Come nasce la macchina del caffè
Ecco la breve storia di una invenzione che tutti gli italiani amano e della quale qualcuno non può fare a meno.
Inizialmente il caffè era una semplice infusione creata immergendo i chicchi nell’acqua bollente, solo in un secondo tempo si iniziò ad utilizzare il filtro, nella cosiddetta tecnica della percolazione. La Caffettiera Napoletana, ovvero a percolazione inversa, quindi con il filtro capovolto, nasce solo nel 1819, inventata dal francese Morize.
La meravigliosa Moka, più facile da utilizzare, nasce nel 1933 grazie all’ingegno di Alfonso Bialetti e può vantare di essere usata e prodotta ancora oggi secondo il progetto originario.
Il primo brevetto di Macchina del Caffè fu registrato nel 1884 da Angelo Moriondo, industriale torinese che non mise mai in produzione la sua invenzione, cosa che invece riuscì a fare Luigi Bezzera, meccanico milanese che vendette il brevetto all’ azienda “La Pavoni”. Si trattava di una macchina a vapore costituita da un cilindro verticale, con una caldaia mantenuta a pressione da un fornelo a gas e contenente dell’acqua, con annessi dei gruppi laterali contenti il caffè. L’acqua veniva portata a ebollizione girando un rubinetto e in questo modo il vapore generato e l’acqua attraversavano il caffè creando la bevanda calda in appena un minuto.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, Giovanni Gaggia avvia la produzione della prima macchina a leva o a pistone, inizialmente creata per il proprio bar e già brevettata nel 1938. È grazie a questa invenzione che conosciamo il nostro amato caffè espresso. L’evoluzione consiste nel fatto che la temperatura dell’acqua era più bassa (120°-90°), facendo scomparire il gusto amaro intenso; inoltre il pistone pressurizzava l’acqua a nove atmosfere creando così la crema, l’aspetto fondamentale dell’espresso.
Tuttavia la macchina a leva, che sfruttava la pressione manuale, viene sostituita nel 1961 da un’altra macchina che
utilizzava delle pompe elettriche, diventando di facile utilizzo per tutti. L’innovazione consisteva anche nella preinfusione, alcuni secondi durante i quali il caffè rimaneva a contatto con l’acqua, la quale ne favoriva l’estrazione. Questa fu la
prima macchina da bar, il suo nome era E61 e fu inventata dalla Faema, che fu anche il primo distributore di caffè espresso, mettendo infatti a punto il primo distributore automatico a moneta.
E infine arriviamo ai giorni nostri, con le nostre meravigliose macchine del caffè da bar o casalinghe che funzionano a filtro o a cialda, ai nostri caffè espresso originali o alle varianti aromatizzate… C'e sempre una ragione per prendere un
buon caffè e noi ve ne proponiamo alcune:
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