando obblighi, regole generali, normative vigenti, responsabilità ed importanti suggerimenti. art. 73 D.Lgs. 81/08 e Accordo Stato Regioni 22.02.2012 Docenti: personale con esperienza documentata triennale Durata: 12 ore (4 ore teoria + 8 ore pratica) frequenza obbligatoria 90% monte ore Ore Prove Finali: 2 ore Contenuti trattati: Presentazione del corso. 1. Modulo giuridico - normativo [1 ora] Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro. Responsabilità delloperatore. 2. Modulo tecnico [7 ore] Tipologie e caratteristiche dei vari tipi di veicoli per il trasporto interno: dai transpallet manuali ai carrelli elevatori frontali a contrappeso. Principali rischi connessi allimpiego di carrelli semoventi: caduta del carico, rovesciamento, ribaltamento, urti delle persone con il carico o con elementi mobili del carrello, rischi legati allambiente (ostacoli, linee elettriche, ecc.), rischi legati alluso delle diverse forme di energia (elettrica, idraulica, ecc.). Nozioni elementari di fisica: nozioni di base per la valutazione dei carichi movimentati, condizioni di equilibrio di un corpo. Stabilità (concetto del baricentro del carico e della leva di primo grado). Linee di ribaltamento. Stabilità statica e dinamica e influenza dovuta alla mobilità del carrello e dellambiente di lavoro (forze centrifughe e d'inerzia). Portata del carrello elevatore. Tecnologia dei carrelli semoventi: terminologia, caratteristiche generali e principali componenti. Meccanismi, loro caratteristiche, loro funzione e principi di funzionamento. Componenti principali: forche e/o organi di presa (attrezzature supplementari, ecc.). Montanti di sollevamento (simplex - duplex - triplex - quadruplex - ecc., ad alzata libera e non). Posto di guida con descrizione del sedile, degli organi di comando (leve, pedali, piantone sterzo e volante, freno di stazionamento, interruttore generale a chiave, interruttore d'emergenza), dei dispositivi di segnalazione (clacson, beep di retromarcia, segnalatori luminosi, fari di lavoro, ecc.) e controllo (strumenti e spie dì funzionamento). Freni (freno di stazionamento e di servizio). Ruote e tipologie di gommature: differenze per i vari tipi di utilizzo, ruote sterzanti e motrici. Fonti di energia (batterie di accumulatori o motori endotermici). Contrappeso. Sistemi di ricarica batterie: raddrizzatori e sicurezze circa le modalità di utilizzo anche in relazione all'ambiente. Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. Sistemi di protezione attiva e passiva. Le condizioni di equilibrio: fattori ed elementi che influenzano la stabilità. Portate (nominale/effettiva). Illustrazione e lettura delle targhette, tabelle o diagrammi di portata nominale ed effettiva. Influenza delle condizioni di utilizzo sulle caratteristiche nominali di portata. Gli ausili alla conduzione (indicatori di carico e altri indicatori, ecc.). Controlli e manutenzioni: verifiche giornaliere e periodiche (stato generale e prova, montanti, attrezzature, posto di guida, freni, ruote e sterzo, batteria o motore, dispositivi di sicurezza). Illustrazione dell'importanza di un corretto utilizzo dei manuali di uso e manutenzione a corredo del carrello. Modalità di utilizzo in sicurezza dei carrelli semoventi: procedure di movimentazione. Segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro. Procedura di sicurezza durante la movimentazione e io stazionamento del mezzo. Viabilità: ostacoli, percorsi pedonali, incroci, strettoie, portoni, varchi, pendenze, ecc.. Lavori in condizioni particolari ovvero allesterno, su terreni scivolosi e su pendenze e con scarsa visibilità. Nozioni di guida. Norme sulla circolazione, movimentazione dei carichi, stoccaggio, ecc.. Nozioni sui possibili rischi per la salute e la sicurezza collegati alla guida del carrello ed in particolare ai rischi riferibili: a) all'ambiente di lavoro; b) al rapporto uomo/macchina; c) allo stato di salute del guidatore. Nozioni sulle modalità tecniche, organizzative e comportamentali e di protezione personale idonee a prevenire i rischi. Prova intermedia di verifica parte teorica consistente in questionario a risposta multipla [1 ora]. Il superamento della prova (70% risposte esatte) consentirà il passaggio ai moduli pratici 3. Modulo pratico ai fini dell'abilitazione all'utilizzo di carrelli industriali semoventi [4 ore] Illustrazione, seguendo le istruzioni di uso del carrello, dei vari componenti e delle sicurezze. Manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge e secondo quanto indicato nelle istruzioni di uso del carrello. Guida del carrello su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, sosta del carrello, ecc.). Prova pratica di verifica finale consistente nell'esecuzione delle prove previste dall'All. IV punto 4 dell'Accordo CSR 22.02.12 [1 ora] a) Al termine del modulo pratico (al di fuori dei tempi previsti per il modulo pratico) avrà luogo una prova pratica di verifica finale Tutte le prove pratiche devono essere superate. Il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l'obbligo di ripetere il modulo pratico. Documentazione rilasciata: rilascio materiale didattico online; rilascio copia dei registri di presenza dei partecipanti al corso e verbale finale del corso. Certificazioni: L'esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari ad almeno il 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell'attestato di abilitazione [pt. 5 Accordo CSR 22.02.12]. Sede del corso: Via Gaspare Saccarelli, 3 10144 Torino SESSIONE ABILITANTE Modulo teorico Giovedì 27 febbraio 2020 | ore 09.00 13.00 14.00 18.00 Modulo pratico Venerdì 28 febbraio 2020 | ore 09.00 13.00 [ai fini del modulo pratico sarà necessario essere dotati di idonee scarpe antinfortunistiche] SESSIONE AGGIORNAMENTO Modulo pratico Venerdì 28 febbraio 2020 | ore 09.00 13.00
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Italia (Tutte le città)
L’ATS con capofila ACOF OLGA FIORINI in collaborazione con DOLCE&GABBANA organizza il corso IFTS WOMEN’S WEAR: PROGETTAZIONE TECNICA DI COLLEZIONI INNOVATIVE E SOSTENIBILI. Il corso forma una figura altamente specializzata, in grado di progettare e realizzare collezioni di abbigliamento donna, innovative, sostenibili e nel rispetto dei dettami e canoni del Made in Italy. Il percorso unisce il design e l’artigianalità del Made in Italy alle nuove tecnologie 4.0, per formare una figura professionale di alto profilo tecnico. COMPETENZE PROFESSIONALI: al termine del corso lo studente sa interpretare l’idea stilistica per lo sviluppo della collezione, analizza e reinterpreta modelli di capi, apprende le tecniche di modellistica di capi di abbigliamento donna, utilizza le tecnologie CAD per la prototipia e industrializzazione, individua i materiali più adatti ai capi, conosce le certificazioni in ambito sostenibilità e tutela del Made in Italy. DESTINATARI: giovani residenti o domiciliati in Lombardia, in possesso di un Diploma di maturità o che hanno superato l’esame di IV anno presso un Centro di Formazione Professionale. DURATA: 550 ore di lezioni in aula e 450 di tirocinio pratico in azienda. TITOLO RILASCIATO: Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore, valido a livello nazionale ed europeo e spendibile nel mercato del lavoro e nel mondo dell’alta formazione. SBOCCHI PROFESSIONALI: gli sbocchi occupazionali del corso IFTS abbracciano figure come il Modellista di Abbigliamento, Modellista CAD 2D, 3D Pattern Maker, Apparel Product Developer assistant e prototipista.
Gratuito
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Italia (Tutte le città)
Quasi il 50% degli allievi avrà un contratto di lavoro!. Il corso di “ADDETTO EDILE” ha come finalità l’acquisizione delle competenze, tecniche e abilità in campo edile. Obiettivi: rendere consapevole l’individuo dei punti di forza e delle aree di miglioramento per costruire il proprio progetto personale e professionale; fornire competenze professionali specifiche; favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei disoccupati e/o inoccupati; formare delle figure professionali richieste dal mercato di riferimento. Le azioni formative, dunque, sono finalizzate all'acquisizione di specializzazioni professionali mirate a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e di specifiche e tempestive competenze tecnico-professionali aggiornate che permetteranno ai discenti di poter completare, perfezionare e riqualificare il proprio profilo professionale. DESTINATARI E REQUISITI DI AMMISSIONE Titolo conseguito: Certificazione delle competenze acquisite in ADDETTO EDILE Sede di svolgimento: Corso IV Novembre, 77 – 95122 CATANIA Numero di partecipanti: 15 allievi e 3 uditori Data prevista di avvio del corso: 27/06/2023 (salvo eventuali proroghe) Destinatari: Sono destinatari delle attività formative dell’Avviso giovani o adulti disoccupati, e persone in stato di non occupazione ai sensi di quanto definito nel D.Lgs 150/15 e delle circolari attuative del MLPS. Caratteristiche dei destinatari: Possesso della qualifica professionale o titolo di studio superiore (Diploma di maturità, laurea, etc.), essere residenti o domiciliati in Sicilia, avere un’età compresa tra un minimo di 18 anni e un massimo di 65 anni, in caso di cittadini non comunitari, è richiesto il possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità. 095.315349
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Italia (Tutte le città)
DIVENTA "Installatore manutentore di impianti ad energia solare" con il nostro corso di formazione organizzato in collaborazione con le aziende del settore. Quello delle energie rinnovabili, e del solare in particolare, è uno dei settori con il più alto tasso di crescita. Catania è all'avanguardia con una delle fabbriche più importanti di pannelli solari e con numerose aziende che assumono installatori! Sede corsuale: Catania, corso IV Novembre, 77 (zona PalaCatania - corso Indipendenza) Destinatari: Maggiorenni con qualifica o diploma regionale, oppure di diploma di scuola secondaria di secondo grado coerenti. Potranno inoltre essere inseriti utenti con licenza media, qualifica o diploma non coerenti, previo accertamento dei prerequisiti Durata del corso: 676 ore (436 ore di lezioni in aula e 240 ore di tirocinio) Titolo rilasciato: Attestato di specializzazione (EQF 3) valido su tutto il territorio nazionale Orari e obbligo di frequenza: Le lezioni teoriche saranno pomeridiane. Per il tirocinio è possibile concordare gli orari con la struttura ospitante. È consentito fare al massimo il 30% di ore di assenza Numero di allievi previsti: 20 Sono forniti gratuitamente: Casacca, caschetto, scarpe antinfortunistiche, guanti, dispense e assicurazioni. Materiale didattico e assicurazione. Modalità di pagamento: Rateale e senza interessi. È possibile l’utilizzo del reddito di cittadinanza 095.315349
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Salerno (Campania)
DESCRIZIONE: Il d.lgs. 494/96, abrogato e quasi interamente inglobato nel Titolo IV del d.lgs. 81/08, prevede la figura del Coordinatore per la Sicurezza (in fase di progettazione e/o in fase di esecuzione dell opera in tutti i cantieri in cui vi è la presenza di più imprese. L art. 98 del d.lgs. 81/08 stabilisce i requisiti professionali del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l esecuzione dei lavori fra cui l obbligo di frequenza di un corso di formazione ai sensi dell allegato XIV al d.lgs. 81/08. DURATA: Il corso di formazione ha una durata minima di 120 ore VALIDITÀ: 5 anni Per info: 0828.212761 o 366.3140376 (ANCHE WHATSAPP)
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Italia (Tutte le città)
DESCRIZIONE: Il d.lgs. 494/96, abrogato e quasi interamente inglobato nel Titolo IV del d.lgs. 81/08, prevede la figura del Coordinatore per la Sicurezza (in fase di progettazione e/o in fase di esecuzione dell’ opera in tutti i cantieri in cui vi è la presenza di più imprese. L’ art. 98 del d.lgs. 81/08 stabilisce i requisiti professionali del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l’ esecuzione dei lavori fra cui l obbligo di frequenza di un corso di formazione ai sensi dell’ allegato XIV al d.lgs. 81/08. DURATA: Il corso di formazione ha una durata minima di 120 ore VALIDITÀ : 5 anni Per info: 0828.212761 o 366.3140376 (ANCHE WHATSAPP)
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Napoli (Campania)
DESCRIZIONE: Il d.lgs. 494/96, abrogato e quasi interamente inglobato nel Titolo IV del d.lgs. 81/08, prevede la figura del Coordinatore per la Sicurezza (in fase di progettazione e/o in fase di esecuzione dell opera in tutti i cantieri in cui vi è la presenza di più imprese. L art. 98 del d.lgs. 81/08 stabilisce i requisiti professionali del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l esecuzione dei lavori fra cui l obbligo di frequenza di un corso di formazione ai sensi dell allegato XIV al d.lgs. 81/08. DURATA: Il corso di formazione ha una durata minima di 120 ore VALIDITà: 5 anni Per info: Uffici: 0828.212761 Mobile:366.3140376 (ANCHE WHATSAPP) o visita il nostro sito WEB raggiungibile mediante il LINK riposto nella sezione SITO WEB
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Salerno (Campania)
DESCRIZIONE: Il d.lgs. 494/96, abrogato e quasi interamente inglobato nel Titolo IV del d.lgs. 81/08, prevede la figura del Coordinatore per la Sicurezza (in fase di progettazione e/o in fase di esecuzione dell opera in tutti i cantieri in cui vi è la presenza di più imprese. L art. 98 del d.lgs. 81/08 stabilisce i requisiti professionali del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per lâ€â„¢ esecuzione dei lavori fra cui l obbligo di frequenza di un corso di formazione ai sensi dell allegato XIV al d.lgs. 81/08. DURATA: Il corso di formazione ha una durata minima di 120 ore VALIDITà: 5 anni Per info: 0828.212761 o 366.3140376 (ANCHE WHATSAPP)
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Milano (Lombardia)
SCUOLA BIENNALE DI MASSAGGIO AYURVEDA PROGRAMMA DEL CORSO per OPERATORE AYURVEDICO I° LIVELLO I° Weekend: Introduzione, storia, filosofia dell'ayurveda,definizione, ruolo, scopo origine, storia dell'Ayurveda. Concetto di manifestazione della vita secondo la filosofia Vedica I Panchmahabhootas: i cinque elementi che danno la vita. Cenni su Dosha, Dhatu e Mala. Introduzione all' Abhyangam: Il sacro massaggio dei vaidya (medico ayurvedico) II° Weekend: Teoria del Tridosha, Dhatu (tessuti), Malas (prodotti di scarto). Attributi di Vata, Pitta, Kapha e loro subdosha.Tecniche e pratiche del Abhyangam:massaggio Ayurvedico. III° Weekend: Teoria del Subdosha di Vata, Pitta, Kapha. Introduzione Ojas, Tejas e Prana (3 energie sottile). Funzione e tipi di Agni: gli enzimi. Regole, indicazioni, controindicazioni, l'ambiente, le condizioni ottimali per il massaggio Ayurvedico. Tecniche e pratiche del Abhyangam:massaggio Ayurvedico IV° Weekend: Ama e la sua formazione: origine delle malattie. Tecniche e pratiche di Dosha abhyangam, secondo diversa costituzione fisica Anti Vata, Anti Pitta e Anti Kapha e rispettive tipologie. Introduzione al "Mithya Ahara Vihara" (Rituale di Alimentazione: qualità,quantità,tempo,alimentazione seconda la costituzione, routine quotidiano).Dieta ayurvedica, secondo la conoscenza dei Dosha.13 bisogni naturali 6 Rasa (i gusti)Tecniche e pratiche del massaggio Ayurvedico. V° Weekend: Teoria del Prakriti e Vikruti. Teoria del Tridosha e del Triguna (qualità mentale): relazione con i disturbi del corpo umano. Tecniche per equilibrare i Tridosha.Tecniche e pratiche del massaggio Ayurvedico secondo i dosha:Vata, Pitta e Kapha. Ubatana: Trattamento Viso e Decoltè VI° Weekend: Introduzione agli oli essenziali per Vata,Pitta,Kapha. Srotas: teoria dei canali corporei.Tecniche e pratiche del massaggio Ayurvedico secondo i dosha. VII°Weekend: Come Scegliere un trattamento ayurvedico secondo i dosha. Ripasso delle Tecniche e pratiche del massaggio Ayurvedico. Si Conclude con l'esame teorico/pratico Sabato e Domenica dal 09:30 al 18:00 con pausa pranzo Direttore Tecnico corsi e supervisore: Dr.Arya Bhushan Bhardwaj (CSRAM di New Delhi) Dr.Kapil Bhardwaj (CSRAM di NEW DELHI)
1,20 €
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Italia (Tutte le città)
D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 art. 73 – Allegato IV Accordo Stato Regioni del 22/02/2012 Il corso ha l’obiettivo di abilitare l’operatore all’utilizzo dell’attrezzatura Gru per Autocarro
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Roma (Lazio)
Questo corso vuole offrire a tutti gli addetti ai lavori le conoscenze di base in materia, primo tassello fondamentale per maturare competenze specifiche atte a consentire l'utilizzo in sicurezza delle piattaforme di lavoro mobili in elevato.Le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota sono stabilite dal capo II del Titolo IV del D.Lvo 81/08
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Catania (Sicilia)
Docente specializzato con il massimo dei voti al TFA Sostegno IV ciclo (Università di Catania) e con anni di esperienza nel campo dell'insegnamento ad alunni con disabilità offre lezioni di preparazione all'accesso al TFA di Sostegno V ciclo. Disponibile anche in video lezione online. Fornitura di materiali, strategie e scorciatoie per la difficile preselettiva e successive prova scritta ed orale.
15 €
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Pisa (Toscana)
CORSO - Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione Datore di Lavoro Art. 34, comma 2, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - Aggiornamento RSPP Datore di Lavoro Art. 34, comma 2, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - ADDETTO PREVENZIONI INCENDI E GESTIONE DELLE EMERGENZE Artt. 36, 37, 46, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - D.M. 10 marzo 1998 – Allegato IX CORSO - Addetto Pronto Soccorso Aziendale e Gestione delle Emergenze D.M. n. 388 del 15 luglio 2003 - Artt. 43, 45, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. - Allegato 4, Gruppo B e C del D.M. n. 388/03 e s.m.i. CORSO - Formazione dei Lavoratori Art. 37, cc. 1 e 3, lettera a) e b), D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - Aggiornamento Formazione dei Lavoratori Art. 37, cc. 1 e 3, lettera a) e b), D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA - RLS Artt. 37, 47, 48, 49, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. CORSO - DIRIGENTE Art. 2, comma 1, lettera d), Art. 37, comma 7, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - Preposto Art. 37, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - MONTAGGIO SMONTAGGIO TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI Art. 136, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. – Allegato XXI CORSO - Addetti alla Conduzione di Piattaforme di Lavoro Mobili Elevabili (PLE) Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato III CORSO - Addetti alla Conduzione di Gru per Autocarro Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato IV CORSO - SPAZI ED AMBIENTI CONFINATI Art. 66 D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - D.P.R. n. 177 del 14/09/2011 - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 CORSO - Rischio Elettrico – PAV – PES - PEI "Addetto alla conduzione e manutenzione di impianti elettrici" Norme CEI 11-48 (CEI EN 50110-1) e della Norma CEI 11-27 (edizione IV 2014) CORSO - Addetti alla Conduzione di Gru a Torre Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato V CORSO - Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori Semoventi con conducente a bordo Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato VI CORSO - Addetti alla conduzione di Gru Mobili Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato VII CORSO - Addetti alla conduzione di Trattori Agricoli o Forestali Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato VIII CORSO - Addetti alla conduzione di Escavatori, Pale Caricatrici Frontali, Terne Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato IX CORSO - Addetti alla conduzione di Pompe per Calcestruzzo Artt. 36, 37, 71, 73, cc. 4 e 5, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. - Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 - Allegato X CORSO - ADDETTO CARROPONTE Artt. 71 e 73, comma 4, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. CORSO - IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE - HACCP Regolamento 852/04/CE e s.m.i. - D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.
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Italia (Tutte le città)
Corso gratuito appena avviato con inserimento immediato. Sei appassionato di tecnologia e desideri acquisire competenze pratiche per lavorare sul web? Questo il corso che fa per te! Indennit giornaliera di 5 Compatibile con 350 al mese della misura SFL Stage presso importanti aziende del settore Durante il percorso formativo, acquisirai competenze pratiche su: - Architettura e componenti hardware e software - Funzionalit dell'ambiente operativo - Software per il trattamento dei dati - Trattamento testi per il web - Reti - Comunicazione mediale - Caratteristiche delle reti informatiche e dei dispositivi di rete - Tutela e sicurezza dei dati in rete - Tecniche di utilizzo dei servizi cloud - Web application - Social Network Requisiti: - Disoccupato o inoccupato - Residente in Sicilia (anche se sei minorenne con obbligo di istruzione assolto). - Cittadino non comunitario? Assicurati di avere un permesso di soggiorno valido. Sede del corso: Corso IV novembre, 77 Catania Non perdere l'opportunit di trasformare la tua passione per la tecnologia in una carriera gratificante! Un mondo di opportunit con Arch! Iscriviti ora tramite il link o contattaci
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Caserta (Campania)
Corso Rischi Caduta Dall'alto (Lavori in Quota) DESTINATARI: Addetti, responsabili e preposti a lavori che comportino rischi di caduta dall'alto (lavori in quota). DURATA: Il corso ha la durata di 8 ore (una giornata), compresa la prova finale di apprendimento. ARGOMENTI: - Riferimenti normativi: - D. Lgs. 81/08, come modificato e integrato dal D. Lgs. 106/09, Titolo IV - Capo I - Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili; - Capo II - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota - Sezione I - Campo di applicazione - Sezione II - Disposizioni di carattere generale - Sezione V - Ponteggi fissi - Allegato XX Costruzione e impiego di scale portatili - Allegato XXIII Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre - Titolo III Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale - Il D. Lgs. 475/92: aspetti riguardanti i dispositivi di protezione individuali (DPI) - Norma UNI 11158: Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. Guida per la selezione e l'uso - Test di valutazione finale OBIETTIVO: Formare il personale che svolge o sovraintende a lavori in altezza con particolare riguardo all'uso in sicurezza delle attrezzature di protezione individuale (imbracatura, dispositivi anti-caduta ecc.), anche con riferimento ad esempi riconducibili a situazioni di rischio reali. ISCRIZIONI APERTE: CORSO IN PARTENZA: Per info e costi contattare la sede: Istituto Amato S.r.l. Scuola di Estetica Ente Accreditato dalla Regione Campania Azienda Certificata ISO 9001, per la Qualità sui corsi. Via Arena Centro Direzionale 81100 Caserta 1° piano - corpo 8 (edificio di fronte I.N.P.S.) TEL: 0823/322074 CEL: 345/8001020 3295933470 (anche whastapp) www.istitutoamato.com
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Milano (Lombardia)
2 EVENTI a MILANO del Collegio Periti Italiani - Corso specializzazione Tecnica della Perizia Giudiziaria e Stragiudiziale Sabato 9 ottobre 2021 ore 9,30-13,30 24° Corso di approfondimento sulla Tecnica della Perizia Giudiziaria e Stragiudiziale RELAZIONE TECNICA e Sabato 9 ottobre 2021 ore 14,45-18,45 21° Corso di approfondimento sulla Tecnica della Perizia Giudiziaria e Stragiudiziale PARCELLA per consulenti tecnici e tutti coloro che desiderano intraprendere l’attività peritale in qualsiasi categoria professionale Sabato 9 ottobre 2021 orario 9,30 - 13,30 il COLLEGIO PERITI ITALIANI organizzerà a MILANO il 24° Seminario di approfondimento sulla Tecnica della Perizia Giudiziaria e Stragiudiziale, argomento: RELAZIONE TECNICA, per consulenti tecnici e tutti coloro che desiderano intraprendere l'attività peritale in qualsiasi categoria professionale. Destinatari Il corso si rivolge a professionisti, Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti Industriali, Ragionieri, Commercialisti, Consulenti del lavoro, Periti Agrari, Agrotecnici, Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Acustici/Specialisti in acustica, Biologi, Chimici, Consulenti del lavoro, Criminologi, Esperti d'arte, Gioiellieri, Fisici, Geologi, Grafologi, Infermieri, Informatici, Interpreti, Investigatori, Periti grafici e fotografici, Periti in danni ed infortunistica stradale, Periti musicali, Sociologi, per tutti coloro che desiderano approfondire il tema delle consulenze tecniche con particolare attenzione per quelle in ambienti giudiziari. Sbocchi occupazionali Libera professione come Consulente Tecnico d'Ufficio (C.T.U.) presso il Tribunale e/o Giudice di Pace, Consulente Tecnico per la Procura generale, collaborazioni con studi legali come Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.), consulenze tecniche su richiesta di Enti, Società o privati. Sede - MILANO Hotel degli Arcimboldi Viale Sarca, 336 Il seminario è uno dei cinque che costituiscono il Corso di specializzazione in Tecnica della Perizia Giudiziaria e Stragiudiziale. I seminari sono frequentabili con modalità da decidersi personalmente. Separatamente e non obbligatoriamente tutti e cinque. Al termine del Seminario sarà consegnato un attestato di frequenza. L'attestato di frequenza concorre alla formazione del curriculum ai fini dell'iscrizione all'albo dei consulenti tecnici presso i tribunali. L'adesione al corso sarà data rigorosamente in base alla data di ricevimento della prenotazione con relativo pagamento Orario Segreteria: martedì e giovedì ore 11,00 – 15,00 al n° 347/63.02.337 oppure 06.5309.8877 Dispense: Durante il corso sarà consegnato, oltre ad una cartella con documentazione varia, una selezione dai codici civili, degli articoli riguardanti i consulenti tecnici oltre al fascicolo "STEP BY STEP" (passo dopo passo) per gli argomenti proposti Costo: 146,40 (IVA compresa) Il pomeriggio alle ore 14,45 si svolgerà il Seminario sulla PARCELLA Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di almeno 3 persone o per l'acquisto dei 5 seminari in blocco (Affidamento Incarico + Operazioni Peritali + Relazione Tecnica + Parcella + ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO) Il Collegio Periti Italiani organizza seminari di approfondimento sulla Tecnica della Perizia Giudiziaria proprio con il fine di preparare meglio i periti e di evitare di commettere gli errori che spesso portano all'annullamento di cause e processi con il conseguente allungamento dei tempi per ottenere sentenze. SITUAZIONE - L'attività del Consulente Tecnico, d'Ufficio o di parte, stante l'enorme incremento del contenzioso, ha assunto un ruolo indispensabile, correlato ad una sempre più consistente richiesta del mercato, nell'attuale momento di crisi economica. Gli sviluppi professionali connessi sono estremamente articolati, in particolare, il Consulente Tecnico di Ufficio esplica la sua attività, a seguito di nomina ufficiale, per Tribunali, Procure, Giudici di Pace, Commissioni Tributarie. Il Consulente Tecnico di parte per privati, avvocati. aziende ed enti (Comuni, Province e Regioni). PREMESSA - L'attuale normativa sulla perizia e sulla consulenza tecnica nel penale e nel civile, non prevede esplicitamente particolari requisiti circa la formazione del professionista che riceve l'incarico per l'indagine peritale dal magistrato o di consulenza di parte. Da tale constatazione nasce la necessità dell'istituzione di questi seminari che vogliono essere l'inizio di una maggiore qualificazione della nostra categoria: i Consulenti Tecnici. OBIETTIVI - Il Seminario è una delle cinque fasi in cui è stata suddivisa l'attività della consulenza tecnica: 1) Affidamento incarico; 2) Operazioni peritali; 3) Relazione tecnica e deposito; 4) Parcella; 5) Accertamento Tecnico Preventivo; Consulenti Tecnici e Periti; Deontologia Professionale nella Consulenza Tecnica, Tipologia delle Perizie e concetto di valore; Realtà e prospettive della professione di Consulente Tecnico sia CTU che CTP. I Seminari valorizzano gli aspetti metodologici della tecnica peritale nelle sue diverse applicazioni teorico pratiche. L'impostazione didattica, proposta dal Dipartimento Formazione, permette una immediata utilizzazione operativa delle nozioni apprese. I Seminari, inoltre, consentono di acquisire una informazione-formazione di tipo professionale, tale da permettere di individuare le aree deboli e di intervenire con idonei supporti operativi-metodologici. PROGRAMMA 1) Forma e termini di deposito della relazione; 2) Il contenuto della relazione di consulenza; 3) Nullità della relazione; 4) Contestazione della C.T.U. e preclusioni processuali; 5) Vincolatività per il giudice delle conclusioni del C.T.U. ed obbligo di motivazione; 6) Adesione del giudice alle conclusioni del C.T.U. 7) Dissenso del giudice dalle conclusioni del consulente; ? Esami peritali eseguiti in altri giudizi; 9) Rinnovazione delle indagini e sostituzione del consulente; 10) Assistenza all'udienza e audizione in camera di consiglio; 11) Esame contabile; 12) Processo verbale di conciliazione; 13) Mancata conciliazione; 14) Consigli pratici ? Per informazioni generali Cell. 347/63.02.337 06.5309.8877 Sempre sabato 9 ottobre 2021 orario 14,45 - 18,45 il COLLEGIO PERITI ITALIANI organizzerà a MILANO il 21° Seminario di approfondimento sulla Tecnica della Perizia Giudiziaria e Stragiudiziale, argomento: PARCELLA, per consulenti tecnici e tutti coloro che desiderano intraprendere l'attività peritale in qualsiasi categoria professionale. Dispense: Durante il corso sarà consegnato, oltre ad una cartella con documentazione varia, una selezione dai codici civili, degli articoli riguardanti i consulenti tecnici oltre al fascicolo "STEP BY STEP" (passo dopo passo) per gli argomenti proposti Orario: 14,45 - 18,45 Costo: 146,40 (IVA compresa) La mattina si svolgerà alle ore 9,30 il seminario sulla RELAZIONE TECNICA Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di almeno 3 persone o per l'acquisto dei 5 seminari in blocco (Affidamento Incarico + Operazioni Peritali + Relazione Tecnica + Parcella + ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO e altro) PROGRAMMA I - La misura del compenso II - Onorario III - Incarichi cumulativi IV - Incarichi collegiali V - Aumento e riduzione degli onorari VI - Le spese rifondibili VII - L'obbligazione di pagamento VIII - Il provvedimento di liquidazione IX - Il procedimento di opposizione X - Aspetti fiscali XI - Il compenso al C.T.U. nel caso di patrocinio a spese dello Stato
146 €
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Torino (Piemonte)
Patentino muletti - corso riconosciuto dalla regione piemonte forma le figure della sicurezza in sicurezza! iscriviti online dal nostro sito internet o scarica il modulo di iscrizione. sessioni abilitanti – 12 ore modulo teorico pratico | 16 giugno 2021 | ore 09.00 – 13.00 / 14:00 – 18:00 modulo teorico pratico | 17 giugno 2021 | ore 09.00 – 13.00 sessioni aggiornamento – 2 ore modulo teorico pratico | 17 giugno 2021 | ore 09.00 – 13.00 destinatari: utilizzatori e gestori di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo obiettivi: il percorso formativo è finalizzato all'apprendimento di tecniche operative adeguate per utilizzare in condizioni di sicurezza le attrezzature di che trattasi, evidenziando obblighi, regole generali, normative vigenti, responsabilità ed importanti suggerimenti. art. 73 d.lgs. 81/08 e accordo stato regioni 22.02.2012 docenti: personale con esperienza documentata triennale durata: 12 ore (4 ore teoria + 8 ore pratica) - 4 ore agg. [frequenza obbligatoria 90% monte ore] ore prove finali: 2 ore contenuti trattati: presentazione del corso. 1. modulo giuridico - normativo [1 ora] cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro. responsabilità dell’operatore. 2. modulo tecnico [7 ore] tipologie e caratteristiche dei vari tipi di veicoli per il trasporto interno: dai transpallet manuali ai carrelli elevatori frontali a contrappeso. principali rischi connessi all’impiego di carrelli semoventi: caduta del carico, rovesciamento, ribaltamento, urti delle persone con il carico o con elementi mobili del carrello, rischi legati all’ambiente (ostacoli, linee elettriche, ecc.), rischi legati all’uso delle diverse forme di energia (elettrica, idraulica, ecc.). nozioni elementari di fisica: nozioni di base per la valutazione dei carichi movimentati, condizioni di equilibrio di un corpo. stabilità (concetto del baricentro del carico e della leva di primo grado). linee di ribaltamento. stabilità statica e dinamica e influenza dovuta alla mobilità del carrello e dell’ambiente di lavoro (forze centrifughe e d'inerzia). portata del carrello elevatore. tecnologia dei carrelli semoventi: terminologia, caratteristiche generali e principali componenti. meccanismi, loro caratteristiche, loro funzione e principi di funzionamento. componenti principali: forche e/o organi di presa (attrezzature supplementari, ecc.). montanti di sollevamento (simplex - duplex - triplex - quadruplex - ecc., ad alzata libera e non). posto di guida con descrizione del sedile, degli organi di comando (leve, pedali, piantone sterzo e volante, freno di stazionamento, interruttore generale a chiave, interruttore d'emergenza), dei dispositivi di segnalazione (clacson, beep di retromarcia, segnalatori luminosi, fari di lavoro, ecc.) e controllo (strumenti e spie dì funzionamento). freni (freno di stazionamento e di servizio). ruote e tipologie di gommature: differenze per i vari tipi di utilizzo, ruote sterzanti e motrici. fonti di energia (batterie di accumulatori o motori endotermici). contrappeso. sistemi di ricarica batterie: raddrizzatori e sicurezze circa le modalità di utilizzo anche in relazione all'ambiente. dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. sistemi di protezione attiva e passiva. le condizioni di equilibrio: fattori ed elementi che influenzano la stabilità. portate (nominale/effettiva). illustrazione e lettura delle targhette, tabelle o diagrammi di portata nominale ed effettiva. influenza delle condizioni di utilizzo sulle caratteristiche nominali di portata. gli ausili alla conduzione (indicatori di carico e altri indicatori, ecc.). controlli e manutenzioni: verifiche giornaliere e periodiche (stato generale e prova, montanti, attrezzature, posto di guida, freni, ruote e sterzo, batteria o motore, dispositivi di sicurezza). illustrazione dell'importanza di un corretto utilizzo dei manuali di uso e manutenzione a corredo del carrello. modalità di utilizzo in sicurezza dei carrelli semoventi: procedure di movimentazione. segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro. procedura di sicurezza durante la movimentazione e io stazionamento del mezzo. viabilità: ostacoli, percorsi pedonali, incroci, strettoie, portoni, varchi, pendenze, ecc.. lavori in condizioni particolari ovvero all’esterno, su terreni scivolosi e su pendenze e con scarsa visibilità. nozioni di guida. norme sulla circolazione, movimentazione dei carichi, stoccaggio, ecc.. nozioni sui possibili rischi per la salute e la sicurezza collegati alla guida del carrello ed in particolare ai rischi riferibili: a) all'ambiente di lavoro; b) al rapporto uomo/macchina; c) allo stato di salute del guidatore. nozioni sulle modalità tecniche, organizzative e comportamentali e di protezione personale idonee a prevenire i rischi. prova intermedia di verifica parte teorica consistente in questionario a risposta multipla [1 ora]. il superamento della prova (70% risposte esatte) consentirà il passaggio ai moduli pratici 3. modulo pratico ai fini dell'abilitazione all'utilizzo di carrelli industriali semoventi [4 ore] illustrazione, seguendo le istruzioni di uso del carrello, dei vari componenti e delle sicurezze. manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge e secondo quanto indicato nelle istruzioni di uso del carrello. guida del carrello su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, sosta del carrello, ecc.). prova pratica di verifica finale consistente nell'esecuzione delle prove previste dall'all. iv punto 4 dell'accordo csr 22.02.12 [1 ora] a) al termine del modulo pratico (al di fuori dei tempi previsti per il modulo pratico) avrà luogo una prova pratica di verifica finale tutte le prove pratiche devono essere superate. il mancato superamento della prova di verifica finale comporta l'obbligo di ripetere il modulo pratico. documentazione rilasciata: rilascio materiale didattico online; rilascio copia dei registri di presenza dei partecipanti al corso e verbale finale del corso. certificazioni: l'esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale, unitamente a una presenza pari ad almeno il 90% del monte ore, consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell'attestato di abilitazione [pt. 5 accordo csr 22.02.12]. sede del corso: via gaspare saccarelli, 3 – 10144 torino
182 €
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Milano (Lombardia)
Master in Progettista degli interventi sociali Obiettivi Il saper progettare è una di quelle competenze di estrema importanza oggi per chiunque voglia immettersi nel mondo del lavoro ed in particolare nel lavoro sociale. La capacità di rispondere a bandi, attraverso la progettazione, infatti rimane il principale canale per poter avviare progetti e servizi. Nel progettare è importante considerare alcune tappe logiche del processo, ovvero alcuni punti da considerare che devono obbligatoriamente essere presi in considerazione; anche nei formulari più diversi, alcuni punti vengono sempre presi in considerazione, e il progettista deve sempre averli chiari in testa. Semmai, la difficoltà può risiedere nel capire dove, all’interno di un determinato formulario, si chiede quel determinato elemento. Il corso si pone l’obiettivo di dare strumenti metodologici ed interpretativi utili alla stesura di progetti di intervento relativi al contesto sociale, per cui parleremo di interventi nell’ambito scolastico, dei servizi socio-assistenziali e della comunità più allargata. Programma Il corso ha una durata di 500 ore e si articola secondo il seguente programma: MODULO I: INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE SOCIALE Cosa si intende per progetto Perchè progettare Le caratteristiche del contesto “Sociale†MODULO II: GLI STRUMENTI DEL PROGETTISTA I differenti approcci alla Progettazione Sociale: sinottico razionale, concertativo ed euristico; Il Diagramma di GANTT per la pianificazione dei tempi di esecuzione progettuale Bandi e formulari: lettura di bandi e visione di alcune tipologie specifiche di formulari MODULO III: IL PROCESSO PROGETTUALE Modelli teorici: riferimenti per guidare l’azione Analisi dei bisogni: Strumenti e tecniche La sequenza delle tappe logiche: ideazione, attivazione, progettazione, realizzazione e valutazione MODULO IV: SCRIVERE UN BUON PROGETTO Definizione ed analisi del problema Identificazione degli obiettivi I beneficiari dell’intervento Modelli di intervento ed attività MODULO V: LE VALUTAZIONI Differenti tipi approcci alla Valutazione Valutazioni ex-ante, ex-post, in itinere Valutazioni di efficacia, Valutazioni di efficienza MODULO VI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA Prove pratiche di progettazione supervisionate: l’esplicazione di un’idea in progetto Realizzazione di un proprio progetto di intervento in ambito scolastico, socio-sanitario, educativo e in genarale di prevenzione del disagio e promozione del benessere Presentazione del proprio progetto ATTESTATO E BENEFIT A conclusione del percorso formativo verrà rilasciato al partecipante un attestato di “Progettista degli interventi sociali“, inoltre sarà possibile inserire il proprio nominativo e i propri recapiti all’interno del nostro Registro dei Tutor per i Progettisti degli interventi sociali. ELABORAZIONE TESI FINALE Ciascun allievo sceglierà un argomento teorico da approfondire nella stesura della tesi finale del master. La tesi sarà articolata in tre capitoli: un capitolo teorico (minimo 20, massimo 50 pagine); il report del progetto e la relazione conclusiva. ESAME FINALE L’esame finale consiste nella presentazione e discussione della tesina. La valutazione terrà conto solo della qualità degli elaborati finali. Destinatari Il Master in Progettista degli interventi sociali è rivolto ad esperti del settore e a tutti coloro che intendano utilizzare strumenti operativi in contesti socio-educativi, abilitativi, riabilitativi, di supporto e cura: medici, psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, terapisti della riabilitazione, infermieri, operatori sociosanitari, operatori sociali, educatori e insegnanti, ovvero tutte quelle figure professionali che fanno della relazione interpersonale il loro principale strumento di aiuto. Docenti I docenti del Master in Progettista degli interventi sociali sono esperti provenienti da ambiti accademici e professionali relativi alle discipline oggetto del corso: Psicologi Educatori Pedagogisti Esperti nelle arti ginniche Esperti in educazione fisica Attestato A conclusione del Master in Progettista degli interventi sociali ciascun allievo riceverà l’attestato di formazione in Progettista degli interventi sociali Costi Il costo del master è di €2.800 + Iva suddiviso in 3 rate di uguale importo. Per qualsiasi informazione si prega di inviare una mail oppure telefonare dalle 12,00 alle 15,30 al 373.7814238
2.800 €
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Roma (Lazio)
Ciao, bonjour, Mi chiamo Guillaume. Madrelingua francese, propongo corsi di francese, per tutti livelli. Della scuola prima alla scuola media e liceo, ma anche per tutti alduti que vorrebbero cominciare o ricominciare. Anche per scolastico universitario. Corso di conversazione, aiuto per i compiti, corso di grammatica, esercizii di vocabolario/ grammatica, video et quizz… tante possibilità! Ho una grande esperienza di lavoro all'estero, perché sono insegnante di francese ricognosciuto dal Istitut fran ais Saint Louis (professore du DELF/ DALF). Ero professore du francese a Berlino per un anno, quindi posso anche insegnare il tedesco. Parlo anche fluente italiano, tedesco e inglese. Il mio metodo si basa sulla comprensione dei problemi o delle difficoltà del.la bambino/ studente.ssa. Poi possiamo lavorare insieme; sempre, cosi: ascoltare, parlare, scrivere, leggere. Ogni corso, ogni ora. Professore dell’Institut fran ais a Roma 2018-2019 Professore dell’Institut fran ais a Berlino 2018-2019 Laurea magistrale di filosofia Paris IV 2018 Laurea trienale di letteratura. Laurea di filosofia Parlo: italiano (B2-C1), tedesco (C2), francese (madrelingua), inglese. Latino et greco. 1h30 = 25 euros
17 €
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Roma (Lazio)
LEZIONE DI PROVA GRATUITA via Enea 91, metro furio camillo INFO: 339.2378516 prenotazione ai seguenti link CORSI YOGA I° turno: Martedì / Giovedì 19-20 II° turno: Martedì / Giovedì 20-21 III° turno: Lunedì / Mercoledì 19-20 IV° turno: Mercoledì 20-21:30 V° turno: Martedì / Giovedì 18-19 CORSO YOGA IN GRAVIDANZA Lunedì 17:45-19:00 CORSO YOGA MAMME E BEBE' mercoledì 17:30-18:30 INFO: 339.2378516 Romayoga.org
50 €
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Italia (Tutte le città)
Oggi, per diventare o essere un vero professionista della vendita, bisogna saper miscelare capacità e comportamenti manageriali ed imprenditoriali, saper usare la tecnica ed applicare un vero e proprio piano funzionale per far emergere in ogni occasione il reale bisogno del nostro cliente. L’obiettivo non è quello di farvi trascorre qualche giornata in aula, ma di condividere con voi un percorso basato su un approccio molto operativo e semplice, infatti saranno adottati strumenti e metodologie pratiche. COSA IMPARERAI: Attraverso un approccio innovativo alla formazione “laboratoriale“ aiuteremo il partecipante ad attuare un progressivo cambio di prospettiva nella fase di gestione della vendita. Dovrà, infatti, individuare e comprendere appieno il punto di vista del cliente per orientarsi ad esso nel miglior modo possibile. A CHI E' DIRETTO IL CORSO: A tutte le risorse coinvolte nell’area vendite e che gestiscono un proprio team (venditori, capo vendita, area manager, sales manager, capo area, responsabile commerciale). METODOLOGIA DIDATTICA E CONTENUTI: Il programma sarà sviluppato in 6 giornate d’aula: • I incontro: Evoluzione del mercato e del ruolo del rivenditore; • II incontro: La fase di analisi, segmentazione e pianificazione strategica; • III incontro: La vendita comportamentale; • IV incontro: La vendita attraverso l’elaborazione del bisogno; • V incontro: Laboratorio di comunicazione e public speaking; • VI incontro: Esercitazione finale. Il corso avrà il preciso scopo di far acquisire ai partecipanti competenze ed abilità che consentiranno loro di fidelizzare clienti soddisfatti. Questo avverrà attraverso tecniche innovative legate all’analisi del cliente, alla relazione, alla comunicazione, alla gestione di un cliente e del proprio tempo, alla pianificazione, alla programmazione e preparazione dell’attività di vendita.
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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