LA LANA: PROPRIETÀ, PRODUZIONE E CURIOSITÀ
Oggi ci dedichiamo al uno degli argomenti più caldi dell’Inverno: la lana
Proprietà. Le fibre della lana sono composte per lo pìù da cheratina, una proteina presente nel vello dei mammiferi, nelle corna e negli artigli (capelli e unghie negli esseri umani) e rivestita da delle squame disposte in forma circolare che costituiscono delle fibre molto sottili, dai 16 micron di diametro della lana merinos, ai 40 micron delle lane più grezze.Le fibre sono ricoperte da uno spesso strato di grasso e di cera chiamato lanolina, che rappresenta circa il 60% della massa della lana e costituisce una protezione dalla pioggia e dalla neve.
La lana è un tessuto organico e un maglione impiega circa un anno per decomporsi.
La lana grezza, ricavata dagli scarti degli allevamenti può essere impiegata come fertilizzante grazie all’alta percentuale di azoto contenuto nella cheratina, il 17 %, ovvero l’11 % in più rispetto alla quantità presente nei fertilizzanti che si trovano in commercio, oltre al contenuto di calcio e fosforo. Per convertirsi in un concime naturale la lana viene trattata con acqua surriscaldata a una temperatura superiore ai 180 gradi, perciò attraverso il processo di idrolisi i legami della cheratina vengono scissi rilasciando l’azoto dal potere fertilizzante. Ne deriva un concime chiamato lana idrolizzata e può essere rilasciato sul pascolo.
Produzione. Contrariamente a quanto si crede, le fibre della lana non vengono prodotte solo dal vello della pecora ma anche fibre provenienti da conigli (lana d’angora), capre (mohair), cammelli e alpaca possono essere intrecciate per la creazione dei filati.
Una pecora può produrre in media tra i 3 e i 30 kg di lana all’anno a seconda della razza, della nutrizione e dall’intervallo di tempo tra una tosatura e l’altra, che avviene in genere una volta all’anno.
Secondo l'International Wool Textile Organization (IWTO), la produzione mondiale di lana si può ripartire fra il 41% di lana grossolana, usata, per esempio, per la produzione di tappeti, il 22% di lana media, usata per la creazione di coperte, maglioni, sciarpe, calzini o guanti e il 37% di lana pregiata, utilizzata per i vestiti.
In termini di quantità, la tosatura di una pecora merino produce circa 10 chilogrammi di lana, che si traduce in circa 8 maglioni o 60 paia di calzini, anche se questa fibra non viene utilizzata solo nell’abbigliamento ma anche in ambito industriale: dagli ammortizzatori del pianoforte ai tamponi assorbenti per le fuoriuscite di petrolio.
Curiosità. Nel settembre 2015 è stata ritrovata nelle campagne di Canberra, in Australia, una pecora merinos di cinque anni e mai tosata. Chris, questo è il nome che le è stato dato dopo il ritrovamento, si era persa dal suo gregge e da anni non aveva contatti con l’uomo. L’escursionista che l’ha ritrovata ha immediatamente contattato la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), un’organizzazione benefica che promuove il benessere degli animali, la quale ha affidato la tosatura a Ian Elkins , un tosatore di fama nazionale. Il compito affidatogli era piuttosto delicato, viste le precarie condizioni di salute di Chris e dato che le pecore merino vengono allevate appositamente per la produzione di lana e potrebbero subire delle infezioni dovute a lacerazioni (nel caso di Chris dovute al peso del vello) se non vengono tosate nella maniera adeguata.
Il risultato finale fu eccezionale, infatti prima della tosatura Chris pesava 84 chilogrammi, per perderne circa la metà dopo il lavoro di Ian Elkins: aveva addosso ben 40 chilogrammi di lana. Questo curioso guinness non veniva battuto dal 2004, quando in Nuova Zelanda fu ritrovata una pecora perduta per sei anni e alla quale erano stati tosati 27 chili di lana.
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