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Presidente commissione


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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Ravenna (Emilia Romagna)
VALIDITÀ DEL CORSO ONLINE (FAD) La certificazione rilasciata è valida in tutto il territorio nazionale. Come è indicato nella risoluzione del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in quanto la validità è valutata ed attestata dalla Regione competente, cui infatti spetta sia l’organizzazione degli specifici corsi in questione che l’organizzazione della formazione professionale in generale. REQUISITI DI INGRESSO PARTECIPANTI Al fine dell'ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti: - maggiore età; - adempimento dell'obbligo scolastico. Oltre ai requisiti di cui sopra, gli stranieri devono dimostrare una sufficiente conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo: tale conoscenza può essere verificata attraverso un test di ingresso da svolgere all’interno della piattaforma FAD. Il corso è conforme a quanto descritto dalla D.G.R. n° 188 del 29.03.2007 della Regione Calabria. ADEMPIMENTI RICHIESTI Il corsista deve garantire 150 ore di studio sulla piattaforma didattica messa a disposizione dall’associazione. Al momento dell’iscrizione viene comunicato il periodo nel quale verrà effettuato l’esame, la data esatta verrà comunicata circa due settimane prima dell’esame in base alla disponibilità della commissione esaminatrice. ESAME FINALE Per il conseguimento della qualifica il candidato deve effettuare una prova di verifica finalizzata ad accertare il grado di preparazione professionale. Sono ammessi a sostenere la prova di verifica coloro i quali abbiano regolarmente frequentato il corso e le 150 ore obbligatorie previste. L'esame finale, è articolato in una prova scritta. La prova scritta consiste nella risoluzione, alla presenza della commissione d'esame, di trenta domande a risposta multipla. La durata della prova è di trenta minuti. La prova si considera superata da parte di chi ha risposto esattamente ad almeno ventuno domande. Ai candidati che abbiano superato la prova scritta, Informatic World rilascerà un attestato di frequenza. La Commissione esaminatrice istituita da Informatic World sarà composta da un componente della Regione Calabria in qualità di presidente e da due docenti (esperti nel settore) nominati dall'ente di formazione.
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Siena (Toscana)
Il corso finalizzato all'acquisizione di conoscenze e competenze professionali nell'ambito della gestione di una impresa agricola, conosciuto anche come ex Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), è disciplinato da: - D.G.R n. 188 del 29.03.2007 della Regione Calabria – Linee guida per il riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) art.3 punto 4.a, laddove è specificato che la capacità professionale è acquisibile anche attraverso percorsi di Formazione Professionale; - PSR della Regione Calabria 2014/2020, con riferimento specifico alla durata minima (150 ore) del corso di formazione professionale in campo agricolo – intervento 4.1.2. Il corso è autorizzato dalla città metropolitana di Reggio Calabria ed è fruibile interamente online. Solo l'esame finale dovrà essere svolto in presenza, ma fino al termine l'emergenza COVID-19 è possibile effettuare esami in remoto. Il percorso formativo: - è finalizzato a dare competenze tecniche, legislative ed igienico-sanitarie per svolgere al meglio la professione - può essere frequentato anche in presenza di un rapporto di lavoro - viene svolto interamente su piattaforma e-learning, con lezioni on demand, a rilascio di report certificati, disciplinato dal D.LGS n° 59/2010, dalla legge regionale 193/2015 - ha durata di 150 ore. OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI DEL CORSO L’obiettivo è formare gli imprenditori agricoli professionali che vogliano esercitare l’attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse e non sono in possesso dei requisiti tecnico / professionali e che devono svolgere attività di: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. AGEVOLAZIONI PREVISTE PER COLORO CHE HANNO LA QUALIFICA DI IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE: - gli imprenditori agricoli professionali possono accedere ad agevolazioni e finanziamenti a loro dedicati in modo esclusivo; - il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) rilascia, tramite le Regioni, fondi per agevolare la nascita di nuove attività agricole; - per i giovani imprenditori agricoli con meno di 40 anni sono previsti ulteriori finanziamenti come il fondo primo insediamento. DURATA DEL CORSO La durata del corso è di 150 ore teoriche da fruire all'interno della piattaforma FAD (Formazione A Distanza). ARGOMENTI Di seguito una sintesi degli argomenti che corrispondono ai moduli didattici trattati durante il corso: - aspetti normativi (D.Lgs. 81/2018); - agricoltura e tutela ambientale; - gestione dell’impresa agricola; - valorizzazione dei prodotti e associazionismo agricolo; - organizzazione e gestione operativa dell’esercizio commerciale. TIPOLOGIA DI CORSO E CERTIFICAZIONE RILASCIATA Il corso è un corso di qualifica professionale abilitante. VALIDITÀ DEL CORSO ONLINE (FAD) La certificazione rilasciata è valida in tutto il territorio nazionale. Come è indicato nella risoluzione del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in quanto la validità è valutata ed attestata dalla Regione competente, cui infatti spetta sia l’organizzazione degli specifici corsi in questione che l’organizzazione della formazione professionale in generale. REQUISITI DI INGRESSO PARTECIPANTI Al fine dell'ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti: - maggiore età; - adempimento dell'obbligo scolastico. Oltre ai requisiti di cui sopra, gli stranieri devono dimostrare una sufficiente conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo: tale conoscenza può essere verificata attraverso un test di ingresso da svolgere all’interno della piattaforma FAD. Il corso è conforme a quanto descritto dalla D.G.R. n° 188 del 29.03.2007 della Regione Calabria. ADEMPIMENTI RICHIESTI Il corsista deve garantire 150 ore di studio sulla piattaforma didattica messa a disposizione dall’associazione. Al momento dell’iscrizione viene comunicato il periodo nel quale verrà effettuato l’esame, la data esatta verrà comunicata circa due settimane prima dell’esame in base alla disponibilità della commissione esaminatrice. ESAME FINALE Per il conseguimento della qualifica il candidato deve effettuare una prova di verifica finalizzata ad accertare il grado di preparazione professionale. Sono ammessi a sostenere la prova di verifica coloro i quali abbiano regolarmente frequentato il corso e le 150 ore obbligatorie previste. L'esame finale, è articolato in una prova scritta. La prova scritta consiste nella risoluzione, alla presenza della commissione d'esame, di trenta domande a risposta multipla. La durata della prova è di trenta minuti. La prova si considera superata da parte di chi ha risposto esattamente ad almeno ventuno domande. Ai candidati che abbiano superato la prova scritta, Informatic World rilascerà un attestato di frequenza. La Commissione esaminatrice istituita da Informatic World sarà composta da un componente della Regione Calabria in qualità di presidente e da due docenti (esperti nel settore) nominati dall'ente di formazione.
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Varese (Lombardia)
Pacchetto per la preparazione all’esame di scuole superiori, anche per studenti con DSA, per concludere bene la maturità! Il centro Your Self, CENTRO DI SUPPORTO ALLO STUDIO, da dieci anni è attivo sul territorio di Varese con servizi innovativi alle varie discipline ed al metodo di studio. In funzione degli esami, offre supporto specialistico per accompagnare in modo mirato gli studenti per la preparazione dell’esame di maturità. Il servizio è erogato in modalità online ed in presenza. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO: L’esame di Stato si svolgerà in presenza, a meno che non ci siano condizioni epidemiologiche tali da prevedere in videoconferenza, o nella scuola non sono garantite le condizioni di sicurezza stabilite dal Protocollo, o uno dei commissari, il Presidente o uno degli studenti sia sottoposto ad un regime sanitario che comporti l’isolamento. La maturità 2020 ha subito una completa rivisitazione a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus, che ha ormai forzato a casa i nostri studenti dal 24 Febbraio. Gli studenti si troveranno così ad affrontare una maturità non tradizionale, ma una sola prova orale “rinforzata”. Il maxi orale organizzato in cinque fasi e l’ordinanza ministeriale del 16 Maggio che definisce le fasi del maxi orale, l’esame sarà così articolato: 1. Elaborato complessivo su un argomento relativo materiale di indirizzo- sulle stesse materie individuate dal MIUR per la seconda prova. L’argomento sarà assegnato dal corpo docenti entro il 1 Giugno e gli studenti dovranno inviarlo ai prof entro il 13 Giugno. I docenti sceglieranno se assegnare un argomento diverso a ciascun candidato, oppure se assegnare a tutti o a gruppi di studenti il medesimo argomento; 2. Discussione/ commento di un breve testo di letteratura italiana, già oggetto di studio durante il quinto anno sulla base del documento del 30 Maggio; 3. Discussione interdisciplinare su un argomento assegnato dalla commissione; 4. Esposizione dell’esperienza PCTO (alternanza scuola- lavoro), mediante presentazione multimediale o relazione; 5. Domande sulle attività di Cittadinanza e Costituzione. La data di inizio del maxi orale è fissata per il 17 Giugno, si tratta stessa data precedentemente individuata dal MIUR per la prima prova. Si sosterrà in presenza e secondo le misure di sicurezza previste, per cui la commissione- quest’anno tutta interna ad eccezione del Presidente- e il candidato indosseranno la mascherina e staranno a distanza di due metri. Lo studente potrà portare al massimo un accompagnatore ed entrambi firmeranno un’autodichiarazione sulle loro condizioni di salute. Il Centro Your Self offre supporto completo per l’organizzazione dei contenuti dell’orale e per la realizzazione dell’elaborato in modo tale che lo stesso risulti coerente e ben strutturato, per il rafforzo delle capacità espositive e per l’analisi critica dei testi di letteratura italiana, nonché del rafforzo delle capacità espositive per la discussione interdisciplinare sull’argomento assegnato dalla commissione. CHIAMA SUBITO la Dott.ssa Infante al numero 347.2900171– Via Albuzzi 8 - 21100 Varese
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Italia (Tutte le città)
Un golpe segreto, senza armi e carri armati. Ma non meno pericoloso. “Basta una sola persona che ci governa ricattata o ricattabile, perché la democrazia sia a rischio.” Tina Anselmi 192 tra generali e colonnelli, un centinaio di politici, alti magistrati, alti gradi della burocrazia dello Stato, vertici dei servizi segreti. Un golpe segreto, senza armi e carri armati. Ma non meno pericoloso. A distanza di quasi quarant’anni (la scoperta degli elenchi della P2 è del maggio 1981), risultano preziosi e rivelatori gli appunti della presidente della commissione parlamentare Tina Anselmi, ex partigiana, cattolica e coraggiosa ministra. Il volume comprende l’elenco completo degli iscritti alla P2, lettere di Cossiga, Gelli, Sindona ed estratti della relazione della Commissione. Con la prefazione di Dacia Maraini, una testimonianza di Giovanni Di Ciommo, un nuovo saggio di Anna Vinci e la postfazione di Giuliano Turone
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Vercelli (Piemonte)
Matteo Malafronte è un insegnante con decennale esperienza d'insegnamento, nonostante la giovane età. Prepara da anni con riconosciuto successo studenti di tutte le età ad affrontare gli esami di ammissione in conservatorio, gli esami ABRSM o di certificazione di competenze quali l'Armonia attraverso un metodo pedagogico innovativo. Si trova in stretto contatto con l'eredità pedagogica della leggendaria pianista napoletana Maria Tipo, avendo studiato per diversi anni con pianisti successori della sua tradizione: prima col Maestro Giuseppe Andaloro, vincitore del Premio Busoni (Presidente della Commissione: Maria Tipo), poi sotto la guida del Maestro Alessandro Marangoni, perfezionatosi con Maria Tipo presso la Scuola di Musica di Fiesole, infine sotto quella del Maestro Luca De Gregorio, a sua volta perfezionatosi con la grande Maestra napoletana in Svizzera, presso il Conservatorio Superiore Di Ginevra. Nel 2020, a soli 23 anni, pubblica il manuale didattico "Metodo Di Lettura Pianistica" (MALAFRONTE, Matteo. Metodo di lettura pianistica. Polonia: Amazon Fulfillment, 2020), che riceve ampio consenso: il 26 Novembre dello stesso anno "Metodo di Lettura Pianistica" si classifica #1 della categoria "Musica" Amazon Kindle, accanto a testi di massima autorevolezza. Tra le sue attività di collaborazione con enti e festival nazionali, si segnalano le attività d'incisione (CENTORIO, Marco Antonio; HEREDIA, Pietro. Mottetti, Inni e Antifone. Londra: Elegia, 2019) e di managing d'importanti canali social, che contano ormai complessivamente centinaia di migliaia di visite.
30 €
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