Figurine dei calciatori, una passione senza fine
Le figurine dei calciatori non passano mai di moda. La famosa espressione "ce l'ho, manca", pronunciata allo scambiarsi figurine, non teme il tempo né la concorrenza di prodotti tecnologici, smartphone e nuovi hobby.
Il fascino di comprare una bustina di figurine dei calciatori e aprirla sperando di trovare quella che manca per completare il proprio album o (per lo meno una squadra) è un'emozione fantastica per ogni un bambino che inizia ad innamorarsi del calcio e dei suoi campioni.
La nascita (e, successivamente, la diffusione) del fenomeno figurine si deve ai fratelli Benito e Giuseppe Panini che, negli anni 60, ebbero l'idea di commercializzare piccole immagini che riproducevano i campioni della Seria A. L'iniziativa ebbe successo e così la società Panini iniziò a pubblicare con regolarità album di calciatori: la prima figurina stampata fu quella di Bruno Bolchi dell'Inter e dal 1961 l'album Panini si pubblica ogni anno.
L'arrivo di internet ha aiutato molti collezionisti a completare i propri album incompleti: lo scambio è sempre stato un elemento fondamentale per riuscire a terminare le raccolte di calciatori e internet ha fatto sí che fosse più semplice trovare le figurine mancanti, a prescindere dal luogo di provenienza del possessore dell'esemplare.
D'altra parte, se qualcuno decidesse di vendere un album completo o una particolare figurina, con internet è più facile trovare acquirenti interessati all'offerta. Soprattutto per ciò che riguarda le figurine introvabili - cioè quegli esemplari impossibili da trovare come quella del portiere Pizzaballa, diventata ormai una leggenda - internet costituisce un'ottima soluzione tanto per comprare come per vendere.
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