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Ottocento romano


Elenco delle migliori vendite ottocento romano

Massa (Toscana)
Cod.01488 - Fosdinovo in antico teatro dei Malaspina appartamento al primo piano totalmente ristrutturato composto da: soggiorno, angolo cottura, camera matrimoniale,bagno,balcone con vista mare, termoautonomo. Fosdinovo (Fosdinòo nel dialetto della Lunigiana) è un comune italiano di 4 692 abitanti e di 48,71 km² della provincia di Massa-Carrara, porta della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra. Fin dalla Preistoria abitato, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal più importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ciò ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che passò quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile. Al termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorità del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entrò a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945. Il comune è stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo è l'ottavo comune più popoloso, il settimo più densamente popolato e l'undicesimo più grande della sua provincia. Per tutelare la privacy dei nostri clienti vi informiamo che l’indirizzo e’ approssimativo e le informazioni e i valori presenti nell’annuncio non costituiscono, in alcun modo, elemento contrattuale. Le informazioni dettagliate e specifiche dell’immobile verranno fornite compilando il form dell’agenzia o contattandoci telefonicamente. www.casain24ore.it
75.000 €
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Venezia (Veneto)
Appartamento ad Isola Verde con terrazzo vista mare arredabile con un tavolino per cenare all'aperto. L'unità è composta da ampia zona giorno, camera da letto matrimoniale e bagno che è stato da poco rifatto. Nonostante l'età dell'appartamento le sue condizioni interne sono perfette ed il condominio gode di un'area utile per il parcheggio dell'auto. Ottimo appoggio turistico con ingresso al mare a 50 metri. Informazioni generali di Isola Verde Isola Verde (già Isola del Bacucco o La zanzara) è una frazione del comune di Chioggia. La località è delimitata dalle foci del Brenta-Bacchiglione e dell'Adige, separate da pochi chilometri, e da un canale chiamato 'Busiola' che mette in comunicazione i due fiumi. Fino ai primi anni sessanta, Isolaverde veniva denominata Isola del Bacucco; il nuovo nome le venne dato da un imprenditore di Piove di Sacco, Romano Bozzolan, tra i primi a investire nella nuova destinazione turistica dell'isola. Scarsamente abitata (i primi insediamenti di cui rimane traccia, i tipici 'casoni', risalgono alla seconda metà dell'Ottocento), l'isola era prevalentemente deputata alle coltivazioni di ortaggi e alla caccia da parte degli abitanti di Sottomarina. Sempre a partire dagli anni sessanta la parte dell'isola prospiciente la spiaggia si è orientata al turismo, con la progressiva costruzione di strutture alberghiere, campeggi e stabilimenti balneari. Molto rilevante per l'economia locale è la presenza di attività ricettive di livello nazionale come il Villaggio Isamar e l'esclusivo stabilimento balneare Sabbia e Sale feeling beach. Il resto dell'isola viene tuttora destinato alla coltivazione. Sono presenti diversi sentieri naturalistici che attraversano l'isola.
65.000 €
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Venezia (Veneto)
Ad Isola Verde di Chioggia proponiamo in vendita un mini-appartamento bilocale graziosamente ristrutturato ed ammobiliato per avere quattro posti letto. A due passi dalla spiaggia e con posto auto scoperto. Terrazzo vista mare Informazioni generali di Isola Verde Isola Verde (già Isola del Bacucco o La zanzara) è una frazione del comune di Chioggia. La località è delimitata dalle foci del Brenta-Bacchiglione e dell'Adige, separate da pochi chilometri, e da un canale chiamato 'Busiola' che mette in comunicazione i due fiumi. Fino ai primi anni sessanta, Isolaverde veniva denominata Isola del Bacucco; il nuovo nome le venne dato da un imprenditore di Piove di Sacco, Romano Bozzolan, tra i primi a investire nella nuova destinazione turistica dell'isola. Scarsamente abitata (i primi insediamenti di cui rimane traccia, i tipici 'casoni', risalgono alla seconda metà dell'Ottocento), l'isola era prevalentemente deputata alle coltivazioni di ortaggi e alla caccia da parte degli abitanti di Sottomarina. Sempre a partire dagli anni sessanta la parte dell'isola prospiciente la spiaggia si è orientata al turismo, con la progressiva costruzione di strutture alberghiere, campeggi e stabilimenti balneari. Molto rilevante per l'economia locale è la presenza di attività ricettive di livello nazionale come il Villaggio Isamar e l'esclusivo stabilimento balneare Sabbia e Sale feeling beach. Il resto dell'isola viene tuttora destinato alla coltivazione. Sono presenti diversi sentieri naturalistici che attraversano l'isola.
60.000 €
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Roma (Lazio)
ROMA, Centro Storico, Rione Parione - Piazza Campo de' Fiori. Proprietà amatoriale al piano secondo di un bellissimo Palazzo storico, con vista direttamente su Piazza Campo de' Fiori, una delle più affascinanti piazze del centro storico romano. La proprietà è costituita da due appartamenti completamente restaurati e finemente arredati, composti come segue: - Appartamento interno 2A, di mq 63,00 circa, con accesso dal pianerottolo comune al limitrofo appartamento interno 2/ composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno e soppalco. - Appartamento interno 2B, di mq 70,00 circa, con accesso dal pianerottolo comune al limitrofo appartamento interno 2A, composto da soggiorno, cucina, camera da letto, bagno e ripostiglio. Le eleganti abitazioni sono arricchite da arredi pregiati, soffitti in legno a vista, docce con cromoterapia e dotate di impianto di climatizzazione. Attualmente utilizzate dalla proprietà come raffinate case vacanza, con consolidato ed elevato reddito. Dettagli: Appartamenti amatoriali 63,00 mq int. 2A 70,00 mq int. 2B Arredi pregiati Soffitti in legno a vista Doccia con cromoterapia Climatizzazione Alta redditività https://www.immobilidiprestigio.it/it/ref/HNH18 RIONE PARIONE "Il Piano Nobile della Città" Il Parione si trova armoniosamente incastonato all'interno dell'ansa che il Tevere compie a lambire il Vaticano per poi ridiscendere lungo il Gianicolo; per l'esattezza, è compreso tra l'asse di Corso Rinascimento a est e quello di Via de' Cappellari a sud-ovest, per formare un quadrilatero irregolare con gli angoli settentrionali in Piazza dell'Orologio e Piazza delle Cinque Lune. Non ha un'estensione considerevole, ma al suo interno si trovano alcune tra le piazze, le chiese, le abitazioni e le vie in assoluto più rinomate e suggestive della Capitale. Basti nominare Piazza Navona e Campo de' Fiori, per accendere nella memoria di cittadini e stranieri immagini e suoni di luoghi dal fascino inconfondibile. Sesto rione di Roma per decreto di Papa Benedetto XIV, ha per stemma un grifone - la nota creatura mitologica greca simbolo di fierezza e di nobiltà - ma il suo nome deriva da paries, parete, muro: nel senso di 'rovine', che nel Medioevo erano indicate con il termine pariones. Il rudere è ormai inesistente; potrebbe trattarsi di ciò che rimaneva delle recinzioni dello Stadio di Domiziano, oppure dei resti del sontuoso palazzo del prefetto dell'Urbe Cromaziano: un edificio molto alto, ricco di raffinati mosaici e di ornamenti d'oro e cristalli, e impreziosito dalla raffigurazione di un'astronomia con i segni celesti. Adiacente alla muraglia superstite, nelle vicinanze del Circo Agonale, tra la Chiesa di San Tommaso in Parione e Piazza Pasquino, v'era infatti anticamente una struttura chiamata Torre Parione de Campo. La popolazione residente crebbe di numero fino al XV secolo, quando il rione perse la vecchia identità movimentata e disordinata tipicamente medievale per acquisire una fisionomia più rinascimentale, grazie agli interventi di miglioramento urbanistico operati sotto Sisto IV. Per tutto il secolo successivo, ristrutturazioni di palazzi, ampliamento e pavimentazione delle strade, interventi artistici per la valorizzazione estetica di chiese e edifici laici favorirono nuovi insediamenti e il fiorire di intense attività commerciali. L'area del Parione era allora così urbanisticamente fitta da risultare come l'unica zona compresa nelle Mura Aureliane dove i terreni edificati prevalevano su quelli liberi. Le trasformazioni si protrassero sotto i papi successivi fino alla metà del Settecento, per poi seguire il piano urbanistico di Domenico Fontana durante tutto il periodo pre-unitario; mentre le più recenti e significative alterazioni del rione si ebbero tra la fine del XIX secolo e l'epoca fascista. Il cuore geografico del Rione Parione è Piazza Pasquino, che prende il nome dalla cosiddetta 'statua parlante', gruppo marmoreo di età romana collocatovi nel 1501. Da lì si dirama la Via del Governo Vecchio, corrispondente all'antica Via di Parione, un tempo itinerario dei cortei papali che da Castel Sant'Angelo erano diretti verso il Laterano, e oggi famosa per le caratteristiche botteghe di antiquari e artigiani. Sul lato opposto di Piazza Pasquino, attraverso l'omonima via, si accede a Piazza Navona, alla quale, per la ricchezza di storia e di arte, e anche per l'originalità delle attrazioni e l'intensità dei movimenti turistici, si potrebbero dedicare innumerevoli pagine di ammirata celebrazione. Basti qui ricordare che la forma e le dimensioni tutt'affatto singolari della piazza sono dovute all'antica presenza in quel luogo dello Stadio di Domiziano, perfettamente orientato in direzione nord-sud per una lunghezza di 275 metri e una larghezza di oltre cento. Il nome 'Navona' deriverebbe dai giochi agonali (in agone, nagone, navone, navona) che si tenevano in quell'area, ma è molto probabile che fu determinato anche per la forma oblunga e per la consuetudine invalsa tra il Seicento e l'Ottocento di allagare il fondo concavo della piazza perché ospitasse le sfilate degli equipaggi dei prelati e dei principi. E sarebbe - come accennato - oltremodo esteso lo spazio necessario per soffermarsi a dovere sulla Fontana dei Fiumi del Bernini, sulla Chiesa di Sant'Agnese in Agone ultimata dal Borromini; così come su tutta la vita che notoriamente si svolge ogni giorno attorno a questi monumenti di sublime eleganza barocca. Lungo il margine meridionale del rione, invece, attraversati Corso Vittorio Emanuele e Via del Pellegrino, sta la Piazza di Campo de' Fiori: uno dei luoghi più importanti per la vita e la storia dei romani. Vi si tenevano gare sportive e popolari, ma anche comizi ed esecuzioni capitali; e dal 1869 ospita un tipico e vivacissimo mercato alimentare e floreale. Il suo nome ha forse radici mitologiche, ma più probabilmente è dovuto al fatto che nel Quattrocento l'area rimase abbandonata e si ricoprì di erba e fiori spontanei. Dal 1887 vi si erge al centro il monumento a Giordano Bruno, realizzato da Ettore Ferrari in memoria del celebre personaggio proprio lì giustiziato sul rogo come eretico nell'anno 1600. Prevale comunque su tutte le altre, nel rione, la componente di distinzione, di elevatezza esclusiva, di eccellenza. Non è un caso che il territorio che occupa corrisponde all'unica parte di Roma certamente abitata senza interruzione dall'antichità fino a oggi. E dunque, se pensiamo per un momento alla città come a un edificio patrizio dei secoli scorsi, non dovrebbe esserci difficile riconoscere al Rione Parione la funzione e il prestigio del piano nobile: di quel tipico elemento strutturale che la tradizione identificava nel primo piano, e al quale era riservata la vera e propria residenza della famiglia padronale, con le sale più ampie e adorne, con le finestre più luminose e le facciate esterne maggiormente curate nei dettagli di forma. E se in tal senso Campo de' Fiori rappresenterebbe un accogliente vano d'ingresso, Piazza Navona sarebbe senz'altro da considerare come uno sfarzoso, indefinibilmente straordinario salone dei ricevimenti.
1.200.000 €
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