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Questione italiana


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LA QUESTIONE ITALIANA: IL NORD E IL SUD DAL 1860 A OGGI
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      STORIA DEL NOME DI DIO - Un recente studio che fa luce sulla corretta pronuncia del Sacro Nome L'Autore Il dottor Gérard Gertoux vive a Lione. E’ un ebraista ed uno specialista del Tetragramma. Ha studiato lingue semitiche presso l’Accademia di Lingue Antiche (Saintes) e si è laureato in archeologia e storia delle civiltà antiche all’Università di Lione II. E' attualmente presidente dell'Association Biblique de Recherche d'Anciens Manuscrits (Associazione Biblica di Ricerca dei Manoscritti Antichi). Ha scritto diversi articoli specialistici di teologia biblica e in particolare sulla teonimia. RETROCOPERTINA LIBRO Il primo regalo che avete ricevuto: il nome. L'ultimo ricordo che resterà a lungo dopo di noi inciso sulla pietra: il nome. Quindi il nome è veramente importante! Eppure molti lo negano proprio a Dio. Ma Dio ha un nome, la Bibbia lo riporta oltre 7000 volte e tutte le religioni ne convengono; allora perché così poca gente lo conosce? Alcuni dicono che è troppo sacro perché si usi, altri che Dio vuole nasconderlo, oppure che la pronuncia e andata persa quindi non è importante. Però, nella Bibbia, il solo personaggio religioso che rifiuta sistematicamente di usare il Nome, è Satana il Diavolo. Quando Gesù discusse con Satana, la discussione è edificante, Gesù usò soltanto il Nome e Satana solo il titolo anonimo “Dio”. (Mt. 4:1-11) Questo antagonismo non è una novità tra coloro che evitano il nome di Dio (Ger 23:27) e quelli che accettano di usarlo! (Ger. 10:25). Questo studio a carattere storico e filologico ha lo scopo di aiutare tutti a capire che per 6000 anni questo nome è stato conosciuto e usato, ma, nel giro di pochi secoli sono sorte filosofie e interessi umani, che hanno cercato di oscurare questo grande nome, sopravvivendo fino ai nostri giorni. Il dottor Gèrard Gertoux con questo suo studio oltre a ripercorre i sei millenni di storia del nome di Dio, dimostra la correttezza filologica della pronuncia che risulta leggendo i testi antichi “secondo le lettere”, ovvero Y.EH.OW.AH. Inoltre come specialista del tetragramma, dimostra la superficialità e l’infondatezza di tutti gli argomenti di quei studiosi che, sviliscono pregiudizialmente e quindi rifiutano anche oggi, di pronunciare il Sacro Nome. Scoprirete anche che usare e pronunciare il nome di Dio in questo momento storico, è indispensabile per la nostra salvezza fisica e spirituale , in base alle dichiarazioni di Dio contenute nella Bibbia. (Gl. 2: 32; Ro 10:13) benedetto-xvi.jpg-150 "si metterà in trono con la pretesa di essere Dio" (2 Tess.2:4) L'ABISSO fra Benedetto XVI° e il Prof. Gérard Gertoux Nel suo recente libro dal titolo "Gesù di Nazaret", benedetto xvi° ha scritto quanto segue riguardo all'uso del nome divino: "Era assolutamente corretto che in Israele non si pronunciasse questa autodefinizione di Dio percepita nella parola YHWH, che non la si degradasse a una specie di nome idolatrico. E pertanto non è corretto che nelle nuove traduzioni della Bibbia si scriva come un qualsiasi nome questo nome per Israele sempre misterioso e impronunciabile." Eppure gli scrittori ebraici della Bibbia usarono quasi 7000 volte questo nome. E il figlio di Y.EH.OW.AW o GEOVA, Gesù Cristo, ha detto al popolo di Israele: "Ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò ancora conoscere", e nella preghiera modello che insegnò, al 1° posto disse: "sia santificato il tuo nome" Che ne pensate? E giusto o sbagliato usare il nome di Dio? Come si può essere amici dell'Onnipotente Creatore Y.EH.OW.AW o Geova o Jeova, se non si conosce per nome. Se Y.EH.OW.AW o GEOVA dice: "tale il mio nome in eterno e tale e l'appellazione mia per tutti secoli", chi ha il diritto di contraddirlo? Un contrasto che fà onore! Questo uomo è uno di "quelli che [non] amano il tuo nome ". [Salmo 5:11] Mentre i suoi servitori dicono di continuo: "Sia magnificato Y.EH.OW.AW o GEOVA che prova diletto nella pace del suo servitore" [Salmo 35:27] Il suo sguardo tetro e triste e molto diverso da "tutti quelli che si rifugiano in te si rallegreranno; A tempo indefinito grideranno di gioia. E quelli che amano il tuo nome esulteranno in te ". (Salmo 5:1) PREFAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA 39-storia-nome-dio-250 Dopo la pubblicazione di questo libro in francese, inglese danese e spagnolo, sono lieto di scrivere la prefazione anche per la versione italiana. E’ con molto piacere che ringrazio tutta l’èquipe italiana, re­sponsabile della pubblicazione del mio libro. Ho particolarmente apprezzato l’accoglienza molto piacevole e la professionalità della professoressa Gabriella Gabrielli, la tra­duttrice, insieme alla dottoressa Maria Grazia Aragone. Ringrazio anche la professoressa Elena Necchi che ha effettuato un’accurata revisione linguistica, rendendo il più scorrevole possibile il testo per i lettori italiani; il Prof. Stefano Pizzorni per la revisione finale. Vorrei infine ringraziare il dottor Steno Sari, che ha coordinato l’insieme dei lavori e l’editore, per aver deciso di pubblicare questo libro in lingua italiana. Gérard Gertoux RECENSIONI Desidero innanzitutto ringraziare le persone qui sotto elencate per le preziose parole di incoraggiamento che mi hanno espresso. Ricordo con grande piacere le loro osservazioni, pre­cisando che esse non costituiscono in alcun modo una garanzia per quanto riguarda le conclusioni della mia ricerca, ma stanno comunque a indicare al lettore la serietà del mio lavoro. André Chouraqui (Biblista e traduttore).Si è detto personal­mente compiaciuto per questo lavoro che ha giudicato molto serio su di un soggetto tanto importante. L’ha citato nel suo libro Mosè. Henri Cazelles (Direttore del’Institut Catholique di Parigi): “La ringrazio vivamente di avermi inviato il suo “In Fame only?”,1 molto ricco di documentazione. Lo depositerò presso la Biblio­teca Biblica, dove i ricercatori potranno trarne gran profitto. Complimenti egrazie”. Edward Lipinski (Professore alla Katholieke Universiteit Leuven): “Ci tengo a ringraziarla per questo invio e a congratularmi per il lavoro coscienzioso di cui questa ri­cerca è la prova. Non mancherò di farne uso ogni qualvolta ritornerò su questo tema”. Shelomo Morag (Professore alla Hebrew University di Geru­salemme): “Lo studio è ricco di importanti testimonianze e costituisce una buona sintesi della ricerca”. Daniel Faivre (Professore presso l’Université de Franche-Comté CRNS): “La mia prima impressione è molto positiva. Presuppone una ricerca di impressionante erudizione sul Te­tragramma, che supera ampiamente le analisi che io ho sviluppato nel mio ultimo lavoro…” Mireille Hadas Lebel (Professoressa all’Università Parigi IV Sorbona): “Sono rimasta colpita dal fatto che il Tetragramma scritto in geroglifici si pronunci Yehua. Il suo studio è tanto denso e ricco che meriterebbe una rilettura immediata”. Marguerite Harl (Professoressa all’Università di Parigi IV Sor­bona, traduttrice e curatrice della Bibbia di Alessandria): “L’invio [del suo libro] mi riempie di ammirazione. Ancora una volta, tutti i mieicomplimenti”. Jacques Duquesne (Scrittore biblico): “Sulla pronuncia del Tetragramma, io non possiedo un’erudizione paragonabile alla sua. Ma le argomentazioni sostenute mi sembrano del tutto con­vincenti e sono felicissimo di averne avuto conoscenza”. R. Josy Eisenberg (Scrittore e animatore della trasmis­sione “Sorgente di vita”): “Tengo a dirle che condivido pienamente le sue opinioni. Attualmente ci sono troppi equivoci a proposito del Tetragramma”. E. J. Revell (Professore emerito all’Università di Toronto): “Ero molto interessato a leggere la copia del suo lavoro da Lei speditomi. Prima della lettura del suo studio non avevo una particolare opinione sulla pronuncia del nome di Dio. Come studente, negli anni ‘50, appresi che gli studiosi avevano de­terminato che Yahweh fosse la pronuncia antica. Non ritenni l’argomento ben fondato, ma questa opinione era considerata quasi come un articolo di fede dai miei insegnanti, e non avendo argomenti migliori ignorai il problema. Da allora ho pensato alla questione occasionalmente, ma le informazioni da me acquisite sono tutte riportate nel suo studio. Lei ha certa­mente raccolto più informazioni sull’argomento di ogni altro studioso che io conosca e mi congratulo con lei per aver pro­dotto questo prezioso lavoro. Molte grazie per avermelo spedito”. D. C. Hopkins (Curatore del Near Eastern Archaeology): “Gra­zie per avermi sottoposto il suo ricco e dettagliato studio. Il soggetto è affascinante”. G. W. Buchanan (Curatore del Mellen Biblical Commentary): “Mi permetta di ringraziarla molto per avermi spedito la sua eccellente tesi. Confido che venga presto pubblicata”. E. A. Livingstone (Dottore all’Università di Oxford): “Ho in­viato una copia della sua garbata lettera e della sua tesi a uno dei miei colleghi che mi ha dato un grande sostegno nella scelta del materiale sull’Antico Testamento nella terza edizione dell’Oxford Dictionary of the Christian Church (…); mi ha detto di aver trovato la sua tesi molto interessante; ha detto anche che la sua posizione è ragionevole e ben argomentata”. D. N. Freedman (Curatore dell’Anchor Bible): “Sono stato lieto di avere Sue notizie e la Sua trattazione dettagliata di questo prezioso e interessante soggetto, su cui ho scritto di tanto in tanto. Non sono mai stato completamente soddisfatto della mia stessa analisi e interpretazione del nome divino nella Bibbia ebraica, né di quella di altri, incluso il mio stesso professore, W. F. Albright e il suo insegnante (da cui Albright derivò la sua posizione), Paul Haupt. Allo stesso tempo non ho visto nient’altro che mi persuadesse del valore superiore di un’altra interpretazione, ma sarò felice di imparare dal suo studio e forse di scoprire che lei ha finalmente risolto questo enigma di vecchia data”. 1 La prima versione di quest’opera s’intitolava In Fame Only? ed è disponibile per la consultazione come tesi di laurea presso l’Istitut Catholique di Parigi (T594GER) 21, rue d’Assas F-75270 Editriceazzurra7 In vendita a 21,00 euro+3,63 spese postali
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      L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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      Italia (Tutte le città)
      NELLI Giovanni (Sec. XIX) IL RE DEI CUOCHI ossia L’ARTE DI MANGIARE AL GUSTO DEGL’ITALIANI CON CIBI NOSTRALI E FORESTIERI Opera contenente QUANTO E’ N ECESSARIO PER SAPER BENE ORDINARE E SERVIRE UN PRANZO NONCHE’ I MIGLIORI METODI PER FARE CONSERVE, ROSOLI, LIQUORI E GELATI. 827 Ricette. FIRENZE ADRIANO SALANI, EDITORE Viale dei Mille. 1929 Copertina rigida con sovraccoperta illustrata, formato cm. 18,5x13, brossura ristampata, pagine 400, in antiporta tavola in bianco e nero, nel testo raffigurante una tavola imbandita per 24 persone. Raccolta di 827 ricette. Esemplare in eccellente stato di conservazione. “Nulla v’ha di più antico dell’arte culinare; essa può dirsi nata coll’uomo. Gli eroi, le belle e persino gli dei la professarono con orgoglio… Niun paese è più a dovizia favorito dai doni della natura dell’Italia ma poiché la questione della cucina riguarda tutte le nazioni europee abbiamo fede che quando i raggi d’una savia dottrina culinare avranno dissipato le tenebre, molti fatti importanti per quest’arte, finora ignorati o non avvertiti, verranno in luce con grande giovamento della salute degli uomini.” Così, nella parte introduttiva del suo “ Il Re dei cuochi - Trattato di gastronomia universale contenente le migliori ricette per la preparazione di ogni sorta di vivande”, pubblicato nel 1868 – 23 anni prima dell’assai più conosciuto trattato dell’Artusi- , scrive Giovanni Nelli, giovane milanese amante dell’arte culinaria, già Presidente della Società dei Cuochi di Milano. Forse quello di Giovanni Nelli è il primo ricettario di cucina italiana post unificazione ed è il primo che riporti la ricetta ufficiale del panettone milanese. E’ una cucina – quella proposta da Nelli - che risente dell’influenza europea e soprattutto francese. Le vicende storiche, difatti, avevano fatto sì che la cucina riconosciuta e codificata fosse quella francese; sebbene la stessa tanto dovesse alla tradizione gastronomica italiana introdotta in Francia da Caterina de’ Medici, francesi furono i più celebri scrittori di gastronomia dell’epoca moderna, a cominciare da François de la Varenne che nel XVII secolo pubblicò “Il cuoco francese”, passando per Parmentier e Careme, sino ad arrivare a Brillat-Savarin. L’approccio concettuale di Nelli risente della lezione di Brillat-Savarin; Nelli, infatti, non trascura né l’aspetto storico della cucina, né l’aspetto della fisiologia alimentare e quindi del potere nutritivo e della digeribilità dei singoli alimenti. Ma non solo, suddivide il ricettario in 53 capitoli organizzati per argomento, per ingrediente o per tipologia di preparazione e chiude il suo trattato con una parte dedicata alle norme di igiene alimentare e di conservazione dei cibi; non tralascia neppure l’aspetto più conviviale e, infatti, dedica un’ulteriore parte del libro al modo di servire in tavola e persino di trinciare le vivande. Infine, inserisce un glossario dei termini tecnici. Insomma, un’opera davvero completa, nella quale non mancano le tecniche di cottura, di preparazione e di manipolazione dei cibi. Compresi i “trucchi del mestiere” che oggi qualche cuoco televisivo spaccia per grandi segreti rivelati nel suo ultimo best-seller e che, al contrario, sono insegnamenti antichi. Recentemente, una nota casa editrice che vende anche on-line, lo ha ripubblicato in edizione economica e, al momento, acquistandolo via internet lo presenta con il 50% di sconto al modico prezzo di € 7,45. Con poco più del costo di una rivista, si può prendere un classico della cucina che non perderà il suo valore quando la trasmissione televisiva di turno non andrà più in onda! Tra l’altro, all’interno del libro, sono presentate tante ricette “furbe”, di quelle cioè pensate per sfamare una famiglia con poca spesa. Perché, come scrisse l’editore nella prefazione alla prima edizione “ il Re dei Cuochi si propone di essere il mentore dei gastronomi, dei cuochi e delle cuciniere, non che di tutte le persone che amano, per diletto, occuparsi della preparazione della loro cucina… Vi sono giorni di festa nelle famiglie, in cui la gastronomia deve avere il suo regno; in quell’occasione si sperimenterà mediante il presente manuale che la vera economia si trova nel saper fare…”. Non lo trovate attualissimo? Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri” opportunamente protetto in custodia ed inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale paypal
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      Milano (Lombardia)
      Attore professionista diplomato presso il Piccolo Teatro di Milano impartisce lezioni di: - DIZIONE, lezioni sulla corretta pronuncia della lingua italiana per coloro che volessero approcciarsi al mondo del teatro, del doppiaggio, dello speakeraggio o semplicemente migliorare il modo di parlare, eliminando accenti regionali e inflessioni dialettali - IMPOSTAZIONE DELLA VOCE, cioè come padroneggiare la respirazione diaframmatica e utilizzare lo strumento-voce per ottenere vari tipi di vocalità e proiezione del suono senza sforzare l'apparato fonatorio, utilizzando le risonanze del corpo - PUBLIC SPEAKING, per coloro che avessero difficoltà ad esprimersi verbalmente a causa di ansia da prestazione, timidezza o panico; le lezioni in questione hanno lo scopo di superare questi ostacoli e di arricchire l'espressività in pubblico grazie all'uso del linguaggio del corpo. - LETTURA INTERPRETATA, rivolta ad aspiranti attori, doppiatori e speaker. Le lezioni mirano ad acquisire le nozioni base e avanzate della tecnica di interpretazione vocale e a rintracciare i nodi testuali mediante un'analisi approfondita. Le lezioni possono essere individuali o a gruppi (massimo 3 persone). La tariffa è di 25 € all'ora. Per ulteriori informazioni: e-mail: marcodigiorgio88@hotmail.it cell: 3341943208
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      Milano (Lombardia)
      Vuoi migliorare il tuo inglese in ambito business? Look no further! Sono un professionista del settore marketing con esperienza pluriennale all'estero. Conversare in "business English" può esserti utile per: - Presentare in lingua inglese davanti a top management o colleghi - Migliorare le proprie skill di relazione con clienti e/o agenzie all'estero - Farsi capire meglio da fornitori, clienti ed in generale da qualunque partner estero - Prepararsi per trovare lavoro all'estero - Prepararsi a colloqui lavorativi in lingua inglese -... e molto altro ancora! Il servizio costa 15 EURO per 1 ORA di conversazione VIRTUALE tramite SKYPE (o Zoom o altro software a scelta). La prima sessione durerà 1 ora e 15 minuti così da permettermi di capire meglio il tuo profilo e perché vuoi migliorare il tuo business english. NO CONVERSAZIONI A DOMICILIO in quanto sono residente all'estero. CHI SONO? Sono un professionista con esperienza PLURIENNALE in MULTINAZIONALI Americane. Laureato in una delle MIGLIORI BUSINESS SCHOOL Europee, dopo una breve esperienza lavorativa in Italia mi trovo all'estero da più di 5 anni. Padroneggio la lingua inglese come quella Italiana, sopratutto in ambito Business. Lavoro nel Marketing e ho sempre lavorato in lingua inglese. Da anni faccio, nel tempo libero, consulenza professionale di vario tipo ad amici e parenti. Da un anno a questa parte ho anche deciso di offrire i miei servizi a terzi. Non pubblico i miei dati ufficiali in questo annuncio per una questione di privacy. Se sei interessato/a a questo servizio sarò però lieto di condividere con te il mio profilo e le mie esperienze nel dettaglio.
      15 €
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      Milano (Lombardia)
      Vuoi migliorare il tuo inglese? Look no further! Sono un professionista del settore marketing con esperienza pluriennale all'estero. Saper conversare in Inglese può esserti utile per: - Passare un esame Universitario - Presentare in lingua inglese davanti a top management o colleghi - Migliorare le proprie skill di relazione con clienti e/o agenzie all'estero - Farsi capire meglio da fornitori, clienti ed in generale da qualunque partner estero - Prepararsi per trovare lavoro all'estero - Prepararsi a colloqui lavorativi in lingua inglese -... e molto altro ancora! Il servizio costa 15 EURO per 1 ORA di conversazione VIRTUALE tramite SKYPE (o Zoom o altro software a scelta). La prima sessione durerà 1 ora e 15 minuti così da permettermi di capire meglio il tuo profilo e perché vuoi migliorare il tuo inglese. NO CONVERSAZIONI A DOMICILIO in quanto sono residente all'estero. CHI SONO? Sono un professionista con esperienza PLURIENNALE in MULTINAZIONALI Americane. Laureato in una delle MIGLIORI BUSINESS SCHOOL Europee, dopo una breve esperienza lavorativa in Italia mi trovo all'estero da più di 5 anni. Padroneggio la lingua inglese come quella Italiana, sopratutto in ambito Business. Lavoro nel Marketing e ho sempre lavorato in lingua inglese. Da anni faccio, nel tempo libero, consulenza professionale di vario tipo ad amici e parenti. Da un anno a questa parte ho anche deciso di offrire i miei servizi a terzi. Non pubblico i miei dati ufficiali in questo annuncio per una questione di privacy. Se sei interessato/a a questo servizio sarò però lieto di condividere con te il mio profilo e le mie esperienze nel dettaglio.
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      Torino (Piemonte)
      Nicola Cospito - Hans Werner Neulen Mursia - 1992 La Repubblica Sociale Italiana nei documenti segreti del Terzo Reich I severi controlli, le pressioni per l'applicazione delle misure contro gli ebrei, la sfiducia nei gerarchi sospettati di tramare un nuovo tradimento, la questione dei militari italiani internati nel Reich e le pretese circa il servizio del lavoro per il quale oltre un milione e mezzo di lavoratori italiani avrebbero dovuto essere trasferiti in Germania, la creazione delle cosiddette zone d'operazione "Prealpi" e "Litorale Adriatico" che annullò di fatto. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole con alette - pagg. 346 - Lit. 28.000 cod.tb2920
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      Ravenna (Emilia Romagna)
      VALIDITÀ DEL CORSO ONLINE (FAD) La certificazione rilasciata è valida in tutto il territorio nazionale. Come è indicato nella risoluzione del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in quanto la validità è valutata ed attestata dalla Regione competente, cui infatti spetta sia l’organizzazione degli specifici corsi in questione che l’organizzazione della formazione professionale in generale. REQUISITI DI INGRESSO PARTECIPANTI Al fine dell'ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti: - maggiore età; - adempimento dell'obbligo scolastico. Oltre ai requisiti di cui sopra, gli stranieri devono dimostrare una sufficiente conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo: tale conoscenza può essere verificata attraverso un test di ingresso da svolgere all’interno della piattaforma FAD. Il corso è conforme a quanto descritto dalla D.G.R. n° 188 del 29.03.2007 della Regione Calabria. ADEMPIMENTI RICHIESTI Il corsista deve garantire 150 ore di studio sulla piattaforma didattica messa a disposizione dall’associazione. Al momento dell’iscrizione viene comunicato il periodo nel quale verrà effettuato l’esame, la data esatta verrà comunicata circa due settimane prima dell’esame in base alla disponibilità della commissione esaminatrice. ESAME FINALE Per il conseguimento della qualifica il candidato deve effettuare una prova di verifica finalizzata ad accertare il grado di preparazione professionale. Sono ammessi a sostenere la prova di verifica coloro i quali abbiano regolarmente frequentato il corso e le 150 ore obbligatorie previste. L'esame finale, è articolato in una prova scritta. La prova scritta consiste nella risoluzione, alla presenza della commissione d'esame, di trenta domande a risposta multipla. La durata della prova è di trenta minuti. La prova si considera superata da parte di chi ha risposto esattamente ad almeno ventuno domande. Ai candidati che abbiano superato la prova scritta, Informatic World rilascerà un attestato di frequenza. La Commissione esaminatrice istituita da Informatic World sarà composta da un componente della Regione Calabria in qualità di presidente e da due docenti (esperti nel settore) nominati dall'ente di formazione.
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      Cosenza (Calabria)
      Sono uno studente universitario iscritto al primo anno del corso di laurea triennale di Filosofia e Storia. Ho conseguito il diploma presso il liceo linguistico con un voto finale di 100 e lode. Ho sempre avuto particolare interesse per l'insegnamento e vorrei offrire le mie conoscenze a qualcuno che ne ha bisogno. Offro lezioni di inglese, di storia, di filosofia, di letteratura italiana per ragazzi frequentanti la scuola media o la scuola superiore. L'approccio ad una materia è sempre molto differente in quanto varia da soggetto a soggetto, bisogna valutare e tenere in considerazione diversi fattori ed è per questo che deve perfezionarsi sull'individuo in questione. Sicuramente lo scopo principale è quello di entrare nel cuore della materia cercando di evidenziare gli aspetti essenziali sui quali costruire una conoscenza e una competenza solide ed organiche. La mia metodologia in linee generali prevede lo studio e il ripasso degli argomenti trattati con l'utilizzo di riassunti, di schemi e di mappe.
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      Siena (Toscana)
      Il corso finalizzato all'acquisizione di conoscenze e competenze professionali nell'ambito della gestione di una impresa agricola, conosciuto anche come ex Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), è disciplinato da: - D.G.R n. 188 del 29.03.2007 della Regione Calabria – Linee guida per il riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) art.3 punto 4.a, laddove è specificato che la capacità professionale è acquisibile anche attraverso percorsi di Formazione Professionale; - PSR della Regione Calabria 2014/2020, con riferimento specifico alla durata minima (150 ore) del corso di formazione professionale in campo agricolo – intervento 4.1.2. Il corso è autorizzato dalla città metropolitana di Reggio Calabria ed è fruibile interamente online. Solo l'esame finale dovrà essere svolto in presenza, ma fino al termine l'emergenza COVID-19 è possibile effettuare esami in remoto. Il percorso formativo: - è finalizzato a dare competenze tecniche, legislative ed igienico-sanitarie per svolgere al meglio la professione - può essere frequentato anche in presenza di un rapporto di lavoro - viene svolto interamente su piattaforma e-learning, con lezioni on demand, a rilascio di report certificati, disciplinato dal D.LGS n° 59/2010, dalla legge regionale 193/2015 - ha durata di 150 ore. OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI DEL CORSO L’obiettivo è formare gli imprenditori agricoli professionali che vogliano esercitare l’attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse e non sono in possesso dei requisiti tecnico / professionali e che devono svolgere attività di: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. AGEVOLAZIONI PREVISTE PER COLORO CHE HANNO LA QUALIFICA DI IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE: - gli imprenditori agricoli professionali possono accedere ad agevolazioni e finanziamenti a loro dedicati in modo esclusivo; - il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) rilascia, tramite le Regioni, fondi per agevolare la nascita di nuove attività agricole; - per i giovani imprenditori agricoli con meno di 40 anni sono previsti ulteriori finanziamenti come il fondo primo insediamento. DURATA DEL CORSO La durata del corso è di 150 ore teoriche da fruire all'interno della piattaforma FAD (Formazione A Distanza). ARGOMENTI Di seguito una sintesi degli argomenti che corrispondono ai moduli didattici trattati durante il corso: - aspetti normativi (D.Lgs. 81/2018); - agricoltura e tutela ambientale; - gestione dell’impresa agricola; - valorizzazione dei prodotti e associazionismo agricolo; - organizzazione e gestione operativa dell’esercizio commerciale. TIPOLOGIA DI CORSO E CERTIFICAZIONE RILASCIATA Il corso è un corso di qualifica professionale abilitante. VALIDITÀ DEL CORSO ONLINE (FAD) La certificazione rilasciata è valida in tutto il territorio nazionale. Come è indicato nella risoluzione del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in quanto la validità è valutata ed attestata dalla Regione competente, cui infatti spetta sia l’organizzazione degli specifici corsi in questione che l’organizzazione della formazione professionale in generale. REQUISITI DI INGRESSO PARTECIPANTI Al fine dell'ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti: - maggiore età; - adempimento dell'obbligo scolastico. Oltre ai requisiti di cui sopra, gli stranieri devono dimostrare una sufficiente conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo: tale conoscenza può essere verificata attraverso un test di ingresso da svolgere all’interno della piattaforma FAD. Il corso è conforme a quanto descritto dalla D.G.R. n° 188 del 29.03.2007 della Regione Calabria. ADEMPIMENTI RICHIESTI Il corsista deve garantire 150 ore di studio sulla piattaforma didattica messa a disposizione dall’associazione. Al momento dell’iscrizione viene comunicato il periodo nel quale verrà effettuato l’esame, la data esatta verrà comunicata circa due settimane prima dell’esame in base alla disponibilità della commissione esaminatrice. ESAME FINALE Per il conseguimento della qualifica il candidato deve effettuare una prova di verifica finalizzata ad accertare il grado di preparazione professionale. Sono ammessi a sostenere la prova di verifica coloro i quali abbiano regolarmente frequentato il corso e le 150 ore obbligatorie previste. L'esame finale, è articolato in una prova scritta. La prova scritta consiste nella risoluzione, alla presenza della commissione d'esame, di trenta domande a risposta multipla. La durata della prova è di trenta minuti. La prova si considera superata da parte di chi ha risposto esattamente ad almeno ventuno domande. Ai candidati che abbiano superato la prova scritta, Informatic World rilascerà un attestato di frequenza. La Commissione esaminatrice istituita da Informatic World sarà composta da un componente della Regione Calabria in qualità di presidente e da due docenti (esperti nel settore) nominati dall'ente di formazione.
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      Italia (Tutte le città)
      NARRATIVA ITALIANA, PRIME EDIZIONI. Credere non credere di Sergio Zavoli; 1°Ed.Rai Eri Piemme, 1996; Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata a colori; Pagine: 431; Peso di spedizione: 0,600 gr. Pari a nuovo. Come da fotografia. Da collezione. Questo libro ha per origine una grande inchiesta televisiva: “Credere, non credere”. Ne è scaturita un’opera che, sviluppando e approfondendo quel percorso, corrisponde a un fenomeno crescente. il bisogno d’interiorità, emerso dai nostri giorni difficili e insicuri, al cui punto più alto sta la “questione sociale”, cioè il rapporto tra noi e Dio. Mai ragione e fede si erano tanto contese la nostra storia e il nostro destino. Di qui, la linea di frontiera tra mente e anima. Quale prevarrà? O potranno vivere insieme la loro avventura, ciascuna con le sue sicurezze e i suoi rischi?…
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