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Una difesa robusta


Elenco delle migliori vendite una difesa robusta

Roma (Lazio)
SEDE DI GENZANO DI ROMA Lun - Ven: 20.30 - 22.00 RISPONDI a questo annuncio per prenotare delle lezioni di prova gratuita o avere altre informazioni Difesa Personale e Arti Marziali viaggiano su due binari paralleli, fondendosi nell'East Kombat System. L'obiettivo è il rendersi, anche potenzialmente, un bersaglio difficile, e quindi quello di insegnare al praticante a mettere in atto manovre strategiche e tattiche volte a conseguire quello che è il risultato ottimale nell'ambito della difesa personale: il non esserci. Imprescindibile la conoscenza di elementi quali la tipologia delle aggressioni, i rituali di attacco, gli effetti dell'adrenalina, gli inganni cui uno o più aggressori possono sottoporre quella che percepiscono essere, da predatori, una possibile vittima e, non ultime, le conseguenze penali cui un'azione condotta senza un adeguato livello di consapevolezza potrebbe condurre.
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Italia (Tutte le città)
«Ci potrebbero essere ancora tante cose gravi da scoprire. E la cosa peggiore, per un magistrato, è intuire e non poter dimostrare, perché la verità giudiziaria non coincide con quella storica» – Pietro Grasso Difficile ammetterlo, però è così: la mafia è stata una risorsa decisiva per lo Stato italiano sin dai suoi albori unitari, offrendo appoggio anche militare a chi vigilava sul controllo "democratico" del paese e talora a chi sosteneva veri e propri disegni eversivi. La magistratura non ce la può fare da sola a spaccare questa crosta spessa di bugie, inganni e depistaggi pilotati. In nome della pace e di una ragione che di Stato ha ben poco. Una pace insanguinata. Per la difesa di interessi internazionali, per il controllo del Mediterraneo. Una partita a scacchi che ci vede di volta in volta spettatori fragili e passivi, collaboratori interessati o eroi coraggiosi, fino alla morte.
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Monza (Lombardia)
Pencak silat (www.kombatsilat.it) e‘ un arte marziale di origine indonesiana. E‘ conosiuta in Europa soprattutto nei Paesi Bassi, ma ancora poco conosciuta in Italia. Il sistema nacque centinaia anni fa come difesa contro il nemico. Oggi si sviluppa?sia come difesa?personale che come cammino spirituale. Grand Master Antonio Di Salvo è il creatore del sistema di difesa personale chiamato Kombat Silat e si basa principalmente su principi e tecniche di Pencak Silat. Tecniche di calcio, pugni e prese hanno una forte somiglianza con discipline come Shaolin, Tai Chi e Muay Thai... Quindi anche il Kombat silat prevede tecniche di braccia e gambe con immobilizzazioni, leve, strangolamenti, calci e tecnice di sbilanciamento. Il Pencak silat (www.kombatsilat.it) si basa sui movimenti imitativi degli animali. Vi sono sistemi che imitano: la tigre (harimau), il cocodrilo (buaya), il serpente (ular), il bufalo (kerbau). Il sistema di difesa personale Kombat silat, nella maggior parte delle sue applicazioni usa tecniche di questi animali. Lo scopo del maestro e‘ quello che i suoi allievi debbano imparare a svilupare il loro “proprio istinto di autodifesa” che e‘ necessario quando si è in pericolo sulla strada. Le tecniche che si imparano non sono complicate quindi le possono imparare anche le donne. Oggi il Pencak silat e‘ riconosciuto come arte marziale tradizionale di Indonesia dall’UNESCO. Chi volesse approfondire la conoscenza di questa meravigliosa disciplina, volesse saperne di più sui nostri corsi e quindi conoscere il suo sistema di difesa personale, visiti il nostro sito www.kombatsilat.com Parole chiave: Pencak silat ? silat ? difesa personale ? autodifesa ? arte marziale ? maestro ? corsi ? tecniche
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Parma (Emilia Romagna)
Krav Maga Real Defense System è una Scuola di Difesa Personale nella quale vengono insegnate metodologie atte a prevenire le aggressioni e a contrastarle. Attingiamo a sistemi marziali quali il Krav Maga ed il Kapap (Israele) ed il Jeet Kune Do (USA). Ai nostri corsi puoi accedere in qualunque momento dell'anno ed in qualunque condizione fisica e qualunque età. Unico requisito richiesto è NON AVERE PRECEDENTI PENALI. La Difesa Personale fattela insegnare da chi da 30 anni si occupa di Sicurezza come Professione e non come hobby del dopolavoro. I corsi sono tutti i LUNEDI' e GIOVEDI' dalle 20.30 alle 21.30 in una palestra di Parma città. Vuoi sapere quale ? Chiama il Presidente David D'Amico al cellulare 339.7912123 per avere ulteriori informazioni. Visita il sito www.damicodavid.com
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Como (Lombardia)
Corsi Difesa Personale per uomini e donne, Tutti i Martedì dalle 20.00 alle 21.30. Presso la palestra delle scuole elementari in via Daverio 38 (Ingresso in Via del Carroccio, sul retro dell'edificio scolastico,ampio parcheggio). I corsi sono organizzati in modo da potersi sempre integrare durante tutto l'anno. Ogni nostro Centro propone una lezione di difesa personale a settimana e puoi allenarti anche in più palestre, più volte a settimana, con un solo abbonamento! La prima lezione e' sempre gratuita. Guido Borghetti
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Biella (Piemonte)
Si vende il libro fotografico "L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche", di Annamaria Gremmo e Marco Soggetto. IIa edizione (Biella, 2020), ISBN 979-12-200-6181-0. Ampio repertorio fotografico a colori e in b.n., formato 28x22 cm, rilegatura filo a refe. Testo in italiano ed inglese. Esemplari nuovi, stampati nel mese di maggio 2020. Prefazione di Alessandro Gogna e Francesco Sisti. Prezzo: 32,00 Euro. Spedizione tracciata con piego di libri (Poste Italiane) o altro servizio di spedizione, previa richiesta dell'acquirente. ___________________ L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche è un libro fotografico interamente dedicato al Vallone delle Cime Bianche, in alta Val d’Ayas (Valle d’Aosta) e, soprattutto, al nobile tema della sua conservazione. Il Vallone è attualmente l’ultimo del suo genere nell’intera Val d’Ayas, ancora privo d’impianti, strade, insediamenti o strutture ricettive. E’ inoltre parte di una vasta area protetta, la ZPS “Ambienti Glaciali del Gruppo del Monte Rosa” (IT1204220) e racchiude svariate unicità in ambito naturalistico, geologico, ambientale. È stato infine indicato come biotopo particolarmente meritevole di conservazione a livello nazionale, proprio in virtù della sua straordinaria biodiversità. Sfortunatamente, il Vallone è tuttavia minacciato sin dal 2015 da un progetto funiviario di collegamento tra il paese di Frachey (Ayas) e gli impianti a monte di Cervinia, tuttora sostenuto in sede regionale e locale. La realizzazione di questo impianto esclusivamente funiviario e privo di piste richiederebbe interventi molto impattanti sull’ecosistema, a partire da un massiccio disboscamento della parte inferiore del Vallone e del contiguo Vallone di Nana. Da anni, gli autori sono attivi nella divulgazione pro bono di quanto si perderebbe con un simile intervento, nonché dell’immenso valore naturalistico del sito. Il messaggio trasmesso da questo volume è volutamente duplice. Da un lato, cantare la bellezza struggente di un ambiente alpino ancora intatto; dall’altro, sottolinearne l’assoluta fragilità e il pericolo incombente di perdere irrimediabilmente uno degli ultimi baluardi di wilderness della zona del Monte Rosa. L’opera si avvale della duplice prefazione di Francesco Sisti, fotografo di montagna dell’agenzia Clickalps, e di Alessandro Gogna, alpinista e scrittore. Consta di 208 pagine, con 150 fotografie a colori e in bianco e nero. Scritto interamente in italiano e inglese, il libro è corredato da un’approfondita introduzione sulla storia e sulle molteplici peculiarità del Vallone delle Cime Bianche e vi propone un viaggio attraverso le sue quattro stagioni, attraverso un repertorio fotografico costruito in numerosi anni di salite.
32 €
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Italia (Tutte le città)
L'esodo dei 350 mila giuliani fiumani e dalmati di P.Flaminio Rocchi Edizione Difesa Adriatica Roma, aprile 1990 Copertina rigida editoriale illustrata a colori con alette; Pagine: 652; Peso di spedizione: 2,350kg. Dimensioni: cm 25 x 18,5; In-8 (cm. 25), similpelle editoriale Panoramica del libro: Un vero libro è per sempre, e l’opera di padre Flaminio Rocchi, ancora in distribuzione, ne è la concreta dimostrazione. Il suo lavoro di documentazione storica, palpitante di dolore, segue, passo passo, l’esodo della popolazione giuliano dalmata e fiumana: un capitolo drammatico delle vicende italiane di cui poco si parla e pochissimo si è scritto, nonostante abbia riguardato ben 350 mila cittadini italiani che si rifugiarono nelle baracche di 109 campi profughi dell’Italia, avendo perduto ogni loro avere per un esproprio epocale. Il libro si compone di sei parti (sette con la fitta bibliografia). L’autore non trascura alcun aspetto; inizia dalla storia dell’Istria e prosegue con l’amaro capitolo delle foibe. Le prime furono tragicamente usate dagli Ustascia, fascisti capeggiati da Ante Pavelic, già nel 1943, appoggiati da Mussolini e da Hitler; questo terribile sistema di eliminazione dei nemici (veri o presunti) trovò una continuità sistematica nelle pratiche usate dai partigiani di Tito. Il terribile capitolo dedicato alle foibe, corredato di foto e testimonianze scritte, è affrontato con sapiente equilibrio. Vengono poi esaminati, dettagliatamente, il trattato di pace del 1947; l’accordo di Osimo del 1975 e la perdita della zona B. Una parte toccante, particolarmente per me che sono cresciuta nei collegi del Villagio Giuliano di Roma, sulla Laurentina, è quella dedicata all’esodo e alla ricostruzione. Nella sesta parte del suo lavoro, padre Flaminio Rocchi ci parla dei 220 paesi ceduti dall’Italia alla ex Jugoslavia e si sofferma, nel dettaglio, sulla monografia di 60 di essi, donandoci un vero capolavoro. Il Mondo Cartaceo non morirà mai! Scopri il piacere del gustarti un libro, un fumetto o una vecchia rivista. Per Padova e provincia ritiro a mano ( da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Corriere espresso. ...... €.8,00 consegna in un giorno lavorativo. - Raccomandata .........€. 7,50 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 4,50 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal.
20 €
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Italia (Tutte le città)
Descrizione Sei una donna in cerca di uno sparring partner serio e affidabile per applicare, perfezionare e ampliare le tecniche di combattimento MMA boxe grappling in piena sicurezza? O non le hai mai praticate e vuoi iniziare con un training individuale totalmente personalizzato senza dover iscriverti ad un corso o andare in palestra? Vuoi imparare tecniche di difesa personale studiate sulle tue caratteristiche fisiche e propensioni, decidendo ogni dettaglio insieme, libera di venire quando vuoi e senza impegno? Sono a tua disposizione con i miei 22 anni di esperienza, la mia sala completa di tatami e attrezzature in Roma zona Prati, la mia voglia di divertirmi insieme e di vederti diventare sempre più efficace! Se vuoi saperne di più, mandami una mail o un sms al 3516667279 scrivendo SPARRING e il tuo nome, Ti richiamerò non appena sarò libero. Prima lezione gratis!
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Vicenza (Veneto)
corso Difesa Personale - Ving Tsun Corso di Ving Tsun VTA ad Arzignano: arte marziale efficace per difendersi e facile da apprendere. Sistema che nasce circa 400 anni fa in Cina, grazie ad una monaca guerriera, famosa nel mondo per essere esplosiva e infallibile nel combattimento a corta distanza. Divenne nota in occidente anche grazie al maestro di Bruce Lee, Ip man. Lezione di prova gratuita Arzignano (VI)
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Napoli (Campania)
Esclusivamente presso la ASD Winner Team di fuorigrotta, sarà possibile iscriversi ad un nuovo e privilegiato programma di allenamento alla difesa personale strutturato in collaborazione tra il pluripremiato veterano delle arti marziali Campane, Maestro Gianni di Bernardo e Fabio Buonomo responsabile per la Campania della IKMF Krav Maga! Il programma prevede una durata di soli 3 MESI(Settembre/Novembre) nei quali verranno trasmesse le cognizioni base per riuscire a difendersi adeguatamente nel modo piu veloce ed efficace in caso di aggressione violenta. Alcuni step del corso: - posizioni, spostamenti ed equilibrio - colpi di braccia - colpi di gambe - come alzarsi da terra - come cadere - liberarsi dagli strangolamenti in piedi e per terra etc... Tante altre cose da imparare TI aspettano! Il corso è a numero chiuso! Affrettati a prenotare la TUA partecipazione. INFO SUL CORSO ORARI E COSTI CHIAMA! - Palestra ASD Winner Team Via N.Romeo 24.
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Italia (Tutte le città)
"Il cacciatore alla fine delle favole? Non è un vero cacciatore, o almeno non di quelli che sparano ai cervi per appendere le loro teste impagliate sul camino. Il cacciatore di cui spesso avrete sentito parlare, con molta probabilità, è uno di noi." Così si apre il "Manuale di Difesa e Protezione dalle Creature delle Favole", un'avventura unica nel suo genere che riunisce secoli di favole, fiabe e mitologia tra le pagine di un libro che risponderà alla vostra sete di curiosità e di meraviglie con una semplice domanda: «Cosa sarebbe accaduto se tutti i Cacciatori delle fiabe fossero appartenuti allo stesso ordine?»
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Vercelli (Piemonte)
Organizziamo corsi Istruttori in tutta Italia, se vuoi entrare in una grande famiglia come la W.A.S.C.A. INTERNATIONAL contattami senza impegno lasciando il tuo numero di telefono ti chiameremo il prima possibile.
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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